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Wecome To PageBreeze
ESPRIMI UN DESIDERIO.
Questa mia piccola fic spero sia di vostro gusto, per chi ha bisogno di
rasserenarsi un po’ e di tranquillizzarsi forse può essere un toccasana.
Adesso godetevi il racconto e commentate!
By Kano-chan
Legenda:
---------- = cambio scena
“”= pensieri
- = discorso diretto
“ma chi me l’ha fatto fare?!”
Questo fu il primo pensiero che attraversò la mente del dio biondo,
mentre scivolava sul pavimento bagnato.
La vena sulla tempia iniziava a pulsare.
Sia per il fatto che ormai era bagnato da capo a piedi ma soprattutto per
le risate che si levavano da un bambino di fronte a lui, il quale non accennava
a smettere.
Tentò di utilizzare tutto il suo self-control ma alla fine esplose.
-VUOI SMETTERLA?!!!- urlò infuriato rimettendosi in piedi.
Per tutta risposta si vide puntato addosso due occhioni pieni di
stupore.
-ma konzen perché te la prendi così?! Eri talmente
buffo!!!- rispose ancora una volta goku con la sua immancabile sincerità.
Che poteva farci? Si chiese il suo tutore
Semplicemente nulla! Era da più di mezzora
che cercava inutilmente di fare il bagno a goku, alla
fine come sempre era finito lui pieno di sapone al posto della scimmia.
-allora visto che ti diverto tanto
vorrà dire che ti farò lavare da un mio servo!-
rispose.
Fece qualche passo, raggiunse
la porta, mise la mano sulla maniglia e si bloccò.
Sentì un brivido gelato lungo
la schiena, partito dal punto in cui il ragazzino l’aveva cinto, bagnandogli
ovviamente la lunga veste pure dietro.
Il dio strinse i pugni,
levandone uno in alto e abbattendolo sulla testa castana di goku.
-NON TI SEMBRO GIÀ ABBASTANZA
BAGNATO PER COLPA TUA?!-
Tuonò fulminandolo con gli
occhi viola.
La saru si massaggiò il punto
colpito trattenendo le lacrime che gli erano salite agli occhi per il dolore. Ma
si sfogò urlando a sua volta.
-NON PUOI ME L’AVEVI
PROMESSO!!!-
Konzen si portò una mano alla
fronte emettendo un lungo sospiro, e trovando la risposta alla domanda che si
era posto mentalmente poco prima.
Era stato lui a
dirglielo!
Stato via dal palazzo per tre giorni, quando
era tornato, visto che goku non la smetteva di piagnucolare sul fatto che
l’aveva lasciato solo e visto che doveva farsi il bagno gli aveva promesso che
sarebbe stato lui a lavarlo.
-e allora vedi di smetterla! Non
ho tempo da….-
la frase gli si troncò in gola
mentre un'altra gli stava salendo alle labbra.
-dove diavolo è finito quel
moccioso?!-
dove prima c’era goku si
vedeva solo una pozza di acqua che proseguiva sino allo stipite della porta
leggermente aperta.
Se l’era svignata, quella
piccola peste nel suo attimodi distrazione se l’era data a gambe senza
neppure vestirsi.
Afferrò il primo asciugamano
che gli veniva buono e partì come una furia sbattendo la porta dietro di se.
-e ora dove vado?- konzen guardò
ai due lati del corridoi deserto vista l’ora tarda.
Pensò di andare verso
l’ufficio di Tempou per vedere se era andato lì a chiedere asilo.
Ma il suo sguardo fu attratto dal riflesso
della luce della luna sul pavimento bagnato alla sua sinistra.
Accelerò.
Si stava chiedendo per la
quarta volta dove potesse essere, quando vide una figura ferma proprio nel mezzo
del giardino, gocciolante col naso all’aria.
Per quanto gli fu possibile
rimase calmo strepitando
-RAZZA DI SCIMMIA UBRIACA CHE
CAVOLO CI FAI LÌ?!!!-
Ma goku non diede segno di
averlo udito mentre invece molte finestre si accesero rivelando che chi prima
stava dormendo ora era ben sveglio.
-è diventato pure sordo- mormorò a
denti stretti il dio raggiungendo il ragazzino e posandogli sulla schiena
l’asciugamano.
-Allora ti decidi a rispondermi?!-
Come nulla fosse…
La vena tornò a pulsare e il
pugno ad abbattersi sulla testa di goku, il quale guaì come un cane ferito prima
di distogliere lo sguardo dal cielo per andarlo a fissare sulla figura
troneggiante del suo tutore incazzato nero.
-perché continui a picchiarmi?!-
chiese con aria imbronciata
-e osi pure chiedermelo? È dieci
minuti che ti sto chiamando!-
guardò il bimbo che era
tornato ad ammirare il cielo.
