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Capitolo II
Strane
inquietudini
Quando uscì dalla propria stanza,
la capanna era ancora immersa nel silenzio mattutino. I primi raggi di sole
filtravano a stento dalle tende che sua madre aveva messo alle finestre, creando
un gioco di luci ed ombre quasi ipnotico. Quella mattina si era svegliata
abbastanza presto, si era lavata alla piccola pozza situata sul retro della
capanna, aveva indossato uno yukata pulito, uno tra i suoi preferiti ed aveva
fatto colazione. E tutto nel più assoluto silenzio. Suo padre, molto
probabilmente, aveva fatto ritorno a casa la sera precedente, e altrettanto
probabilmente non avrebbe gradito rumori molesti che intaccassero il suo sonno.
Kaeru lo sapeva bene. Suo padre era severo, molto più della madre. Non ammetteva
repliche e anche se era nel torto, non voleva essere contraddetto. Naturalmente,
non aveva paura di suo padre. No, perché egli sapeva dimostrarle il suo affetto.
E lei si sentiva amata, nel modo in cui lui l'amava.
Inoltre, suo padre non era un uomo
che sapesse esternare apertamente i propri sentimenti. Kaeru sapeva quanto suo
padre amasse sua madre, quanto fosse profondo il legame che li univa. Sapeva
quanto lei, per loro, fosse importante. Per questo, Kaeru desiderava essere
amata con tale intensità.
Si affrettò a mettere le sue cose
in una piccola sacca, adornata di un piccolo fiore di stoffa che sua madre aveva
cucito per lei. Calzò i suoi geta, sedendo di fronte alla porta della capanna e
attese per qualche minuto, accertandosi di non aver fatto rumore.
"Kaeru."
Le spalle della ragazza si mossero
come percorse da una scossa elettrica. Si voltò lentamente, distinguendo la
figura di Inuyasha, in piedi, esattamente dietro di lei. Il mezzo demone
indossava i pantaloni neri del suo kimono, segno che si era svegliato in quel
momento. I capelli argentati gli ricadevano, lunghi e scomposti, sulle spalle,
mentre gli occhi dorati assumevano una linea ancora più sottile.
"Mi spiace di avervi svegliato,
padre." Disse Kaeru, sinceramente dispiaciuta. Sapeva quanto fosse raro per suo
padre dormire a casa.
"Dove stai andando Kaeru? Mi pare
sia un po' troppo presto." Disse, lanciando una occhiata al paesaggio nascosto
dalle tende. Kaeru si morse il labbro inferiore, pensando alle parole più adatta
da rivolgere al padre.
"Sto andando da Kaede-sama." Disse,
alla fine.
"Tua madre lo sa?" Domandò
semplicemente Inuyasha.
"Sì, me lo ha permesso, ieri."
Inuyasha rimase in silenzio, come
per voler soppesare le parole della figlia. Intanto Kaeru si era portata in
piedi, facendo una lieve pressione sui geta, affinché aderissero bene ai suoi
piedi.
"In tal caso, vengo anch'io."
Kaeru si voltò verso di lui, giusto
in tempo per vedere le spalle del padre scomparire nella stanza adiacente. Dopo
qualche minuto, Inuyasha fece ritorno dalla figlia, indossando il suo tipico
kimono nero e con Tessaiga saldamente allacciata alla vita. Kaeru osservò la
spada che verteva nelle sue condizioni normali, ovvero quelle in cui appariva
con una semplice lama arrugginita. Kaeru sapeva perfettamente che quello non era
il vero aspetto di Tessaiga, anche se l'aveva vista rare volte nella sua forma
originale. Inuyasha notò l'insistenza nello sguardo di sua figlia, e come
intuendone i pensieri, la invitò ad uscire con una mano fuori dalla capanna.
Iniziarono a percorrere il sentiero che conduceva alla capanna della vecchia
Kaede, in silenzio.
