kuro natale
Per steste, Bella e Saeko.
Spero possano piacervi almeno un pochetto <3
Sotto l’albero
Kuroshitsuji Version
One: SebastianCiel
Brillava di splendore intenso, Villa Phantomhive. Ogni luce appesa come
addobbo, colori che riflettevano una felicità lontana.
Ma si sa, le tradizioni sono dure a morire – e questo ogni demone malizioso lo sa più che bene.
-Buon Natale, Boo- chan!-.
Un leggero inchino in avanti, come consuetudine, l’occhio chiaro
si fissa sulla figura esile ed elegante del Maggiordomo. Esce uno
sbuffo divertito dalle labbra prima che queste si piegassero alla
malizia.
-Sebastian, a Natale ci si scambia regali… non lo sai?-.
Due occhi rossi – sorriso demoniaco – risposero prontamente all’ordine velato.
-Mi lasci almeno il tempo materiale d’eseguire gli ordini, Boo- chan…-.
Two: SebastianGrell
Uno strillo irritato e non tanto discreto proruppe in aria con tutta la sua forza.
-Non sai che a Natale si deve essere tutti più buoni?-.
Gli occhi scuri del Maggiordomo si fissarono sulla figura indisponente
dello Shinigami come se si fossero fissati su qualcosa di disgustoso e
inutile. Non c’era neanche bisogno di ripeterlo – certe
convenzioni umane proprio non sfioravano Sebastian.
Allora il Dio si tese verso il demone, allungando le braccia fino a circondare il collo dell’altro.
-Non pensi che tu debba fare un’azione buona, almeno oggi?-.
-Sopportarti mi sembra già tanto, Shinigami…-.
Grell, allora, sorrise a quegli occhi rossi, accontentandosi di quanto non potessero dire.
Three: UndertakerCiel
La tazza di porcellana si alzò dal tavolo, andando a posare i suoi bordi sulle labbra pallide del giovane Conte.
-Le tradizioni non muoiono neppure nella giornata di Natale, signor Conte?-.
Fredda era la piccola e modesta stanza – un becchino certo non
poteva permettersi tanto di più – così che Ciel
ebbe appena un brivido quando lasciò il dolce calore del suo
thé per rispondere.
-Le abitudini piacevoli non cessano per un motivo ben preciso…-.
Quanto amava quel modo stizzoso di concedersi?
Undertaker declinò la testa di lato, mentre il suo sorriso sornione si allargava incredibilmente sul viso pallido.
-Oh, quant’è vero, signorino…-.
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