Konzen si costrinse a rimanere calmo per il
quieto vivere.
-mi vuoi spiegare cosa fissi con
tanto interesse?- domandò rassegnato
goku non si voltò ma indicò
verso l’alto.
-prima è successa una cosa
strana….-
si fermò come se tentasse di
visualizzare nuovamente la scena per raccontarla meglio.
-e cosa di grazia?-
il dio biondo non vedeva nulla
di diverso nel cielo, sempre come al solito una miriade di piccole sfere che
illuminavano sotto di loro.
-prima… una stella è caduta!-
esclamò come se fosse impossibile
-allora vorrà dire che hai solo
visto una stella cadente-
disse konzen
-ma… perché mi guardi così?-
goku gli si era fatto vicino e
guardava il dio con due iridi d’oro sgranate
-sai sempre un mucchio di cose
l’unico che ti batte è lo zietto ten!!! Mi spieghi come fanno a cadere?-
il ragazzino gli si aggrappò
alla veste continuando a fissarlo.
-non ho voglia! Ora vieni è tardi
dobbiamo rientrare-
si girò ripercorrendo il
giardino, con molta fatica visto che goku gli si era appiccicato dietro.
-caaaattivo!!!! Non è giusti
perché non mi spieghi mai nulla?!-
-ti ho detto che non ho voglia!-
la saru non insisté più, si
limitò a seguire konzen continuando però a rimuginare sulla scena vista prima e
ad adocchiare ogni tanto fuori dalle ampie finestre del corridoio.
In uno di quegli attimi andò a
sbattere contro il tutore fermatosi per aprire la porta dell’appartamento.
-stai ancora pensando a quello
vero?- chiese entrando e dirigendosi verso la propria camera.
-In effetti…. – rispose il
ragazzino trotterellandogli dietro in attesa di spiegazioni.
Il ragazzo intanto si sedette
sul letto
-se ti spiego il motivo ti vai a
mettere il pigiama e poi fili a letto?-
-certo certo!!! – gli rispose
saltando a sua volta nel letto, e procurando notevoli scricchiolii.
Il dio sorrise soddisfatto, il
ricatto era sempre l’arma più potente avrebbe perso cinque minuti del suo tempo
ma poi avrebbe potuto riposare tranquillamente.
-Bene… allora le stelle cadenti
non sono altro che piccoli frammenti di una stella che dopo aver viaggiato per
lo spazio cadono sulla terra-
si voltò verso goku il quale
aveva letteralmente la bocca aperta per lo stupore.
-e a cosa servono?!-
-beh c’è una credenza sulla terra
che dice che chiunque veda una stella cadente può esprimere un desiderio.-
l’espressione del bimbo se
possibile diventò ancora più meravigliata
-e tu konzen hai qualche desiderio
da esprimere?- chiese
il dio spostò lo sguardo sulla
finestra aperta di fronte a lui il suo sguardo si fece pensieroso.
Qualche desiderio… in effetti
non ci aveva mai riflettuto… però…
Si costrinse a scacciare quei
pensieri dalla mente.
Cosa gli succedeva? Non gli
erano mai importate queste cose e poi non ci credeva neppure.
-la lezione è finita ora vai a
dormire!- ordinò a goku, che naturalmente protestò.
-Perché non rispondi alla mia
domanda?! E daiiii!!!-
Per tutta risposta il ragazzo
si coricò girandosi dall’altra parte.
Ma l’eretico non si diede per vinto tirandogli
una ciocca dei lunghi capelli dorati.
Con il risultato di ricevere
una cuscinata in pieno viso che lo fece cadere a terra.
Rassegnato e con un ultimo –
cattivo konzen- si diresse verso il bagno dove si rivestì per poi andare a
coricarsi nel proprio letto, fissando il cielo sperando di vedere un'altra
stella cadere.
“ chissà qual è il desiderio
di konzen?” si chiese sistemandosi meglio sotto le coperte.
“ di sicuro uno lo deve avere…
mi piacerebbe potergli regalare una di quelle stelle cadute… da qualche parte
dovranno pur atterrare…” pensò.
“ sì gliene troverò
una!”
e
con tutti questi buoni propositi in mente si addormentò.
----------
Konzen si svegliò, avrebbe
dormito ancora a lungo, ma un raggio di sole filtrato da dietro le imposte semi
chiuse si proiettava proprio sul suo occhio.
Ancora intorpidito fece uno
sforzo mettendosi a sedere.
Poi si alzò del tutto aprendo
le ante che gli rivelarono una splendida giornata di sole.
Era passata l’alba da poco,
una leggera brezza gli rinfrescò il viso svegliandolo del tutto.