La ragazza fremeva per sapere del
viaggio del padre e delle sue avventure. Ciò che lui le raccontava rappresentava
sempre qualcosa di diverso dalla noia quotidiana. Però rimaneva in silenzio, non
sapendo quanto suo padre fosse disposto a parlarle.
"Padre," disse infine ,"stavolta
siete rimasto via molto. Mamma era preoccupata per Voi."
"Questa assenza non era del tutto
calcolata." Le rispose, senza utilizzare alcun tipo di emozione.
"Capisco." Kaeru abbassò lo
sguardo, iniziando a fissare il terreno pietroso che andava lentamente
percorrendo. Se conosceva abbastanza bene suo padre, quella mattina non era
molto desideroso di parlare. Nemmeno con lei.
La capanna della vecchia Kaede
apparve ai loro occhi e Kaeru si sorprese di veder sporgere un piccolo filo di
fumo da una finestra. Sua madre le aveva raccontato che l'anziana sacerdotessa
era costretta a letto a causa della propria vecchiaia, ma a Kaeru parve esserci
una certa attività all'interno della dimora.
"Kaede-sama? Posso entrare?"
Domandò la ragazza, affacciandosi leggermente verso l'interno della capanna che
trovò sorprendentemente vuoto. Una risposta flebile provenne da una stanza
adiacente, che convinse Kaeru e suo padre ad entrare. Senza mostrare alcuna
esitazione, Kaeru attraversò la stanza, recandosi vicino alla porta che
comunicava con il luogo da cui proveniva la voce. Inuyasha la seguì, rimanendo
sempre e comunque dietro di lei. Kaeru lanciò uno sguardo tra l'oscurità delle
pareti, assottigliò gli occhi per poter meglio distinguere se vi fosse qualcuno
all'interno.
"Kaede-sama?" Ripetè. Kaeru fece un
passo in avanti, mostrando l'intenzione di entrare dentro la stanza, ma la mano
forte di Inuyasha la trattenne per una spalla. Senza spiegare niente alla
figlia, il mezzo demone serrò la mano attorno all'impugnatura di Tessaiga. Kaeru
udì il suono metallico della lama, mentre questa pulsava ormai di vita propria
di fronte a suo padre. Il ferro tagliente di Tessaiga splendeva, quasi
illuminando l'oscurità della capanna e Kaeru pensò a quanto si potesse sentire
forte una persona, solo impugnandola. Una volta sua madre le aveva rivelato il
segreto di quella spada: Tessaiga era stata creata da un incisivo di suo nonno,
un Demone completo, che aveva creato quella spada per proteggere la sua compagna
umana, la madre di Inuyasha. Per questo, Tessaiga si trasformava ogni volta che
Inuyasha proteggeva un essere umano, o comunque una persona per lui importante.
Kaeru udì un rumore provenire dalla
stanza, mentre Inuyasha teneva ben salda Tessaiga di fronte a sè. Una figura si
mostrò, parzialmente illuminata dalla scarsa luce che penetrava nell'abitazione.
"Sono solo una povera vecchia,
Inuyasha."
Finalmente la ragazza vide Kaede,
esattamente di fronte alla punta di Tessaiga che le sfiorava leggermente il
petto. Le labbra sottili di Inuyasha si spiegarono in un breve sorriso, mentre
con un movimento secco e preciso riponeva la propria spada nel fodero,
allacciato alla vita.
"Scusa, vecchiaccia."
"Non sei cambiato affatto Inuyasha,
non capisco a cosa possano mai servire i tuoi viaggi."
Kaeru osservò incuriosita il padre,
la cui espressione si fece un poco più cupa.
"Non sono cose che ti riguardano...
vecchia."
Kaede scrollò le spalle, invitando
i due ospiti a sedersi mentre lei si accingeva a preparar loro del tè. Kaeru si
offrì volontaria per aiutarla, ma Kaede rifiutò gentilmente il suo aiuto.
