Beta: Sindy90
Prompt: Merlin/Morgana
– a causa della magia @ Settimana
nera
Disclaimer: I personaggi della storia
appartengono ai rispettivi proprietari e creatori, che ne detengono i
diritti. Nulla di ciò è scritto a scopo di lucro.
Note:
• Titolo leggermente ispirato ad un verso di Bruise
Pristine dei Placebo.
Attenzione! La fic contiene un leggero
spoiler per il finale della seconda stagione >_<
Cast a line (between us)
Merlino non aveva mai avuto paura di lei. Non temeva i
suoi incubi, non temeva la consapevolezza che Morgana, pian piano,
stesse sviluppando dei poteri; era convinto che nulla di crudele e
sbagliato potesse derivare dalla ragazza, che fosse semplicemente
troppo educata, troppo aggraziata, con degli occhi troppo grandi e
innocenti.
Il drago lo aveva messo in guardia, l’aveva chiamata
“strega”, come se fosse un insulto, ma Merlino si
era limitato ad ignorare quegli avvertimenti e, fidandosi di lei, non
aveva visto.
*
La magia era qualcosa che si poteva avvertire, gli aveva spiegato
Gaius. Era una forza che abitava nei maghi e li rendeva riconoscibili
tra di loro, come un marchio sulla pelle. Merlino non era mai stato
bravo in questo – forse gli serviva pratica, o forse la sua
ingenuità glielo rendeva impossibile –, se non con
Morgana; in lei, quel qualcosa lo aveva percepito, forte e chiaro, ed
era stato a causa della magia che aveva iniziato a considerare la
figliastra del re come simile a lui.
Non si sarebbe mai permesso una riflessione del genere in un altro
contesto, ma i poteri scorrevano nelle loro vene allo stesso modo e
Merlino provava l’unico bisogno di far sapere a Morgana di
non essere sola, di essere capita. Desiderava essere presente per lei,
fornirle una spalla su cui appoggiarsi, ma ciò che era
riuscito ad ottenere era esclusivamente di guardarla da lontano e, di
nascosto, controllarla.
Aveva cercato di evitarle di trovarsi in pericolo, aveva tentato di non
far allentare i suoi rapporti con Artù o con Uther, sperando
che non si trasformasse mai nella minaccia per Camelot che il drago
aveva annunciato.
Aveva fatto il possibile, Merlino, ma la distanza da Morgana, invece
che rimpicciolirsi, era diventata sempre più grande.
*
La magia può essere benefica, ma lui ha imparato da subito
che esistono tanti, troppi modi per renderla un’arma capace
di fare del male: è quella stessa volontà di
ferire che, d’improvviso, senza averne avuto sentore, scopre
negli occhi di Lady Morgana. Qualcosa è cambiato nel suo
contegno, una furia sconosciuta e pericolosa le si è
adagiata nel petto e un odio – che non sa verso cosa sia
rivolto – è nascosto nel suo sguardo.
La magia, come un tempo li aveva uniti, ora li allontana e, sebbene i
suoi desideri siano differenti, sebbene Merlino sperimenti la voglia di
sfuggire alle maglie dei propri doveri, non può fare altro
che accettare quella consapevolezza, inerte.
Guarda Morgana abbandonare Camelot e sa che le sue azioni e i suoi
sforzi sono stati vani, insufficienti, perché – e
il drago gli aveva rivelato anche questo – il destino non
può essere fermato. Così, accetta di perderla,
pur sapendo che un giorno si rivedranno e che sarà
terribile, che, per colpa della magia, saranno per sempre distanti, opposti.
Allora, quando accadrà, Merlino avrà davvero
paura di lei.
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