Tristan Ettore Jean-Louis Parker-Gascoyne, assistente di Trasfigurazione! di nina and his smile (/viewuser.php?uid=93825)
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gary stu
Un giorno, parlando dei cliché delle fan fiction e delle Mary Sue, Emily Darlington disse: "L'assistente
di pozioni. Ma perchè??? A parte il fatto che Piton durante le
lezioni si aggira a criticare e non mi sembra un lavoro che richieda
assistenti, comunque perchè sempre lui ha bisogno di aiuti!?
Perchè non c'è un assistente di Trasfigurazione per
esempio!? (Ho appena avuto l'immagine di un GaryStu fighissimo,
palestrato, in boxer che aiuta la McGranitt a trasfigurare bicchieri...)"
Ebbene sì, Emily, il tuo sogno si è avverato!
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-Api Frizzole!-
Il gargoyle si spostò di lato e Minerva cominciò a salire
le scale che portavano all'ufficio del Preside. L'uomo le aveva appena
mandato un messaggio urgente, dicendo di avere importanti novità
da comunicarle al più presto.
-Albus, mi hai fatta chiamare?- chiese Minerva entrando.
Il Preside la guardò con aria interrogativa. -Ehm, no...?-
Minerva rimase interdetta. -Ma come? Non hai scritto tu questo messaggio?-
Albus prese la pergamena che gli veniva offerta e la lesse.
-Aaaaaah, ma certo!- esclamò poi. -Sì, sì, ti ho fatta chiamare io! Accomodati, mia cara-
Minerva sospirò, cercando di contenersi. Ormai Silente stava
invecchiando, ma tutte le case di riposo si rifiutavano di
accoglierlo...
-Ti ricordi quando ti sei lamentata di avere troppo lavoro?- chiese il Preside proseguendo il suo lavoro a maglia.
-Certamente. Gestire da sola tutte le classi di Trasfigurazione sta
diventando un' impresa- rispose Minerva, cercando di ignorare il
fastidioso ticchettio dei ferri.
-Bene, ho deciso di venire incontro alle tue esigenze-
Albus aveva un espressione compiaciuta che non piacque per nulla a Minerva.
-Cosa intendi dire?- chiese sospettosa.
-Ho deciso di assumere un assistente di Trasfigurazione!-
-Hai fatto cosa?!- esclamò Minerva, stupefatta. Da quando la scuola assumeva "assistenti"?! Lei voleva solamente un giorno libero...
-Ho assunto un assistente, mia cara. Comincerete subito a lavorare insieme!-
-Albus, io non voglio nessuno stupido assistente in mezzo ai piedi!- protestò la McGranitt.
Silente rise. -Coraggio, non essere timida... ti presento subito il nostro nuovo acquisto-
Il Preside battè le mani e la porta si aprì, rivelando un
ragazzo che fece il suo ingresso nell'ufficio circondato da una
misteriosa aura di luce.
Minerva spalancò la bocca.
L' "assistente" era un giovanotto di circa trent'anni, alto e con un
fisico da urlo. Aveva stupefacenti e luminosi capelli castano chiaro,
le cui sfumature andavano dal biondo cenere al rossiccio. Un ciuffo
curatamente disordinato ricadeva morbido sulla fronte, sfiorando grandi
occhi blu. Minerva notò che non portava una veste da mago,
bensì un paio di jeans strappati e una maglietta di marca
Babbana.
-Benvenuto, mio caro- disse Silente ridacchiando.
-Buongiorno, Preside. Professoressa, è un piacere conoscerla-
Il ragazzo aveva una voce calda, profonda e virile. Minerva
guardò la mano che le veniva porta, cercando di riprendere il
controllo di sè.
-Pia...piacere- balbettò la donna stringendo la mano, grande e
forte. -Sono McGrerva Minanitt... ehm, cioè, Minerva McGranitt-
Il ragazzo sorrise, rivelando denti bianchissimi e perfetti. Minerva si sentì svenire.
