L’Incantesimo Sigillo
Per la prima volta Regulus trovò
un riscontro nella realtà concreta dello studio dell’antico linguaggio runico:
grazie a quella conoscenza poteva maledire Piton
anche in quella lingua morta, cosa che faceva sottovoce con grande
rabbia scendendo a passo svelto le scalinate di pietra che portavano dalla Sala
d’Ingresso al parco.
Era ora di finirla con quella Mezzosangue: il ragazzo si
ripromise che avrebbe fatto rapporto al Signore Oscuro
sul vergognoso comportamento di Piton. Si permetteva
di utilizzare senza nessun riguardo un Purosangue come
suo fratello per chissà quale insulso motivo che riguardava quella mezzobabbana di cui era invaghito.
Un rumore di carta spiegazzata distrasse Regulus
dalla fila di insulti in runico con cui stava
maledicendo Piton: aveva appena calpestato una grossa
pergamena piena di linee che si intersecavano in modo complicato. Il ragazzo
aggrottò le sopracciglia, la raccolse e la illuminò con la punta della
bacchetta per capire di cosa si trattasse. Un’occhiata
fu sufficiente per fargli spalancare gli occhi sbalordito:
aveva davanti una completissima pianta di Hogwarts e
dintorni, con tanto di puntini mobili contrassegnati con il nome di ogni
persona presente nel castello, morta o viva che fosse.
Di chi poteva essere? Di sicuro uno strumento simile nelle
mani di uno studente non era approvato dal regolamento della scuola. Ma Regulus non aveva nessunissima intenzione di consegnarlo a Gazza o a
chicchessia: era esattamente ciò di cui aveva bisogno per la prossima missione
che avrebbe dovuto svolgere a Hogwarts assieme a Crouch. Il ragazzo ci mise pochi secondi ad individuare il
puntino con il nome di suo fratello, che si aggirava sulle rive del lago.
Sbuffò e si diresse in quella direzione: non sapeva proprio perché
volesse tirarlo fuori dai guai. Ormai legalmente non
erano nemmeno più parenti. Ma forse per Regulus il
sangue di una persona era troppo importante: una bruciatura su un Arazzo di
famiglia, per quanto antico ed di inestimabile valore,
non poteva cancellare le origini di un Purosangue.
Il ragazzo controllò nuovamente la posizione di Sirius sulla mappa e corresse
leggermente la direzione che stava seguendo. La Luna piena splendeva ancora
nella volta celeste, che quella sera era tersa e limpida come solo i cieli di
settembre possono essere. In poco tempo Regulus
riuscì a scorgere il fratello, che con andatura leggermente barcollante stava
attraversando il prato diretto evidentemente verso il Platano Picchiatore. Il
più giovane dei Black iniziò a corrergli dietro,
inzuppandosi i pantaloni nell’erba alta che si stava velando di rugiada. Raramente
gli era capitato di trascorrere una nottata così irritante.
“Ehi, idiota!” lo chiamò quando fu
ad una decina di metri di distanza.
Sirius, evidentemente ancora sotto
l’effetto della maledizione, non diede segno di averlo sentito e proseguì
imperterrito verso l’obiettivo che gli ronzava in testa. Ormai era quasi sotto il
tiro del Platano Picchiatore, che agitava i rami come se fossero dei tentacoli,
con dei movimenti che non avrebbero potuto essere
confusi con movenze naturali nemmeno se ci fosse stato un tornado invece della
leggera brezza di quella nottata.
Regulus nel frattempo aveva
raggiunto il fratello. Stava iniziando a pensare che un bel bagnetto nelle
acque gelide del lago sarebbe riuscito a riscuoterlo. Allungò una mano con
l’intento di afferrargli un braccio e costringerlo a voltarsi.
In quel momento Sirius estrasse la
bacchetta facendo sobbalzare Regulus, che per un
momento credette che gliel’avrebbe
rivolta contro. Il Grifondoro però continuò ad
ignorarlo bellamente (cosa che stava iniziando ad infastidire Regulus, che pur era consapevole dell’effetto della
maledizione Imperius) e incantò invece una pietra
grossa quanto un bolide, che iniziò a galleggiare pigramente di fronte a lui.