"Oggi, mi sento bene. Sono sempre
in grado di preparare del tè."
Kaeru si scusò mortificata. Rimase
in silenzio, ma gioiva nel vedere la vecchia sacerdotessa sempre pronta di
spirito. Come era felice del fatto che sua madre e Sango si era sbagliate; sì,
perché Kaede-sama non appariva per niente malata. Le sue guance piene di rughe
aveva assunto un colorito rosato, mentre gli occhi avevano riacquistato un po'
della luce che li aveva sempre contraddistinti.
"Quando sei tornato Inuyasha?"
Il mezzo demone sollevò lo sguardo
dalla ciotola che teneva in mano. Emise un piccolo grugnito e rispose alla
vecchia sacerdotessa. Fin dal momento che suo padre aveva messo piede in quella
capanna, a Kaeru parve di leggere sul volto del mezzo demone una sensazione di
disagio. Ma se era disagio ciò che suo padre provava, allora non comprendeva il
motivo della sua visita a Kaede.
"Kaede-sama, come stai oggi?"
Domandò Kaeru, distogliendo l'attenzione della donna dal padre. Kaede le sorrise
e le sue rughe divennero ancora più visibili.
"Meglio." Dopo quella risposta, la
vecchia Kaede tornò con lo sguardo fisso su Inuyasha, ma Kaeru non ne capì il
motivo. Poteva solo percepire un poco della tensione che aleggiava tra i due, in
particolar modo quella proveniente da suo padre. Era raro vederlo teso o agitato
per qualcosa. Solitamente manteneva un sangue freddo da far invidia a chiunque.
Sapeva controllarsi di fronte a tutto. Forse anche davanti alla morte.
"Kaeru, ti dispiace farmi un
favore?" L'interesse della ragazza si risvegliò, mentre con occhi curiosi
osservava Kaede di fronte a lei.
"Certo!" Disse con convinzione,
felice di poterle essere utile per qualcosa.
"Avrei bisogno di qualche erba
medicinale. Chiederlo ad altri equivarrebbe dover loro spiegare tutto un
erborario."
"Conta su di me, sarò presto di
ritorno!" Kaeru si portò in piedi raggiante ed uscì dalla capanna. Kaede osservò
la ragazza avventurarsi per i campi del villaggio alla richiesta di quanto
richiesto. La vecchia sacerdotessa voltò di nuovo lo sguardo sul mezzo demone
che, con le braccia incrociate al petto, stava ricambiando lo sguardo.
"A cosa devo questa visita
Inuyasha?" Il mezzo demone fece un mezzo sorriso, come a volersi complimentare
dell'astuzia della donna.
"Cosa credi?" Fece un secondo dopo
Kaede ,"non sei il tipo da visite. Adesso che tua figlia non c'è, puoi parlare."
"E cosa credi?" La imitò Inuyasha
di rimando ,"perché mai avrei qualcosa di cui parlarti con l'assenza di Kaeru?"
"Perché Kagome non sappia niente?"
Insinuò la vecchia sacerdotessa.
E a giudicare dallo sguardo che
Inuyasha le rivolse, aveva insinuato bene. Kaede si alzò a fatica in piedi,
tenendosi una mano all'altezza della vita.
"So che sei testardo abbastanza per
commettere delle stupidaggini."
"Bada a come parli, vecchia."
Inuyasha si era alzato a sua volta,
ma era rimasto immobile esattamente dove si trovava.
"Sto ancora aspettando." Disse
Kaede, ignorando completamente l'ammonimento del mezzo demone. Inuyasha rimase
in silenzio, come per voler trovare le parole adatte da rivolgere alla donna.
Infine, sbottò aprendo le braccia.
"L'ho trovato."
Kaede si voltò. "Trovato cosa?"
