Disclaimer: i personaggi non mi appartengono e questa
fiction
non è stata scritta a scopo di lucro.
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Autore: beat
Genere:
Generale, Introspettivo, Malinconico
Personaggi:
Gemini Kanon, Gemini Saga, Sagitter Aiolos
Rating:
Giallo
Avvertimenti:
Vago, vaghissimo, ma che ci piace un sacco, shonen-ai
Note:
Potrebbe essere un missing moment, un breve episodio del possibile
passato dei Gemelli, in particolar modo di Kanon.
Per ulteriori spiegazioni, vi rimando a fine fiction.
Altro:
Munirsi di occhiali da sole per leggere! XD
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Questa fiction si è classificata quinta al
Flash Contest indetto
da Addison89.
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Ombra
Quella mattina il cielo era abbagliante.
Grigio perla, rifletteva il candore brillante della neve, la prima neve
dopo molto tempo.
Era come se il tempo fosse sospeso: galleggiava placido tra le colonne
antiche e i campi di grano gelati.
Kanon si strinse meglio la sciarpa intorno al collo, un brivido lungo
la schiena.
Era la prima grande nevicata da che si ricordasse, e l'aveva accolta
con lo spirito di un bambino in festa. Avrebbe volentieri passato la
giornata a fare a palle di neve con il fratello ma Saga, disciplinato e
irreprensibile Saga, l'aveva ammonito, ricordandogli che doveva seguire
l'addestramento.
Kanon aveva sbuffato, come un bambino, e Saga aveva dovuto trascinarlo
quasi a forza per allontanarlo dalle distrazioni. Si era anche beccato
un paio di palle di neve ben mirate, prima di riuscire ad acchiappare
il fratello dispettoso.
Fortunatamente il resto della mattinata era trascorso in maniera
più tranquilla: l'estatico e fanciullesco entusiasmo di
Kanon si era infine attenuato, e i due ragazzi poterono dedicarsi al
loro allenamento senza altri problemi. Proseguirono in tale maniera per
tutta la mattina, e solo all'ora di pranzo si separarono.
Saga dei Gemelli avrebbe mangiato al Santuario, insieme agli altri
cavalieri.
Kanon – Gemello nascosto, inesistente per chiunque altro
– consumava i suoi pasti da solo. Tornava alla capanna, che a
stento si poteva chiamare casa, e lì rimaneva ad aspettare
il ritorno del fratello. Il resto del mondo non sapeva e non doveva
sapere della sua esistenza. Non poteva farsi vedere, non doveva uscire.
Anche per allenarsi, doveva attendere che ci fosse suo fratello con
lui. L'esplosione di un cosmo così grande avrebbe certamente
attirato l'attenzione di molti, per cui doveva essere mascherato con
quello del fratello. Si allenavano insieme, da soli, due cosmi dorati
così simili da essere praticamente identici.
Perché Kanon era il Gemello nascosto, l'ombra silenziosa e
inavvicinabile che si cela dietro Saga. La vera forza del cavaliere di
Gemini: essere in due pur mostrandosi uno.
E Kanon lo sapeva, l'aveva saputo dal giorno in cui era nato. Venuto al
mondo per secondo, a lui sarebbe toccata quella parte.
Per lui non era un problema, quella era sempre stata la sua vita. Il
pensiero che avrebbe potuto essere al posto di suo fratello non l'aveva
mai nemmeno sfiorato. Aveva anche lui i suoi compiti, i suoi doveri. E
senza doversi subire tutta la formalità del Santuario.
Silenzioso.
Discreto.
Letale.
Kanon si strinse meglio la sciarpa intorno al collo, un brivido lungo
la schiena.
Era come se il tempo fosse sospeso: galleggiava placido tra le colonne
antiche e i campi di grano gelati.
Grigio perla, il cielo rifletteva il candore brillante della neve, la
prima neve dopo molto tempo.
E all'improvviso vide un bagliore dorato in mezzo a tutto quel gelido
candore.
Una figura, lenta e maestosa, avanzava sfiorando la neve.
Non si domandò chi fosse, Kanon lo sapeva.
Quante volte Saga gli aveva parlato di lui, tante ormai che a Kanon
sembrava di conoscerlo di persona.
Aiolos di Sagitter.
Aveva sempre riso in cuor suo di suo fratello, quando cominciava a
parlare di Aiolos. Saga non sembrava essersene accorto, ma quando gli
raccontava di Sagitter, gli occhi gli si illuminavano, e un dolce
sorriso gli rallegrava il volto. Sembrava una ragazzina alle prese con
la sua prima cotta.
Aiolos continuava ad avanzare, fanciullo dalle movenze di adulto, bello
e fiero come nessuno altro al mondo.
