1. In spiaggia
Ciao
a tutti!!!! è un periodo un po' strano, quello che sto
passando... le giornate filano via molto velocemente ed io le passo al
computer a scrivere e a mettere giù idee... idee che anche se
non mancano, stranamente scarseggiano... mah!, sarà periodo!!!
Non so ancora quanti capitoli farò di questa fic, perchè
mi è venuta in mente al momento, ma in programma ho anche altre
storie... e intanto per intrattenervi speriamo che questa basti...
buona letturaaaa! Gio ^_^
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I CAPITOLO: IN SPIAGGIA
IN SPIAGGIA... MARCARE IL TERRITORIO...
Al
Santuario c'era una sola spiaggia, una grande e bianca spiaggia. Qui
verso sera si radunavano molti ragazzi che, per riposarsi dopo le molte
ore di allenamento, decidevano di passare qualche ora in compagnia
degli amici.
Adesso voi penserete
che almeno qui si potesse trovare la pace e non ci fosse motivo per
litigare con gli altri e per fare a botte... ma non era così.
Vedete, la spiaggia di
sera diventava un campo di battaglia: ognuno, grande e piccolo, si
ritagliava per sè il proprio possedimento di terra, perimetro
sacro in cui nessuno poteva entrare se non chi l'aveva segnato.
Solitamente però
non erano presenti tanti gruppetti di ragazzi, ma solo due: quello dei
grandi (che comprendeva anche i Gold Saints) e quello dei piccoli.
I grandi occupavano la
parte est della spiaggia, i piccoli quella ovest, ma non mancavano
quelli che cercavano di violare il possedimento altrui.
Quello sera, infatti,
quel prepotente di Death Mask che tanto spaventava i bambini voleva a
tutti i costi fare il bagno nelle acque comprese nel territorio dei
più piccoli; ma non fece neanche in tempo a poggiare un piede
dentro il perimetro sacro che il piccolo Aiolia gli sbarrò la
strada, guardandolo minacciosamente - seppur dal basso verso l'alto....
- :
- Non puoi entrare - gli disse il bambino rizzando il pelo, - è il nostro territorio - .
Death Mask gli
lanciò un'occhiata che in quella circostanza avrebbe spaventato
persino un toro infuriato. - Sparisci bambinetto - .
Aiolia non mosse un
passo: era fantastico vedere come, seppur piccolo e all'apparenza
innoquo, potesse dimostrare una decisione ed un coraggio spropositati.
- No - .
Death Mask allora gli rispose con una faccia falsamente stupita. - No?? E se vengo dalla tua parte che mi fai? - .
- Ti picchio - .
Pur essendo giovane
anche lui - aveva undici anni - Death Mask non si tirava di certo
indietro! - Aiuto! - fece fingendo di essere spaventato. La sua voce si
effeminò ancora di più quando si ritrasse leggermente
alzando di poco la gamba destra e coprendosi il volto. - Aiuto, mi vuole picchiareeee! - .
Il piccolo Aiolia non
sopportava essere preso in giro. Strinse i pugni. - Io porto i miei
otto anni orgogliosamente. Un giorno diverrò grande e forte
più di te e ti spupazzerò per bene! - .
Parole grosse per un
bambino della sua età! Death Mask ritornò un po'
più serio. Gonfiò il petto. - A chi credi di far paura,
specie di insetto bipede? - .
Aiolia non fece in tempo a rispondere perchè da dietro arrivò Milo. - Lia, Lia, vieni a gioc- - .
- Ehilà, chi si
vede! - lo fermò Death Mask, stupito, mettendo le mani sui
fianchi e sporgendosi col busto nel loro perimetro. - Il biondo! -
Allungò una mano con l'intento di scompigliargli i capelli, ma
Aiolia fu più svelto e dandogli una spinta lo fece barcollare
nuovamente nel suo perimetro. - Ti ho detto che non puoi entrare! - .
- Ma io non sono entrato! - .
- Con il busto sì! - gli rispose Milo.
Death Mask ebbe
improvvisamente un moto di stizza. Fece per entrare nel loro perimetro
con l'intento di "educarli" - a suo modo, ovviamente... -, ma dietro di
lui arrivò Shura:
- Che succede? - Shura
a quei tempi aveva quattordici anni: al Grande Tempio era molto
rispettato, in primis perchè aveva già ottenuto la Gold
Cloth, ma anche perchè sapeva farsi rispettare.
Death Mask gli lanciò un'occhiata stizzita. - Questi piccoletti non vogliono che io entri nel loro perimetro! - .
Shura era impassibile.
- Non vedo perchè dovresti dar loro fastidio. Anche dalla nostra
parte ci sono delle belle acque in cui tuffarsi - .
Death Mask tacque, poi
spostò gli occhi su Aiolia: sapeva che tra i due il rapporto non
era poi così saldo, dato quello che era successo tra Shura ed
Aiolos, così partì al contrattacco: - E non mi dire che
ti dà fastidio se picchio questo bambinetto qui! - Indicò
così Aiolia che, impassibile, non si mosse. Milo stava
osservando, in silenzio.
- Certo che mi darebbe
fastidio, è comunque un bambino - fu la risposta - sconcertante,
almeno per Death Mask - di Shura, che poi incrociò le braccia
sul petto. - Ora dai, torniamo dagli altri - .