Decise di andare nella sala dove avrebbe preso
un caffè e più tardi tentato di svegliare goku, il che sarebbe stata una impresa
titanica.
Aprì la porta e si ritrovò
goku sveglio che….
-perché diamine stai frugando nei
miei cassetti?!-
il bimbo si paralizzò con una
mano infilata nello scomparto superiore della scrivania del tutore. Si voltò
lentamente dipingendosi quella che ha suo dire era un’espressione innocente.
-nulla…- tentò di evadere
richiudendolo con uno scattò e avviandosi verso la sua camera.
Ma la presenza alquanto
inquietante dietro di lui lo indusse a fermarsi all’istante.
-non mi sembra che tu non stessi
facendo nulla….- disse minaccioso il dio.
Lo infastidiva terribilmente
quando qualcuno toccava le sue cosa senza permesso.
-sbrigati a dirmi che facevi
oppure salti la colazione!- lo minacciò
a goku vennero i brividi alla
schiena, non che una certa fitta allo stomaco al pensiero della possibilità che
saltasse la colazione.
- non posso dirtelo è un
segreto!!!- gli rispose arretrando di qualche passo.
- come sarebbe a dire che è un
segreto? Non c’entrerà mica quello scemo di ken-ren?!-
- no non c’entra lui!!! Ma non
posso dirtelo!-
- non ti arrabbiare!!!- si
affrettò ad aggiungere vedendo lo sguardo non poco omicida di konzen.
-tu…-
il ragazzino non gli lasciò il
tempo di finire la frase.
Corse verso la porta che dava sul corridoio la
aprì e prima di sparire disse
-non lo farò più prometto!!!-
E richiuse la
porta.
Il ragazzo continuò a fissare la porta di legno
scuro ormai chiusa.
Chissà cosa passava per la
testa a quella stupida scimmia.
Sperava solo che non fosse
niente di distruttivo.
------------------
Goku dopo aver corso per
unbuon tratto
si fermò, e si sentì mancare.
Che cosa aveva fatto!
O meglio che cosa non aveva
fatto!!!
Un terribile pensiero si
presentò senza troppi complimenti alla mente del bambino.
-oddio e ora come faccio? Dove
vado a fare colazione?!-
Ebbene sì nella fretta di
scappare da konzen aveva rinunciato davvero a mangiare.
Peccato che non sapeva se
avrebbe resistito!
Il suo stomaco cominciava a
dare preoccupanti segni di reattività.
Rifletté “tornare da
konzen?”
No mai l’avrebbe chiuso in camera finché non
gli avesse detto cosa ci faceva con le mani nel suo cassetto.
Rimase un attimo pensieroso
poi, la soluzione arrivò fulminea.
In un nano secondo goku
sfrecciava già dalla parte opposta dove si trovava l’entrata per il palazzo,
vicino all’edificio dove viveva lui.
----------------
Che tranquillità… in effetti
troppo tranquillità!
Konzen bevve l’ultimo goccio
del suo caffè fissando il fondo della tazza.
Goku non aveva neppure fatto
colazione.
Non gli sembrava di averlo potuto spaventare
così.
Aveva urlato molto di più a
volte per banalità.
Poi comunque a pensarci bene
non era colpa sua, lui aveva tutto il diritto di sgridarlo visto cosa stava
facendo!
Si alzò appoggiando la tazza
sul tavolino, aveva un mucchio di lavoro da fare e doveva sbrigarsi o quella
vecchiaccia di sua zia non l’avrebbe più lasciato in pace.
Anche se non poté non essere
almeno un po’ preoccupato per goku, era capace di fare qualsiasi cosa pur di
mettere sotto i denti qualcosa di commestibile che gli riempisse lo stomaco.
Si augurò con tutto il cuore
che non fosse andato a rubare nella dispensa del palazzo principale!
Sbuffò e decise di mettersi al lavoro.
-----------------
Toc toc
Il rumore si ampliava nel
grande salone.
Peccato che la porta non
accennasse ad aprirsi.
Goku si sedette allungando le
gambe sul tappeto rosso e incrociando le braccia sullo stomaco che non smetteva
di far rumore.
“accidenti ma dov’è finito?!
tutto questo correre per nulla.”
Pensava che se fosse andato dallo zietto di
sicuro sarebbe riuscito a racimolare qualcosina da mangiucchiare, invece non era
valso a nulla.
-ohhhh e adesso?! Ancora un po’ e
muoio qui di fame!!!- brontolò
-non mi sembra un bel posto per
morire!!!-
il bambino alzò lo sguardo
incrociando quello divertito di un ragazzo dai corti capelli neri, che dipinto
sulla faccia aveva un sorriso da spaccone.
-kenni-chan!!!- esclamò la saru
tutta felice saltando in piedi.