Kanon avrebbe dovuto nascondesi, non gli era permesso farsi vedere da
altri all'infuori di suo fratello. Ma le gambe non si mossero, i piedi
erano come congelati al suolo. Non riusciva a distogliere lo sguardo.
Più si avvicinava, più Kanon non riusciva a
muoversi.
Il debole bagliore che aveva visto in lontananza si faceva sempre
più vicino, sempre più brillante, intenso quasi
da far male. Era Aiolos che emetteva quella luce così
rifulgente. Fanciullo dorato, pareva agli occhi di Kanon una piccola
stella, calda e luminosa come un sole.
La neve immacolata amplificava ancor di più l'effetto,
riflettendo quella morbida luce tutto intorno a lui.
Ormai a pochi passi uno dall'altro, a Kanon sembrò quasi di
poter sentire sulla sua pelle arrossata dal freddo il dolce tepore di
quella indescrivibile luce.
Oro, oro puro, oro che vestiva il ragazzo, oro che il ragazzo emanava.
I loro sguardi si incrociarono e un brivido passò sulla
schiena di Kanon. Gli occhi straordinariamente luminosi di Aiolos si
allargarono per la sorpresa, una domanda non espressa sulle labbra
appena dischiuse.
Passò un attimo, infinito tempo sospeso tra i fiocchi di
neve dorati.
Poi Aiolos comprese. Conosceva bene le leggende dei Santi di Athena: il
segreto di Gemini era una di quelle.
Sorrise, inclinando appena la testa di lato. Un breve saluto, da pari a pari, per
poi continuare per la sua strada.
E Kanon rimaneva nella neve, candida neve opalescente. La luce
tornò fredda e tagliente, non appena il fanciullo dorato si
fu allontanato.
Kanon rimase immobile, il freddo che tornava a farsi strada sulla sua
pelle, insidiandosi fin dentro le ossa, facendolo rabbrividire. Nulla a
che vedere con il brivido che aveva sentito quando i loro sguardi si
erano incrociati.
Kanon si domandò come potesse un essere mortale essere
così luminoso. E bello, bello in maniera così
straordinariamente normale. Poteva essere un ragazzo come tanti,
assolutamente greco con i morbidi ricci castani
e quella pelle così scura nonostante fosse inverno.
Ma la luce, dea!,
quella luce così dorata e brillante.
Solo in quel momento poté davvero comprendere come Saga si
doveva sentire quando gli parlava di Aiolos. Perché tutto
quell'incontenibile entusiasmo.
Si sentì improvvisamente male, a sapere che suo fratello
poteva stare vicino a quel fanciullo così luminoso.
Assaporare il tepore di quella luce dorata. Stargli accanto, poterlo
persino sfiorare.
A lui, cavaliere nascosto, non sarebbe mai stato possibile. Il suo
posto era nella penombra, lontano dalla luce, nascosto dietro un
paravento di indifferenza.
Per la prima volta in tutta la sua vita, gli cadde addosso il peso
della consapevolezza di essere solo l'ombra di suo fratello.
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Angolo dell'Autrice:
La nevicata di questa notte mi ha dato l'ispirazione per scrivere
questa storia.
Un paio di precisazioni/spiegazioni riguardo questa storia.
E' una KanonAiolos. Ebbene sì.
Partendo dal fatto che mi pare assodato che i Gemelli siano sempre
gemelli, e che il minore è condannato a stare nell'ombra,
qui ho cercato di renderlo in maniera diciamo funzionale a come
avvengono le cose al Santuario. Cioè fare in modo che un
Gemini sia attivo e d'oro vestito, mentre l'altro se ne sta in pace
nascosto, però pronto a saltar fuori nel caso ci fosse
bisogno di rimpiazzare il primo.
Cosa che a Kanon va bene finché non incontra Aiolos.
Dire che ne rimane ammaliato e abbagliato
credo sia superfluo (XD), e questa è - in questa mia
personalissima versione dei fatti - la causa scatenante di tutto il
putiferio che ci sarà poi al Santuario. Kanon si rende conto
che è sempre e solo l'ombra di Saga, diviene particolarmente
geloso di Aiolos, e da qui comincia a complottare contro suo fratello.
Lo istiga ad uccidere Athena solo per poter poi smascherare questo
gesto folle, farlo condannare per tradimento, e prendere dunque il suo
posto come Cavaliere di Gemini.
Sì, alquanto contorno, ma Kanon è un
macchinatore, e questo è il suo pane quotidiano.
E visto che è anche alquanto sfigato, naturalmente non ha
calcolato bene tutte le variabili e, come ormai ben sappiamo, il suo
accuratissimo piano non ha avuto l'esito sperato. Peccato! ^^""
Fatemi sapere i vostri commenti, pareri o
critiche!
Grazie a chi vorrà lasciare una recensione e a quanti
leggeranno e basta.
Beat
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