Domandò, con voce leggermente preoccupata. Inuyasha guardò la donna con le sue
iridi ambrate. Per un attimo, la risposta del mezzo demone parve dolorosamente
semplice a Kaede. Osservò Inuyasha dispiegare le labbra in un sorriso amaro.
"Lo Shikon no Tama esiste sempre."
Rispose, senza dare alla voce nessun timbro particolare. Kaede sentì il bisogno
di tornare a sedersi.
"Inuyasha," prese a dire con tono
grave ," voglio sperare che tu sappia il peso delle tue parole. Sai cosa
comporterà l'aver trovato di nuovo lo Shikon. Mi domando solo se tu te ne rendi
veramente conto." Osservava il volto del mezzo demone con sguardo sorpreso,
adirato.
"Lo so benissimo, per questo
nessuno, oltre a noi, lo sa." Mise per inciso Inuyasha, facendo comprendere a
Kaede che anche Kagome era all'oscuro di tutto.
"Lo Shikon è uno dei motivi che mi
ha spinto a viaggiare. Ho scoperto della sua esistenza esattamente tre giorni fa
in un villaggio sulle montagne Okai."
"Quel villaggio conserva lo
Shikon?"
Inuyasha si passò la mano tra i
capelli, tornando a sedersi.
"No, l'ho semplicemente visto nelle
mani di un demone uccello." Disse, quasi pentendosi per qualcosa.
"E a giudicare dal tuo sguardo c'è
rimasto... nelle sue mani." Disse Kaede, come sollevata.
"Sì, solo perché per un attimo non
ho saputo cosa fare. Non avrei mai pensato di ritrovare veramente lo Shikon."
Kaede rimase in silenzio, cercando
di ragionare con freddezza ed oggettività. Lo Shikon no Tama aveva fatto perdere
le sue tracce per quindici anni, durante i quali nessuno sembrava averlo visto o
usato. Al villaggio non era giunta nessuna voce riguardante demoni dalla forza
improvvisa. Mentre adesso, lo Shikon era riapparso e i motivi le erano del tutto
oscuri. Dagli ultimi eventi che erano capitati, Kaede aveva appreso da Kagome
che lo Shikon aveva un vita e un pensiero proprio. Sapeva essere completamente
indipendente dal corpo che lo inglobava. E Kaeru ne era stata la prova vivente.
Aveva posseduto dentro di sè lo Shikon, che l'aveva creata, generata. Gli aveva
dato un cuore, dei sentimenti e alla fine, le aveva donato la morte. Una morte
diversa dalle altre. Una morte di un essere che non era mai nato. Perché Kaeru,
la vecchia Kaeru, era stata solo una creazione ad opera dello Shikon. Ed era
stata dura andare avanti, per Kagome soprattutto. La sua pazzia aveva dimostrato
quanto potesse essere forte l'amore di una madre.
Ed era per Kagome che Inuyasha non
avrebbe mai dovuto cercare nuovamente lo Shikon.
"Adesso, cosa hai intenzione di
fare?" Domandò Kaede, con voce dura e severa. "Pensaci seriamente." Aggiunse
dopo.
Inuyasha non le rispose.
"Lascia che ti ricordi una cosa,
Inuyasha. Il dolore di Kagome e la sua pazzia dovrebbero farti ragionare. Se mai
lo Shikon coinvolgesse di nuovo le vostre vite, Kagome potrebbe reagire
diversamente. Ha sofferto parecchio e tu che le sei stato accanto, dovresti
saperlo. Quella donna era quasi morta per il dolore. Odia lo Shikon con tutta se
stessa, tanto che le da fastidio anche solo sentirne il nome. Se sceglierai di
proseguire la tua ricerca, sai bene come Kagome la prenderà. Non bene,
chiaramente. Lo Shikon vale davvero così tanto, da rischiare tutto, Inuyasha?
Anche l'amore della sola donna che ami?"
"Di cosa state parlando voi due?"