Regulus avrebbe potuto
schiantarlo, modificargli la memoria e trasportarlo fino alla torre di Grifondoro, dove qualcuno lo avrebbe di sicuro trovato
addormentato la mattina successiva e lo avrebbe creduto reduce di una sbronza
nelle cucine. Atteggiamento peraltro tipico di suo fratello, pensò il giovane Mangiamorte stizzito. Ma a quel
punto Regulus era curioso di capire cosa accidenti
avesse a che fare quella pietra levitante con il chiarissimo ordine “va a
cercare Lupin”che gli aveva dato Piton.
Che suo fratello stesse solo fingendo di essere
incantato?
Con un movimento a frusta della bacchetta, Sirius fece schiantare la grossa pietra contro il tronco
del Platano Picchiatore. Un attimo dopo l’albero cessò di muoversi.
Regulus strabuzzò gli occhi e si
fece lentamente avanti fino ad affiancarsi al fratello. “Come diavolo fai a sapere come si immobilizza questo mostro?”
Ancora una volta Sirius non
rispose e si incamminò con decisione verso la pianta,
che non si mosse neppure quando il ragazzo, trascinando i piedi nella sua
incerta camminata, rischiò di inciampare in una delle sue robuste radici. “Alohomora” disse piano puntando la bacchetta verso una
cavità che si insinuava dal terreno fin sotto le
radici. Una grossa lastra di pietra a lato della buca si sollevò in verticale,
lasciando scoperto un varco abbastanza largo da far passare un uomo di media
statura.
Regulus si avvicinò e guardò
dentro all’apertura con prudenza. Quello stretto condotto scavato nel terreno
che si perdeva nell’oscurità, aveva tutta l’aria di essere un passaggio segreto
che portava fuori Hogwarts. Il ragazzo estrasse
velocemente la mappa dalla tasca del mantello e controllò: si trattava proprio
di una galleria, che sembrava dirigersi verso Hogsmeade.
Quella faccenda iniziava a non piacergli affatto: non
era mai stato un grande avventuriero e iniziava a capire che nell’agire di suo
fratello non c’era proprio nulla di logico. Stava cercando di uscire da Hogwarts per andare a cercare Lupin
chissà dove, senza ricordarsi che in realtà il ragazzo si trovava nel suo
dormitorio. Probabilmente la maledizione di Piton non
era stata fatta alla perfezione e aveva mandato in confusione il cervello
bacato di quell’imbecille che, malauguratamente,
portava il suo stesso cognome.
Nel frattempo Sirius stava
iniziando a calarsi nel passaggio, completamente ignaro di quel che stava
rischiando di svelare al fratello minore.
Regulus esitò un
momento, poi puntò la bacchetta contro al Grifondoro.
“Stupeficium!”
“Protego!” rispose prontamente Sirius. A quanto pareva gli effetti dell’Imperius non avevano lenito gli
ottimi riflessi del ragazzo, che aveva tutte le intenzioni di portare a termine
il compito che una voce nella sua testa continuava ad intimargli di ultimare.
Regulus si scansò a lato per
evitare il suo stesso incantesimo, che rischiava di rimbalzargli contro. “Pezzo
d’idiota, vuoi farti espellere?! Svegliati, non
pensavo che la tua testa dura fosse così facile da manovrare!” esclamò il Serpeverde frustrato. Voleva ritornare al castello al più
presto, ma non poteva mica lasciare che quel cretino vagasse rintronato da un
incantesimo per tutta la notte! Chissà fino a dove sarebbe arrivato… Ad Hogsmeade lo avrebbero
scambiato per un vagabondo! No, non avrebbe dato un nuovo motivo alla gente di
sparlare della sua famiglia.
Sirius lo fissò minaccioso con il
suo sguardo vacuo, poi si rimboccò le maniche e alzò la bacchetta. Aveva
intenzione di duellare con lui.
Regulus deglutì. Non era troppo
sicuro di volerlo fare: fin da bambino le lotte con Sirius
non erano mai state il suo forte.
*
“Forse mi è venuta un’idea.”
“Cosa vuoi fare?” chiese James mutando improvvisamente la sua espressione da
rassegnata ad attenta.
Lily corrugò la fronte e sembrò pensarci un attimo. “Questo
ha tutta l’aria di essere un Incantesimo Sigillo, non ti pare?” chiese pensierosa al ragazzo.
“Ehm…” temporeggiò James, che non
era di certo un genio in Teoria degli Incantesimi.
“Sì, lo è… È tipico di un Sigillo creare l’effetto
elettromagnetico manifesto in questa barriera.” Si
rispose Lily, che evidentemente non aveva realmente bisogno di una conferma da
parte del compagno di Casa.
