Talk Tonight

di Shari Deschain
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{ I wanna talk tonight
Until the mornin' light
'Bout how you saved my life
You and me see how we are
You and me see how we are }





Di tutto quello che gli avevano raccontato a proposito del matrimonio, la notte di nozze era l’unica cosa, oltre al buffet, ovviamente, che incontrava pienamente il suo gusto.
E, proprio per questo, era decisamente contrariato dal fatto che Bulma si fosse barricata dietro la porta del bagno, ordinandogli perentoriamente di portare pazienza.
« Deve essere tutto perfetto! », era stata l’unica spiegazione che gli aveva dato.
Così, in piedi vicino alla finestra, il peso del corpo affidato al muro alle sue spalle, Vegeta attendeva che lei si degnasse di finire la sua misteriosa opera di perfezionamento.
Era molto più tranquillo di poche ore prima. Nell’intimità della loro stanza da letto gli era sempre risultato facile mettere da parte qualsiasi problema: bastava lasciarlo al margine dei suoi pensieri mentre, al suo posto, il corpo morbido e caldo di Bulma prendeva possesso della sua mente.
Non sapeva se quella fosse realmente una delle poche virtù della vita coniugale o, più semplicemente, una specie di autoconvincimento che aveva messo in atto senza accorgersene, fattostà che quella camera era una zona franca per i suoi nervi. Gli piaceva.
Era un buon motivo per sposarsi?
Bulma entrò senza far rumore, trascinando i piedi nudi sul pavimento. I capelli sciolti, la corta vestaglia candida, l’espressione nervosa e, soprattutto, il rossore sulle guance struccate, fecero schizzare verso l’alto le sopracciglia del principe dei saiyan.
Per un momento sentì l’irrefrenabile impulso di ridere.
« Sembri una verginella », la stuzzicò invece, ghignando nemmeno troppo malignamente.
Contrariamente alle sue aspettative, lei non cominciò ad urlare improperi contro lui ed i suoi antenati, ma anzi, arrossì un po’ di più e mise il broncio.
« Tu non puoi capire, stupido scimmione che non sei altro », borbottò poi sottovoce.
Illogicamente, Vegeta si sentì quasi confortato da quel mezzo insulto.
« È come se lo fossi. Vergine, intendo », riprese dopo un attimo.
Effettivamente Vegeta non capiva. D’altronde non era certo una novità: erano parecchie le cose che gli sfuggivano quando si trattava di Bulma. Quella donna aveva il potere di spiazzarlo e confonderlo.
Oltre che di irritarlo, ovviamente.
« Tutto questo per me è molto importante, e non m’interessa ciò che ne pensi tu », il tono adesso era molto più deciso, e nei suoi occhi Vegeta vide distintamente rinascere la consueta scintilla di sfida. « Prova a rovinarmi la notte di nozze e vedrai! », lo minacciò.
Ancora una volta lui sentì una risata nascergli sulle labbra. Ancora una volta la trasformò in un ghigno.
« Ah, davvero? », chiese solo, già pregustando il sapore di quelle loro particolari battaglie, le più accese in assoluto.
Bulma si avvicinò sorridendo e, nello stringersela possessivamente addosso, Vegeta, finalmente, sorrise a sua volta.
Matrimonio o no, finchè le cose rimanevano così com’erano, la vita non era poi troppo insopportabile.


*





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