Fandom: Originale
Personaggi: Nick/Al,
nominato Jimmy
Rating: PG16
Warning: slash,
linguaggio, lime
Soundtrack: Green
Day - Boulevard of Broken Dreams
Note: scritta per
il compleanno di queenseptienna,
qualche secolo fa.
Tiro fuori qualche accordo stentato dalla chitarra, nella
mente solo i Green Day e nessuna buona idea per una nuova canzone. Gli
altri mi ammazzeranno se non tiro fuori qualcosa di decente. Cazzo,
cosa darei per avere un briciolo del talento di quei tre squinternati!
Mi arrendo, mollo la chitarra e tiro fuori il walkman. La band mi
prende così tanto che non ho potuto nemmeno trovarmi un
fottuto lavoro estivo per pagarmi un mp3 come si deve e sono ancora qui
a copiarmi i cd dei Green Day su cassetta per potermeli ascoltare
mentre giro per questo schifo di posto che qualcuno ha persino il
coraggio di definire città. Città, come no.
Mi infilo le Converse mezze sfondate e sguscio fuori di casa prima che
mia madre abbia il tempo di fermarmi. Alzo al massimo il volume per non
sentire il silenzio deprimente di questo pomeriggio estivo in queste
strade di periferia e il rumore di sottofondo della vicina autostrada.
I walk a lonely road
The only one that I have ever known
Don't know where it goes
But it's home to me and I walk alone
Non me ne frega niente se mi prendono per pazzo, io canto a gola
spiegata le parole che ormai conosco così bene che potrei
ripeterle al contrario. Una busta di plastica mi scivola davanti spinta
da un vento leggero. Sarebbe figo trovare una lattina da prendere a
calci, ma la spazzatura in giro c'è solo quando non serve.
Dopo aver attraversato tutto il quartiere mi accorgo che è
proprio estate ormai, che non c'è un cazzo di nessuno in
giro. Che schifo. Manco Jimmy, che praticamente vive al parco e che
avrebbe potuto darmi un po' di erba -visto che sono amico suo mi fa
credito.
Ma dove credo di andare? Sono un poveraccio e ci resterò a
vita. È inutile fare tanto il figo con gli altri ragazzi,
cercare di essere originali a tutti costi, di essere indipendenti. Ma
indipendenti da cosa? Non ce l'abbiamo una casa discografica che ci sta
col fiato sul collo per farci scrivere roba che vende, non abbiamo
niente a cui valga la pena ribellarsi. Noi siamo ancora fuori dalla
porta di quel mondo, e sinceramente l'ingresso lo vedo ancora parecchio
lontano. E allora cosa? Fare un lavoro normale, spaccarsi la schiena in
fabbrica, o facendo il meccanico o il commesso o qualunque mestiere del
cavolo dopo che hai passato i primi diciannove anni di vita a sognare
in grande è un fallimento a prescindere. Se un lavoro non ce
l'hai, trovarne uno è già una gran cosa. Se non
te ne frega niente di dove arrivi, uno stipendio fisso e un tetto sulla
testa sono una gran cosa. Certo.
I walk this empty street
On the Boulevard of Broken Dreams
Where the city sleeps
and I'm the only one and I walk alone.
Continuo a macinare strada, non so nemmeno dove vado e non me ne frega
niente. La cassetta è finita e ricominciata più
volte, e il sole è andato a scassare le palle da un'altra
parte, in qualche altro posto al mondo dove è giorno mentre
qui è notte.
I walk alone
I walk alone
Mentre me ne torno a casa con le urla di Billie Joe nelle orecchie per
non pensare a quelle che lancerà mia madre, di urla, quando
mi vedrà rientrare così tardi “senza
aver fatto nulla di utile per te stesso né per
l'umanità neanche oggi, sei peggio di tuo padre, fate
schifo! Io un giorno o l'altro me ne vado!”, ecco, mentre
penso a questo genere di rimproveri anche se non ci vorrei pensare, mi
arriva una pacca su una spalla che quasi mi fa cadere a terra.
“Cazzo fai?”, sbraito io tirandomi su e tossendo.
“Sei una merda, Nick, ti si potrebbe spaccare in due con uno
sputo!”
“Vaffanculo, Al”, sbuffo spingendolo via e
levandomi le cuffie.
“Non hai scritto manco una nota neanche oggi, eh?”
“Sempre così comprensivo, vero? Quanto ci godi a
rigirare il dito nella piaga...”
“Io il dito lo rigirerei da un'altra parte a dire il
vero”, sogghigna tirandomi un'altra pacca, stavolta sul culo.
Vi presento Al, pessimo batterista, pessimo amico e pessimo soggetto.
Unica qualità: scopa da dio.
“E io ci starei pure se non fossimo in mezzo alla
strada.”
“Nessun problema, i miei sono andati a trovare mia
sorella.”
Sua sorella si è appena sposata. Abita dall'altra parte
della città.
“Grandioso!”, stendo una mano per dargli il cinque.