“Bene… E a cosa ci serve saperlo?” chiese cautamente James, che non capiva dove la rossa volesse arrivare con
quei ragionamenti teorici.
“È indispensabile saperlo visto che un Incantesimo Sigillo si può rompere solo concentrando due potenziali
magici sufficientemente energici da due opposte direzioni.” rispose
con entusiasmo Lily, che aveva una vera e propria passione per la materia
insegnata dal piccolo professor Vitious.
James la guardò senza capire.
“Vale a dire?”
Lily sbuffò, irritata dalla lentezza di comprendonio che
ogni tanto dimostravano i ragazzi. “Vale a dire che ho bisogno della mia bacchetta per fare assieme a
te l’incantesimo, ma dall’interno!”
“Aaah… Ora ho capito! Dobbiamo
fare uno di quegli Incantesimi Sincronizzati che abbiamo provato con Vitious lo scorso anno?” chiese James
lasciandosi sfuggire un sorrisetto.
Durante quella lezione era in coppia con Sirius e
ricordava benissimo di essere uscito dall’aula con i capelli fucsia dopo un
duello che sarebbe sicuramente entrato negli annali di Hogwars.
“Proprio così.” Rispose Lily lanciandogli un’occhiataccia.
Evidentemente anche lei ricordava bene quella lezione e non approvava ancora il
modo in cui i due Malandrini l’avevano rovinata con le loro sciocche ragazzate.
James però non aveva risolto
ancora tutti i suoi dubbi. “E come faccio a passarti
la bacchetta? Non pensi che si disintegrerebbe a contatto con la barriera?”
“Ma non ti puoi ritrasformare in cervo??”
domandò Lily stizzita. Certo che per essere uno dei migliori studenti della
scuola, quel ragazzo non era dotato di grande
prontezza mentale!
“Ah sì” disse James cadendo dalle
nuvole. Un istante dopo si trasformò in cervo e attraversò per la seconda volta
l’Incantesimo Sigillo di Voldemort. Una volta entrato nella bolla tornò in forma umana e si
voltò verso Lily, che lo stava guardando imbambolata. “Che c’è?” le chiese perplesso.
La ragazza arrossì. “Oh… È solo che è una gran bella
trasfigurazione…” si affrettò a rispondere.
“Sono un uomo pieno di risorse, eh?” si esaltò James passandosi una mano tra i capelli nel modo che tanto
la faceva irritare. Un secondo dopo se ne accorse e
indietreggiò automaticamente, aspettandosi di incontrare lo sguardo furente
della Grifondoro.
Lily invece scoppiò a ridere. “Sei proprio
incorreggibile, James Potter!
Anche da ostaggio riesci a fare il cretino!” lo prese
in giro dandogli una spintarella. “Dai, dammi la bacchetta ora… E poi esci di nuovo! Speriamo che il nostro potenziale magico sia
sufficiente a rompere questo incantesimo!”
James, sollevato dalla sua
reazione, annuì, le porse la bacchetta, ripeté la trasformazione in cervo e
balzò nuovamente fuori dalla prigione magica. Fortunatamente ormai era un Animagus
discretamente esperto: all’inizio le trasformazioni erano state molto faticose
e non sarebbe sicuramente riuscito a ripeterle così frequentemente. Il
moro riprese ancora una volta la sua forma umana e respirò profondamente. “Dai, proviamoci! Spero proprio che tu
abbia ragione…”
Lily annuì e alzò la sua bacchetta. “Al
mio tre… Uno…” James levò a sua volta la
bacchetta. “Due… TRE!!”
“Finite Incantem!!”
gridarono all’unisono. Ci fu un grande lampo di luce
bianca, che per qualche istante accecò entrambi. Quando il bagliore si diradò, la
bolla magica apparve nuovamente davanti agli occhi dei due ragazzi, ma con
delle profonde crepe luminose e sfrigolanti che si articolavano a partire dal punto in cui era stata colpita dagli
incantesimi.
“Accidenti, mancava veramente pochissimo!!