Inuyasha ebbe un moto di sussulto,
mentre Kagome si affacciò all'entrata della capanna. Non l'aveva sentita, non
aveva sentito il suo profumo, nè la sua presenza. Kagome, notando la reazione
del consorte, si sedette accanto a lui dopo aver salutato cordialmente Kaede.
"Ehi, ti ho forse fatto prendere
uno spavento?" Sorrise, divertita.
"Baka." Gli rispose Inuyasha,
fingendosi arrabbiato.
"E' raro poter spaventare il
Venerabile Inuyasha, mi sa che andrò fiera per questo... almeno per un po'."
Kaede fissava Kagome, ringraziando
il fatto che non avesse sentito niente della conversazione.
"Kaede-sama ti vedo bene, ne sono
felice." Disse Kagome alla donna, sorridendole dolcemente. Il sorriso di Kagome
era di quanto più bello una persona potesse ammirare. Trasmetteva tutto l'amore
che riempiva ogni singola fibra di quella donna. Anche il più insulso insetto si
sarebbe emozionato di fronte a lei. E il solo fatto che una donna come lei
potesse provare amore per un mezzo demone scorbutico e taciturno era di per sè
un notevole miracolo.
"Ti ringrazio, gradisci un po' tè?"
"No, grazie. Le offerte oggi al
tempio hanno compreso anche quello. Penso che non berrò tè per un po' di tempo."
Kagome fece una leggera smorfia.
"Mamma!" Kaeru, di ritorno, corse
dalla madre abbracciandola da dietro.
"Buongiorno tesoro." Disse Kagome,
accarezzando gli avambracci della figlia.
"Guarda, mamma," prese a dire Kaeru
mostrando le erbe medicinali alla madre ," mi ha chiesto Kaede-sama di
raccoglierle." Il tono infantile della ragazza, strappò un sorriso dalle labbra
di Kagome.
"Mhm, sei stata brava."
Le guance di Kaeru si tinsero di un
rosa acceso. Ricevere i complimenti da sua madre era qualcosa di fondamentale
per la ragazza.
"Io devo andare." Inuyasha si portò
in piedi. Kagome seguì con lo sguardo i movimenti del mezzo demone.
"E dove, scusa?"
"Devo incontrare Miroku. Dobbiamo
parlare."
Kagome guardò Inuyasha con un
sopracciglio sollevato.
"Spero non si tratti di porcherie."
Disse ingenuamente.
Kaeru sgranò gli occhi nel vedere
suo padre arrossire in modo tanto vistoso.
"N-non essere sciocca!" Ed era la
prima volta che lo sentiva balbettare.
"Non si sa mai, meglio mettere le
cose in chiaro." Disse, alzandosi a sua volta.
Inuyasha la guardò preoccupato.
"Dove vai mamma?" Domandò Kaeru
precedendo il padre.
"Al Tempio a pregare." Kagome si
legò i lunghi capelli dietro alla nuca.
Kaeru annuì. Almeno una volta al
giorno sua madre pregava. Pregava le divinità del Tempio. L'aveva spesso
osservata al centro della grande sala, avvolta dal più assoluto silenzio. Una
volta, si era spaventata, vedendo Kagome avvolta da spettri. Ma Kaede-sama
l'aveva rassicurata: mostrare la via verso il Nirvana era uno dei compiti di una
sacerdotessa.
"Tu puoi rimanere Kaeru. Sempre che
a Kaede non crei disturbo."
"No, tranquilla. Un po' di
compagnia dopo tutto questo tempo non può farmi che bene."
"Va bene, allora ci vediamo."
Kagome ed Inuyasha uscirono dalla
capanna. Rimaste sole, Kaeru fissò Kaede.
"Vuoi aiutarmi a preparare qualche
infuso?"
Kaeru annuì docile.
"Kaede-sama?" La ragazza si fermò,
mentre Kaede si voltò verso di lei.