-Il mio nome è Tristan Ettore Jean-Louis Costantino Viktor
Edward Samir Maximus Decimus Meridius Parker-Gascoyne, ma lei
può chiamarmi Tristan Ettore Jean-Louis -
Alla lunghissima frase, pronunciata con un piacevole accento americano,
il ragazzo aggiunse un occhiolino che portò la pressione di
Minerva ai limiti consentiti.
-Il professor Parker-Gascoyne ha già insegnato a Beauxbatons-
spiegò Silente, -ma il suo stipendio non bastava più.
Purtroppo entrambi i suoi genitori, ricchi proprietari terrieri
Purosangue, sono stati uccisi dai Mangiamorte, lasciando così
Tristan Ettore Jean-Louis ad occuparsi dei suoi otto fratelli minori.
Inoltre io e il professore dovremo lavorare molto durante quest'anno
scolastico, quindi averlo qui al castello sarà molto più
comodo!-
-Ehm, su che cosa dovete lavorare?- chiese Minerva, cercando di distogliere lo sguardo dai pettorali dell'assistente.
-Lavorare? Chi deve lavorare?- chiese Silente con aria persa.
-Albus, l'hai appena detto tu- sospirò esasperata Minerva. Ci
mancava solo un altro vuoto di memoria... -Hai detto che tu e...
Tristan Ettore Jean-Louis dovrete lavorare molto quest'anno-
Silente continuò a fissarla con espressione smarrita. -Chi è Tristan Ettore Jean-Louis?-
Minerva si voltò a guardare il ragazzo con espressione di scusa, ma lui sorrise benevolo.
-Non importa, sono abituato all'Alzheimer: in Francia, paese nel quale
ho vissuto fino ad ora dopo essere nato in Africa, facevo volontariato
in una casa di riposo. Quello che il professore voleva dire è
che ho da poco scoperto di avere un potere misterioso, probabilmente
legato al mio quarto di sangue di Vampiro, che mi permette di cambiare
forma mediante l'unione con i cinque elementi. Nel corso di quest'anno
scolastico il Preside mi darà lezioni private per imparare a
controllare il mio potere-
-Ooooh, interessante- cinguettò Minerva. Non capiva cosa le
stesse succedendo: improvvisamente si sentiva una quattordicenne...
-Forse è a causa di questo potere che mi sono sempre interessato
alla Trasfigurazione. Ho finito la scuola con il massimo dei voti in
questa materia, e il Ministro Francese in persona mi ha consegnato una
medaglia al valore per aver salvato un bambino orfano e povero
trasfigurando i Mangiamorte che volevano ucciderlo-
-Oooh, che cosa eccezionale- mormorò Minerva con voce mielata,
arricciandosi sul dito una ciocca di capelli sfuggita alla crocchia.
-Ora devo andare- disse dolcemente Tristan Ettore Jean-Louis. -I miei
fratellini mi aspettano e lasciarli soli non è prudente:
Grayback mi ha giurato vendetta dopo che ho sventato a mani nude il suo
attacco alla mia famiglia-
-Beh, allora... arrivederci- disse Minerva, delusa.
-Ci rivedremo presto- la rassicurò Tristan Ettore Jean-Louis,
facendole il baciamano. -Arrivederci, Professore!- disse poi in
direzione di Silente.
Il Preside lo salutò allegramente con una mano e lui
uscì, lasciandosi alle spalle un intenso profumo di fiori e una
Minerva sconvolta.
-Che fondoschiena...- mormorò la donna, osservando il punto dove fino ad un istante prima c'era stato il giovane.
-Simpatico questo commesso di Mielandia- esclamò Silente
guardandosi intorno, -ma dove ha scaricato le casse di Gelatine
Tuttigusti+1?-
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Cosa ne dite, la continuo? Fatemi sapere!
Nina
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