Il nostro potere non è ancora sufficientemente sviluppato per contrastare
quello di un mago come Tu-Sai-Chi…”
deplorò Lily rammaricata, mentre l’ansia ricominciava ad assalirla. Credeva di
essere ad un passo dalla soluzione, invece ora erano al punto di partenza: non
c’era modo di farla uscire di lì. Non poteva mica
diventare un Animagus in dieci minuti! “Dai… Vattene via…
Salvati, avverti Silente! Ma non stare qui a…”
“Non ricominciare!! Non lascerei
qui nemmeno il mio peggior nemico, figurati se abbandono te!” la interruppe James arrabbiato. Perché non capiva? Lo credeva davvero un vigliacco fino a
questo punto? “Comunque non disperare… Il metodo è
giusto, dobbiamo solo riprovare.”
“Non cambierebbe nulla… Non si tratta di sfondare una porta
a spallate: abbiamo già espresso tutto il potere di cui siamo capaci, fare un
nuovo incantesimo non scalfirebbe ulteriormente la barriera.”
Gli ricordò Lily depressa.
“Tu non conosci i trucchi del mestiere, mia cara. C’è un
metodo per aumentare leggermente la potenza di un sortilegio rispetto al
potenziale magico del mago che lo lancia. È sufficiente trattenere
l’incantesimo per qualche secondo: la bacchetta può assorbire una minima parte del
flusso magico per poi rilasciare l’energia accumulata insieme all’incantesimo.” Spiegò velocemente James. La sua
esperienza di duellante gli stava tornando molto utile in quella circostanza.
Lily ci pensò su un attimo. “La cosa non mi sembra priva di
rischi… Pochi secondi in più e la bacchetta va in
pezzi!”
James la guardò esasperato.
“Questa ti sembra una situazione priva di rischi?!”
La ragazza sospirò. “Hai ragione…
Proviamoci, dai!”
James annuì. “Allora… Uno, due… TRE!” I due Grifondoro
levarono la bacchetta e lasciarono che la loro energia magica fluisse
liberamente.
Subito Lily sentì la sua mano
scaldarsi, mentre la stecca di legno iniziava a vibrare leggermente. “James…”
“Aspetta… Ancora un istante!”
La bacchetta divenne bollente e Lily sentì il forte impulso
di gettarla a terra. “Si frantumerà!!”
“ORA!!”
“FINITE INCANTEM!” urlarono insieme. Questa volta bagliore fu fortissimo e si accompagnò ad un violento boato, che fece
scricchiolare il pavimento in pietra della sala. Lily tossì e fu scaraventata a
terra, ma quando aprì gli occhi scoprì con sollievo che la barriera era
scomparsa. James le sorrise felice
e le porse una mano per aiutarla ad alzarsi. Lei la afferrò e si levò in piedi frastornata, cercando di appiattirsi i capelli che
le svolazzavano attorno al viso a causa dell’elettricità che si era scaricata
nell’aria.
“Avevi proprio ragione: era un Sigillo. Mai pensato ad una
carriera da Spezzaincantesimi?” le chiese il ragazzo quando si fu ripresa.
“Mah… Forse…” rispose lei ancora un po’inebetita.
All’improvviso si sentì in lontananza un inconfondibile
rumore di tacchi nel corridoio al di là del portone
principale. I due ragazzi si guardarono con gli occhi sbarrati dal terrore. Che i Mangiamorte avessero udito
il boato?
“Su, scappiamo in fretta!” disse James
afferrandole una mano e iniziando a correre.
“Ma dove?!” chiese Lily nel panico
più totale.
“Di qui, di qui! Fai presto!” la spronò
il ragazzo trascinandola nella direzione della mensola su cui poco prima aveva
trovato le loro bacchette. Arrivato in prossimità della parete scostò di
malagrazia una pesante tenda in velluto blu, dietro alla quale c’era una
porticina in legno che fortunatamente si aprì senza
problemi. “Vieni!” disse tirandola dentro con uno strattone per poi chiudere
velocemente l’uscio dietro di sé.