"Cosa farà adesso mio padre? Ha
davvero intenzione di trovare quello Shikon?" L'ultima parola suonò tremolante.
Kaede si bloccò, come ghiacciata da
quella domanda.
"Tu..."
"Si, ho sentito quando parlavate
con mio padre... prima che mamma arrivasse."
~~~
Kagome osservò le larghe spalle di
Inuyasha, mentre il mezzo demone camminava di fronte a lei. Quando era entrata
nella capanna aveva avuto la sensazione di aver interrotto qualcosa; inoltre
aveva notato l'espressione di Kaede.
"Inuyasha?"
"Mhm?" Il mezzo demone non si
voltò, ma continuò a risalire il sentiero.
"Non... non hai niente da dirmi?"
"E che cosa?" domandò a sua volta.
"Niente. Non fare troppo tardi
stasera." Disse, prendendo una strada differente. Quando Inuyasha si voltò lei
non c'era già più.
Kagome iniziò a distinguere il
Tempio. Quel giorno era la terza volta che vi si recava a pregare. C'era
qualcosa che la inquietava e la preghiera sembrava l'unico mezzo per avere delle
risposte. Non sapeva spiegarselo, ma aveva l'impressione che ciò che la rendeva
inquieta centrasse in qualche modo con il comportamento di Inuyasha. In cuor
suo, sperava di sbagliarsi.
~~~
A/N: innanzitutto grazie per
aver commentato NMW, e sono felice che abbia accolto l'assenso generale.
Comunque, preferisco come sempre rispondere ad personam visto che alcune
di voi mi pongono delle domande.
Saffron: lascia che ti
faccia una tiratina d'orecchie ^^. Adesso ti riporto un passo del penultimo
capitolo di Ritorno al passato, ovvero le parole dello Shikon: Nuove anime
sapranno consolarvi, le percepisco, ma la mia purezza ha distrutto la
creatura nel ventre di questa donna. Presto nascerà Kaeru, così come
l'araba fenice risorge dalle sue ceneri. La vera Kaeru avrà davvero vita.
Questo dovrebbe rispondere alla tua domanda, comunque sì, Kaeru è figlia di
Inuyasha e Kagome, mentre il figlio che Kagome avrebbe dovuto avere da Kuroi
l'ha distrutto lo Shikon. Compreso?
Cri-chan: spero che questo
sequel non deluda. Sinceramente è anche il primo che scrivo in vita mia. Gosh.
Lamù: sì, in effetti prima
di scrivere NMW ho dovuto rileggere Ritorno al passato XP, nemmeno io la
ricordavò... (ovviamento scherzo, altrimenti sarei una fan-writer proprio
degenere...)
^Kia^: credo che con Kaeru
mi divertirò un mondo, nel senso che potrò darle il carattere che preferisco.
Chissà come sarà avanti nella storia!
Honey: ed ecco qua le
risposte alle tue domande. 1) Hm, non so quanto sarà la lunghezza di NMW...
sinceramente 29 capitoli mi sembrano un primato troppo duro da poter
surclassare... sinceramente, non lo so. Dipenderà dalla piega della storia. 2)
Non vorrei lasciare Kagome ed Inuyasha in disparte, anche perché adoro
descriverli nella loro vita post matrimoniale! Comunque, chiaramente il tutto è
più focalizzato su Kaeru ed un altro personaggio che i più attenti potrebbero
facilmente intuire... anche se in Ritorno al passato non è mai apparso.
Shizuka: grazie, grazie e
ancora grazie!
Kagomechan91: grazie anche a
te, ovviamente!
Lirin chan: grazie, sono
felice che tu abbia apprezzato Ritorno al passato! Aspetto tuoi commenti!
Un mega inchino alla giapponese a
Frank ed Elychan!
Davvero, mi avete commosso. Sono
felice di continuare questa fanfiction. Spero gradirete i capitoli che ci
saranno in avvenire. Continuate a sostenermi!
Claudia
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