Il sigillo

di Vale11
(/viewuser.php?uid=71265)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Mi segue da ore ormai, e da ore non mi sono nemmeno voltato per scambiarci due parole. Mai. Ogni tanto prova ad attaccare bottone, ma per ora non gli ho mai risposto anche se so che questo comportamento lo snerva.

Forse snerverebbe anche me, ma al momento non potrebbe interessarmi di meno.

Sion dev’essere impazzito: spedire due rinnegati, o ex rinnegati, o comunque due persone non proprio affidabilissime a cercare un altro rinnegato.

O meglio, io sono anche affidabile, è DeathMask che ogni tanto da di testa.

Comunque.

Orion della Gru, cavaliere d’argento che ha tradito il santuario e che quindi dev’essere portato dal gran sacerdote e punito.

E anche se siamo stati scelti per questa scampagnata fuori porta temo che mi interessi ancor meno dell’umore del mio migliore amico, che avanza bestemmiando contro ogni sasso in cui inciampa.

 

Non è normale, di solito non fa così. È logorroico come una segreteria inceppata e odia camminare così tanto, ma tant’è. Non si gira per parlare ne per rispondere alle tue domande, e anche questo non è normale, e lo sai.

Faccia quello che gli pare.

Anzi no.

Aphrodite muto è inquietante.

Scansi di pochi millimetri una mezza frana di massi.

“Ehi Aphrodite!” urli “Mi da l’idea che siamo arrivati!”

 

Orion della Gru, lo conosco.

Non so come, ma sono sicurissimo di conoscerlo: so chi sia anche se l’elmo dell’armatura gli copre completamente il viso. So chi è ma ho paura di esserne sicuro. Sento DeathMask che ringhia dietro di me mentre si trasforma nella belva che diventa durante i combattimenti, e vorrei intimargli di levarsi di torno perché Orion è mio. Lo so che è mio, che devo averci a che fare io.

Ma non lo faccio.

Sento che mi fissa da dietro l’elmo, per quanto sembri impossibile sento che sorride. Apre le braccia a croce ed attacca senza dire una parola.






Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=468627