Eccomi di nuovo… Non
ho aggiornato proprio presto come speravo, ma alla fine sono riuscita a postare
in un tempo abbastanza decente! XD Mi stavo quasi disabituando a scrivere…
Spero che questo nuovo capitolo vi sia piaciuto,
perché devo ammettere che non mi convince del tutto. Soprattutto
nella prima parte, dove parlo di Regulus e Sirius: vorrei descrivere come si deve il loro rapporto, ma
rileggendo quella parte non sono rimasta troppo soddisfatta. Se avete qualche perplessità non esitate a dirmelo! ^__^
Ringrazio tutti per le
recensioni: siete troppo gentili, pensavo che molti ormai si fossero
dimenticati di questa storia… Vedere che non è così mi ha fatto proprio tornare
la voglia di andare avanti! =)
Julia Weasley:
Mi fai arrossire! XD Sono veramente contenta che la mia storia ti piaccia… Ti
assicuro che non ho nessuna intenzione di abbandonarla
a metà, quindi non preoccuparti! Spero di non cambiare più idea almeno sui
punti principali della trama: se ce la farò a restare fedele alla bozza che mi
sono scritta non
farò più ritardi simili! ^__^ Tornando al capitolo precedente, ho tirato in
ballo la trasformazione in Animagus perché penso sia l’unica carta che James poteva
giocarsi per fregare Voldemort, che di certo non può
immaginarsi che un ragazzino diciassettenne sappia praticare della magia così
avanzata! Dopo questa avventura però avrà mooolte cose da spiegare a Lily… XD Spero che il modo in
cui ho risolto la situazione ti convinca: lo so che gli Incantesimi Sigillo non
esistono nella serie originale, ma ogni tanto mi va di inventarmi
qualcosa…Spero che non dispiaccia! =) In questa ff ho
intenzione di spiegare per bene la storia dei Goblin
per come la vedo io… è una di quelle cose che avrei voluto leggere nei libri,
perché se potessi frequentare Hogwarts Storia della
Magia sarebbe una delle mie materie preferite! Sono pazza, eh? XD Grazie per la
recensione, che mi ha fatto moltissimo piacere come sempre! =)
Alohomora: Grazie mille anche a te per la
pazienza e per la comprensione! D’ora in poi spero di poter tornare ad
aggiornare con una certa regolarità… Al massimo ritarderò un po’verso
giugno-luglio, quando sarò assediata dagli esami! ç__ ç Sicuramente Lily sta
iniziando a conoscere meglio James, che secondo me conosceva solo superficialmente fino al settimo anno…Come
avevo detto tempo fa, avevano bisogno del loro “Troll
di Montagna” per seppellire l’ascia di guerra: un po’come Ron
ed Hermione! XD Stavolta non ti ho lasciato proprio a
metà di un’azione, dai: almeno James e Lily sono riusciti a liberarsi della barriera magica! Spero che
ti sia piaciuto anche questo capitolo… Alla prossima! =)
Scorpiusthebest: Aiuto, per fortuna sono riuscita ad
aggiornare entro un certo limite, altrimenti potevo
iniziare a contare i giorni! XD Giuro che porterò a termine questa storia e
prometto che cercherò di aggiornare in tempi abbastanza ragionevoli… Sono
contenta che continuerai a seguire la mia ff anche
dopo il lungo periodo di assenza… Grazie per la
recensione! =)
Love_vampire: Eh sì… Sicuramente James
non poteva portarsi dietro un segreto simile fino al matrimonio! Ora è ancora
troppo presa a trovare un modo per fuggire dal castello dei Lestrange,
ma poi vedrai che Lily non si darà pace fino a quando
non scoprirà come e perché James è diventato un Animagus. =) Devo dire di essere stata proprio crudele con
il povero Severus… Perché è proprio come dici tu: se
non fosse stato per lui Lily non avrebbe avuto la possibilità di passare così tanto tempo con il nostro Malandrino. In un certo senso
si è dato lui stesso la zappa sui piedi! XD
Nefertari83:
Ciao! Chiedo scusa anche a te per il ritardo… Sono contenta che comunque continuerai a seguire la mia storia! Grazie mille
per la recensione…Spero che ti sia piaciuto anche
questo nuovo capitolo! =)
Half Blood:
Già… Voldemort è proprio incorreggibile: i suoi punti
deboli sono sempre gli stessi, saranno proprio quelli a fargli fare un brutta fine! Lily tormenterà James
per un po’per scoprire per quale motivo è un Animagus, ma non lo denuncerà, non preoccuparti! Ormai non
avrebbe più la faccia per farlo… =) Riguardo a Sirius,
spero che in questo capitolo non ti abbia delusa
troppo: è vero che è ancora sotto l’effetto dell’Imperius,
ma ho proprio bisogno che si comporti così per far andare avanti la storia! XD
Leggerò sicuramente la tua ff entro questa settimana…
Fino ad ora non ho proprio avuto il tempo di farlo
visto che la mia unica lettura è stata “Storia dell’architettura
contemporanea”, causa esame imminente! -.-“ XD
Grazie ancora a tutti!
Alla prossima! =)
Pflaume