Allenamento
-Dai!-
-No.-
-Daiii!-
-Ti
ho detto di nooo.-
-Ma
perché no?!-
-Perché
è una seccatura.-
Temari
sbuffò e fulminò Shikamaru con un’occhiataccia, tirandogli contemporaneamente
un pugno sulla spalla. Shikamaru si portò distrattamente una mano sul punto dolorante e
si massaggiò, strizzando gli occhi.
-Ma
che cazzo, Temari! Mi hai fatto male!- si lamentò il moro.
-Silenzio,
te lo sei meritato! È solo colpa della tua pigrizia se ora hai un livido sulla
spalla.- ringhiò la biondina minacciosa.
-“Un
nuovo livido”, Temari. “Un nuovo livido”, ti sei dimenticata di questo?- chiese
il Nara arrotolandosi una manica e mettendo in mostra una grossa macchia nera
sull’avambraccio.
-Ecco,
visto? Anche quello è frutto della tua pigrizia!- esclamò lei con un velato
sorriso soddisfatto. –Se solo accettassi di allenarti un po’ con me…-
-Stop!
Ferma, non una parola di più, Tem! ne abbiamo già discusso, non ho voglia di
allenarmi, con questo caldo poi…è seccante.- la interruppe Shikamaru alzando
una mano per bloccarla. Poi sbadigliò e si avviò per un stradina in salita,
lasciando una Temari fumante dietro di sé.
La
kunoichi digrignò i denti e diventò rossa di rabbia, sbatté i piedi un paio di
volte
e,
infine, corse dietro a Shikamaru. Quando lo raggiunse gli si parò davanti,
bloccandogli la strada. Il moro la guardò annoiato e leggermente seccato e
sospirò.
-Dannazione,
Temari, sei davvero una seccatura!- esclamò esasperato.
-Facciamo
una sfida!- propose la biondina con un ghigno –Ora io e te combattiamo e, se
vinco io, mi asseconderai ogni volta che vorrò allenarmi, mentre se vinci tu…-
-Se
vinco io, mi lascerai andare a guardare le nuvole in
santa pace, affare fatto!- concluse Shikamaru, con un’insolita botta di
vitalità.
-Bene!-
asserì Temari annuendo –Qual’è il campo di battaglia?- chiese guardandosi
intorno.
-Mi
lasci scegliere il luogo? Sei sicura di te, seccatura!- constatò Shikamaru con
un ghigno.
-Ovvio,
non sei un avversario difficile, crybaby.- sentenziò lei con una linguaccia.
Shikamaru
sbuffò una risatina e scosse la testa. Poi indicò con un pollice il sentiero
alle sue spalle.
-Allora
andremo in una radura poco distante da qui: è uno spazio aperto circondato da
alberi.- propose il Nara.
-Così
io potrò usare il mio ventaglio e tu la tua Kage Mane!- concluse Temari
ammiccando. Shikamaru le sorrise e si incamminò verso la radura.
Arrivarono
sul campo di battaglia e si fermarono uno di fronte all’altro. Temari estrasse
il ventaglio e si mise in posizione d’attacco, mentre Shikamaru infilò una mano
in tasca e la guardò con aria di attesa. Rimasero fermi per qualche attimo, poi
Temari, con un ghigno, scattò verso l’annoiato Nara che si limitò a schivare
con rapidità la violenta sventagliata che la bionda di Suna gli aveva sferrato.
Con un sorrisino, Temari continuò ad attaccarlo senza sosta e, quando Shikamaru
fece un salto all’indietro per allontanarsi dall’avversaria, la kunoichi aprì
il suo immenso ventaglio e scagliò una raffica di vento contro l’impreparato
Nara, che si ritrovò spazzato via qualche metro più lontano.
-Ahia…-
mormorò massaggiandosi il fondoschiena.
-Ahahah!-
rise Temari –Puoi sempre arrenderti, crybaby! Ti risparmierebbe qualche osso rotto!- minacciò ammiccando.
-Tch,
non cantar vittoria, biondina!- rispose Shikamaru e, con un rapido scatto, si
portò a sinistra di Temari, facendole uno sgambetto che, per poco non la fece
cadere. Ma la ragazza, agilmente, fece perno
sul ventaglio chiuso e, usando forza sulle
braccia, tirò un calcio a piè pari sullo stomaco di Shikamaru. Dal canto suo,
il Nara afferrò le caviglie della biondina e, con una scivolata, le spostò il
ventaglio, in modo da privare la sua avversaria di
qualunque sostegno. Temari cadde a terra e scosse la testa, incredula. Poi
guardò dal basso verso l’alto un Nara sogghignante che si abbassò in modo
da avere il viso all’altezza di quello di lei.
-Chi
è il crybaby ora?- chiese Shikamaru con aria di superiorità.
Temari
ringhiò e inaspettatamente, gli tirò un pugno in faccia così forte che il
giovane Nara cadde a terra. La kunoichi si rialzò repentinamente e, aperto il
ventaglio, scagliò un’altra potente raffica addosso al moro. Quando il vento tagliente lo raggiunse, però, il corpo di Shikamaru
si trasformò in un tronco di legno, sotto gli occhi stupiti di Temari.
-Kawarimi
no justu?- esclamò sbigottita. Il suo cervello non tardò a fare i calcoli: si
voltò immediatamente e saltò all’indietro
giusto in tempo per evitare l’ombra di Shikamaru che stava per raggiungere la
sua. Fece un altro paio di salti e, infine, conficcò a terra il ventaglio
aperto, così da impedire all’ombra del suo rivale di raggiungerla.
