salvation
Salvation
Impotenza, si chiama, quella che scivola assieme alle lacrime salate
sul tuo viso – fino a confondersi tra i granelli di sabbia sotto
il tuo corpo.
Su di una riva dell’immenso lago chiamato Oceano, batti i pugni
impotenti contro la sabbia gialla. Il sole sta tramontando alle tue
spalle, cedendo il posto alla Luna pallida.
Adiane è morta, ogni cadavere è stato mangiato dalle acqua.
Solo tu, Viral, sei stato risputato fuori dai flutti – neanche la Morte ti vuole tra le sue braccia.
L’umiliazione di non poter far nulla pur vivendo per la
battaglia, l’orgoglio ferito che schiaccia il petto e rallenta il
respiro come un grave mastodontico… esiste per un milite che ha
abbandonato la guerra salvezza dell’anima ferita?
Forse morendo gloriandoti della morte di numerosi nemici.
Forse spirando dopo che si è fatto stragi di combattenti
temibili, e il loro sangue sia stato versato sulla roccia nuda che
compone la Terra.
Allora, si potrebbe dire di aver vissuto degnamente, com’è lecito ad ogni Eroe.
A te, Viral, non conviene che il disonore di una sconfitta alienante.
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