Niente droga, vabbè, ma almeno un po' di sesso per oggi l'ho
rimediato. Poi chiamerò mia madre da casa sua e le
dirò che mi fermo lì a dormire. Per le canzoni...
ci penserò un'altra volta. Giuro. Ci penso. Domani lo
faccio. Anzi domani ne scrivo una intera. Una volta l'ho fatto. Ok, ero
sotto acidi e la canzone faceva schifo, però l'ho fatto.
I'm walking down the line
That divides me somewhere in my mind
On the border line
Of the edge and where I walk alone
Intanto che mi perdo come sempre nei miei pensieri, che sono flippati
anche quando io sono sano, Al tace. In effetti tacere è
l'altra cosa che sa far bene oltre a scopare. Sa sparare un sacco di
stronzate divertenti, ma non è uno di quelli che ti assilla
e fa conversazione tanto per fare. È uno di quelli che se ti
vede perso non rompe per sapere dove se n'è andato il tuo
cervello.
Mi scrolla tirandomi per un braccio solo quando siamo davanti a casa
sua. Ci infiliamo dentro di corsa senza nemmeno accendere la luce e
facciamo a gara a chi arriva prima in camera sua, facendo un casino
infernale su per le strette scale di legno che scricchiolano e
rimbombano. Alla fine mi butto a pesce sul suo letto un secondo prima
di lui. Ridiamo come due scemi, poi mi faccio passare il telefono per
avvertire mia madre. Di tutta la tirata isterica che quella mi lancia
in risposta io colgo sì e no due parole. Già di
solito non la ascolto, ma stavolta c'è pure Al che mi
slaccia scarpe e pantaloni, e le prediche sulla morale sono leggermente
al di fuori della mia sfera di interesse.
Quando finalmente mi libero l'orecchio ho ancora addosso solo la felpa
e la maglietta, che appallottolo e lancio via in un batter d'occhio.
Strattono Al per costringerlo a staccarsi da me almeno il tempo di
lasciarsi spogliare e poi lui strattona me per spingermi con la schiena
contro il materasso.
Mi aggrappo alle sue spalle e gli mordo il collo. Vorrei baciarlo ma mi
imbarazza. Detta così è una cazzata colossale, ma
i baci sono delle robe melense e fantastiche al tempo stesso, sono
quelli che esibisci con la fidanzata davanti a scuola per far
schiattare di invidia gli amici, sono pieni di cliché da
film e di aspettative, tutti ci facciamo un sacco di sogni sul bacio
ideale... il sesso invece è solo sesso. Se godi significa
che va bene. Punto.
Però Al sa anche baciare da dio, e se non mi faccio avanti
io ci pensa lui. Intanto che con le dita fa quanto promesso mi
costringe a tirare su la testa e mi ficca la lingua in gola. Ed
è una fortuna che sia così bravo a tenermi la
bocca occupata, o credo che urlerei da svegliare tutto i vicinato ogni
fottutissima volta.
Read between the lines
What's fucked up and everything's alright
Check my vital signs
To know I'm still alive and I walk alone
“Nick?”
Cazzo vuole? Sono stanco morto. Forse solo morto. È colpa
sua che mi sbatte come un uovo per la maionese se dopo sono
ridotto così.
“Ehi, Nick, dico a te!”
Allungo il braccio verso di lui tanto per far vedere che ci sono. Lui
mi prende il polso e per fare lo scemo finge di controllare la
pulsazione. “Non c'è battito. Non c'è
battito! Lo stiamo perdendo, lo stiamo... l'abbiamo già
perso. Pazienza.”
Sì, mi sa che mi avete perso. Pazienza.
Mi addormento pensando che devo essere paziente e sogno un tizio che
sembra Mosè che mi elenca le sette virtù. Quando
mi sveglio me le sono già scordare e la sveglia sul comodino
di Al segna le tre e mezza di notte. Orario perfetto per una scappatina
al B.D.B., col capannone abbandonato che occupa la maggior parte del
lato destro della via.
“Al. Ehi, Al, svegliati!”
Lo scuoto un pochino, poi mi riattacco a lui. In fondo il calore del
suo corpo e della coperta leggera mi tenta ancora. Però ho
anche voglia di uscire.
“Svegliati, dico!”, sussurro con voce appena
più forte, passandogli una mano fra i capelli. Strano che
certi gesti li facciamo solo quando siamo mezzi addormentati.
“Che c'è?”
“Ti va di farci un giro?”
My shadow's the only one that walks beside me
My shallow heart's the only thing that's beating
Sometimes I wish someone out there will find me
'Til then I walk alone
Usciamo dalla finestra. L'abbiamo fatto miliardi di volte e non ci
hanno mai beccati. Prima però ci siamo fregati un paio di
bottiglie di birra dal frigo. Andiamo a bercele in santa pace al B.D.B.
Benjamin Dirnit Boulevard. Soprannominato da noi ragazzi B.D.B. Sono le
stesse iniziali di Broken Dreams Boulevard, ma Jimmy dice sempre che
secondo lui vuol dire Believe in Dreams Boulveard, ma magari
è solo perché è sempre strafatto. Solo
uno che non ci sta con la testa qui crederebbe nei sogni, no? Beh,
sì, qualche volta ci ho pensato anch'io, ma forse solo
perché ero sbronzo e mi sentivo il re del mondo.
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