-Uff…che
seccatura…- si lamentò Shikamaru a bassa voce, nascosto su un albero. Ritirò
velocemente la sua ombra per non far capire a Temari la sua posizione, e rimase
in attesa a studiare una nuova strategia. Decise di attaccarla in stile Naruto,
utilizzando i kage bushin per distrarla, per poi attaccarla a sorpresa, alle
spalle, con la Kage Mane no jutsu.
-Kage
bushin no jutsu- mormorò mettendo le dita in posizione. Subito si
materializzarono altri 3 Shikamaru, di cui uno prese il posto dell’originale,
che si diresse in una macchia d’ombra alle spalle di Temari, e gli altri
attaccarono direttamente la ragazza.
Colta
di sorpresa, Temari azzardò un salto nel tentativo di evitare il primo kage
bushin, che però la colpì al fianco sinistro e la fece cadere a terra.
Reattiva, la kunoichi si servì del ventaglio per fare uno sgambetto al primo
kage bushin e per farlo scomparire in una nuvoletta di fumo grazie ad un
possente colpo con il ventaglio.
Kage bushin, eh?allora
lui sarà certamente da un’altra parte. Pensò la bionda di
Suna con un ghigno di vittoria. Afferrò il ventaglio e, senza aprirlo, iniziò a
roteare su sé stessa, colpendo così senza possibilità d’errore gli altri due
kage bushin che la insidiavano, in una mossa simile al Kaiten di Neji. Poi aprì
repentinamente il ventaglio, sollevando un immenso polverone che la nascose
agli occhi di un incredulo Shikamaru, che continuava a cercarla per poter
attuare la sua strategia.
Ma dove diavolo è?
Si chiese il Nara agitato. La risposta non si fece attendere.
Dal
turbine di polvere uscì repentinamente Temari, il braccio destro all’indietro
pronto a caricare un pugno. Sul viso della ragazza aleggiava un ghigno
vittorioso. Il potente pugno di Temari si schiantò sulla guancia di Shikamaru,
che cadde all’indietro. Come ultimo colpo di coda, però, il ragazzo circondò
con le braccia le spalle della bionda, trascinandola con sé a terra e rotolando
sopra di lei, immobilizzandola. Girò il viso e sputò a terra un grumo di
sangue, evitando di colpire la sua avversaria e, dopo essersi pulito sulla spalla, rivolse a
Temari un sorrisino sarcastico.
-Ho
vinto, ti ho immobilizzata.- sentenziò. Temari tento di divincolarsi, ma il
Nara aumentò la presa sulle sue spalle ed incatenò le gambe della bionda con le
sue.
-Ho
vinto io, Temari! Sei immobilizzata e con la schiena a terra, ho vinto!- ribadì
ghignando il moro.
-Sei
uno stronzo, Nara! E anche sleale! Questo incontro non vale, si rifà!- mugugnò
Temari con un tono da bambina offesa.
Shikamaru
strabuzzò gli occhi ed avvicinò il suo viso a quello della bionda di Suna.
-Oh
oh oh! Ma sentila la bimba viziata!- la prese in giro.
Temari,
che ora era davvero incazzata, forse non si rese conto di quello che stava per
fare, ma lo fece comunque: con un colpo di reni, rialzò il busto in modo da
trovarsi allo stesso livello di Shikamaru. Ma la bionda ci mise troppo impeto e
il risultato finale della sua mossa fu lo scontro tra le sue labbra e quelle di
Shikamaru. Strabuzzarono gli occhi e si separarono subito dopo, scandalizzati.
Shikamaru l’aveva lasciata andare, ma lei si trovava ancora sotto di lui.
-E-ecco…ecco,
io…- provò a giustificarsi Temari. –I-io, io non volevo farlo, ora non farti
strane idee sul mio conto o sul nostro
conto, Nara!- gridò aggressivamente la ragazza –Perché se per caso ti fosse passata per la testa la
cazzata che questo sia stato un bacio,
bè caschi male perché io no bacerei mai un’ameba pigra, mollacciona e
terribilmente, stramaledettamente sexy come te…- concluse con la voce che si
affievoliva sempre di più. Shikamaru la guardò stupito, come se le fosse
spuntata un’altra testa. A quell’assenza di reazioni, Temari gli si lanciò
addosso e lo prese per il bavero.
-Ti
odio, Shikamaru Nara!- ringhiò riprendendo a baciarlo.
-Oh
si, si vede come mi odi, seccatura!- disse lui
di rimando, con tono sarcastico.
Lei
gli morse il labbro grugnendo la parola “crybaby” e gli tirò un pugno nello
stomaco.
-Ahia!
Sei una tremenda seccatura, Tem.-
mugolò Shikamaru. Temari si bloccò a quell’affermazione, e si separò subito da
lui.
-Bè,
allora posso andare da qualcun altro!- disse con tono offeso. Dal canto suo, il
Nara la prese per un braccio e l’adagiò sopra di lui.
-Non
credo proprio.- mormorò –Tu sei la mia
seccatura.- ripresero a baciarsi per qualche minuto. Poi Temari si sollevò
leggermente e, con un ghigno, fece una linguaccia al moro.
-Bene,
ho vinto, sei stato schiena a terra ed immobilizzato per 10 minuti! Ora dovrai
assecondarmi ogni volta che vorrò allenarmi! Perdente!- esclamò vittoriosa.
Shikamaru
la guardò interdetto, poi scosse la testa e la attirò a sé.
-Bè,-
disse –Chi ha detto che anche questo non è un allenamento?-
Note dell'autrice:
E per lo ShikaTema day ecco la mia prima fic totalmente dedicata a
questa coppia! Fic nata da uno scontro Shikamaru vs. Temari avvenuto su
Ultimate Ninja che mi ha dato un'idea carina. Ringrazio (e dedico la
fic a) michiyo1age che mi ha introdotto allo ShikaTema e che mi ha gradualmente trasformato in una mosca nera :)
|