- No! - quasi urlò Death Mask. - Non posso darla vinta a questi due mocciosi! - .
- Ma sono bambini - Niente, Shura era irremovibile. - E poi se li tratti con dolcezza non ti fanno nulla - .
Aiolia e Milo iniziarono ad innervosirsi:
- Con... dolcezza? -
fece il primo stringendo denti e pugni per trattenersi. - Siamo in
guerra. Questo è il nostro territorio, perciò ritornate
dai vostri amici - .
- Altrimenti?? - lo incalzò nuovamente Death Mask. - Ah già, altrimenti mi picchi... scusa, me lo ero dimenticato - .
INIZIA LA BATTAGLIA...
Aiolia
stava per caricare quando un urlo terrorizzato provenne dal mare, o per
meglio dire dalle acque nel perimetro dei bambini.
Milo ed Aiolia si voltarono subito, come fecero anche Shura e Death Mask e gli altri ragazzi sulla spiaggia.
- L'ho preso!, l'ho preso! - Quella era la voce di Aphrodite, lo svedese di dieci anni che stava dalla parte dei più grandi. - Ehi, ragazzi!, Death!, abbiamo un ostaggio! - .
Che stupido scherzo.
Per un momento Shura soprattutto aveva temuto il peggio. Death Mask
corse verso l'amico completamente galvanizzato ed in quel preciso
istante i presenti videro che Aphrodite stava trascinando sulla
spiaggia del terriorio dei più grandi un bambino, che
probabilmente qualche secondo fa stava nuotando con tranquillità
nel mare.
Death Mask sprizzava felicità da ogni parte del corpo: - Wow Phro, complimenti! - .
In quel momento gli
altri bambini iniziarono a correre verso il perimetro dei più
grandi, urlando all'unisono il nome del bambino preso come "ostaggio":
- Mu!!! Mu!!! - .
Shura allora abbassò il capo e chiuse gli occhi: - Che stupido scherzo... - .
Il corteo di bambini
urlanti si bloccò non appena Death Mask sbarrò loro la
strada. - Mi dispiace, ma il vostro amichetto resta da questa parte! - .
- Nooooo! Noooooo! - .
- Sììììììì invece - .
Il piccolo Aldebaran
fece per superare il perimetro, ma davanti a lui si posizionò
Aphrodite con in braccio il piccolo Mu, che scalciava per liberarsi: -
Mi dispiace, dovrete riprendervelo! - .
Death Mask rise di gusto. - Ma come hai fatto, Phro, ad intrometterli nel loro inviolabile perimetro? - .
- Se nuoti sott'acqua mica qualcuno ti vede, eh! - .
- Sei un genio, Phro! - .
Aiolia e Milo corsero allora a raggiungere i compagni. Shura rimase invece lì dov'era.
- Ridacci Mu!
- urlò Milo appena si trovò davanti Aphrodite. Il suo
volto era una maschera di furia. - Noi siamo in maggioranza! - .
- E allora? - fu la risposta del giovane svedese. - Noi siamo più grandi, quindi abbiamo più diritti - .
Aiolia non
riuscì più a trattenersi: con la furia di un leone in
gabbia, con la potenza di un toro infuriato si lanciò verso
Aphrodite, con l'intenzione di riuscire a creare una via di fuga
all'amico Mu.
I bambini lanciarono
degli urletti di stupore, che andarono ad intensificarsi quando Aiolia,
ancora in volo, fu afferrato da Saga, che nel frattempo aveva raggiunto
Death Mask e Aphrodite.
LA RISOLUTEZZA DI SAGA...
Il giovane Saint dei
Gemelli metteva i brividi a tutti. Lui, alto e fiero, nei suoi sedici
anni di vita aveva saputo crearsi una gran bella reputazione.
Aiolia sentendosi
stringere dalle sue forti mani cercò di liberarsi,
artigliandogli la pelle e mordendogli il collo, ma era tutto inutile:
Saga non voleva proprio lasciarlo andare. Quando parlò,
sembrò che pure il mare ed i gabbiani tacessero: - Aphrodite,
razza di deficiente, lascia quel bambino. Scherzi simili non sono degni
di un pretendente alla Gold Cloth - .
Il giovane svedere
lasciò allora Mu, che ancora tutto fradicio corse dagli altri
bambini, nell'altro perimetro, andando ad abbracciarli tutti.
Death Mask abbassò un po' la cresta. - Saga... uffi, rovini sempre tutto - .
Saga non gli diede
retta. Con stupore di tutti strinse a sè il piccolo Aiolia in
quello che sembrava una specie di abbraccio, ottenendo così che
il bambino si calmasse. - Giovane Leone, non sfoderare così
inutilmente le tue zanne. Ne avrai bisogno, un giorno - .
Aiolia non disse nulla.
Si lasciò dolcemente portare nel proprio perimetro, dove fu
adagiato a terra; poi Saga si voltò e ritornò nel proprio
territorio, allontanandosi.
Death Mask e Aphrodite sbuffarono, si misero le mani in tasca e, a testa bassa, se ne andarono.
Ancora una volta i bambini avevano vinto una battaglia.
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Bene
bene... mi è piaciuto scrivere questo capitolo e spero che a voi
abbia fatto piacere leggerlo... grazie e grazie per tenermi compagnia
durante la noiosa estate! Gio ^_^
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