-scimmia che ci fai lì per terra
non è ora di colazione?!- chiese alquanto stupito dell’incontro mattutino.
-Ohhh fratellone sto morendo di
fame non è che…-
Guardò il ragazzo con aria da
cagnolino fradicio. (come mi vengono queste espressioni?! o__O nd
kano_chan)
-Ha ha ha certo vieni con me!-
rise scompigliandogli i capelli castani.
Girò la maniglia e spinse.
…………..
……………
-ma tu guarda! Sì è pure chiuso
dentro!-
ken-ren tirò fuori dal
taschino una piccola chiave d’ottone che infilò nella serratura. Ma la chiave
girò a vuoto. Il ragazzo assunse una faccia prima sorpresa, poi appoggiò la
testa sulla porta.
-che ti succede? Perché non riesci
ad aprirla?!-
chiese goku guardando con
curiosità lo strano comportamento del soldato.
Dapprima non rispose alla
domanda postagli, cominciando a battere (piano)la testa sempre nello stesso punto alternando
il battito con – non di nuovo!!!-
-uffa che c’è?!- chiese ancora
seccato tirando una manica al ragazzo.
Ken-ren sembrò tornare in se
ma si limitò a dire
-tu aspetta qui! torno subito- e
con passo svelto sparì presto dalla vista della saru.
Passarono alcuni minuti.
“ ma dove è finito il
fratellone?!” goku cominciava a perdere la pazienza, non eramai rimasto così a
lungo senza cibo.
Ad
un certo punto la porta alle sue spalle si aprì rivelando al suo interno una montagna di
scartoffie e libri nonché uno spossato ken-ren.
Col fiato corto il ragazzo
spostò con un piede i libri che ancora ingombravano il passaggio.
-ecco fatto!-
goku entrò tentando di non
finire lungo disteso sul pavimento.
Mancava solo una cosa ora che
erano entrati…. trovare il proprietario di tutto quel caos.
Il soldato avanzò verso la
grande scrivania in fondo alla stanza, sulla quale si vedeva uno strano
rigonfiamento sotto la coltre di fogli.
l ragazzo ne fece cadere a
terra alcuni.
Sotto si trovava tempou
addormentato.
L’amico lo scrollò.
-mhhhh chi è?- il generale si tirò
su mettendosi a posto gli occhiali e guardando la fonte del suo risveglio.
-Indovina chi se non il tuo
adorabile subordinato?!-
-Allora eri tu ad aver fatto tutto
quel baccano prima!- chiese con uno sbadiglio.
Il sopracciglio di ken-ren si
alzò di non poco.
-scusa se ti ho svegliato topo da
biblioteca! Ma dato che il tuo disordine ha reso impossibile entrare dalla porta
ho dovuto entrare dalla finestra il che non è stato molto semplice!!- ribatté
con aria seccata.
Il dio si grattò la nuca
sorridendo come suo solito. Si sentì un tonfo dietro di loro. La sua testa fece
capolino da dietro ken-ren.
-O mio dio goku!!!!-
Tempou si precipitò sul
ragazzino che era svenuto su pino.
-ops me n’ero scordato…-
il rosso prese un tramezzino
avanzato dal giorno prima e si avvicinò al bambino mettendoglielo sotto il
naso.
La bocca di goku scattò andando a tranciare di
netto il panino e quasi la mano del portatore.
-ehi vacci piano o rimarrò
mutilato!!!-
-che ci fai qui goku?!- chiese
gentilmente il dio sedendosi vicino a lui.
-non ho fatto colazione, dato che
konzen si è arrabbiato con me e sono scappato. Allora ho pensato di venire qui!-
rispose vivacemente tra un boccone e l’altro.
-capisco…-
----------------------
konzen incominciava a essere
irrequieto.
Goku era dalla mattina che non si
vedeva.
Pensava, andando su e giù per il suo studio
incapace di non dimostrare la propria preoccupazione.
Alla terza volta che passava
di fronte alla porta questa gli sbatté sul naso, procurandogli una fitta
lancinante.
-consegna a domicilio! È lei che
ha ordinato una scimmia?!-
-e non chiamarmi scimmia!!!-
-forza bambini non litigate! ciao konzen ma che?!-
il terzetto composto da
ken-ren, goku e tempou era entrato or ora nello studio, peccato che l’inquilino
non era affatto per la quale in quell’istante.
Tenendosi una mano sul naso
chiese con una placata collera
-chi è che ha aperto la porta?!-
–io-rispose il soldato.
Appena finita la frase dovette
schivare numerosi suppellettili da scrivania lanciati da un più che mai
incazzato konzen.
-IDIOTA QUANDO IMPARERAI A
BUSSARE? MI HAI QUASI SPACCATO IL NASO!!!-
-Oggi tira una brutta aria!- disse
tempou sorridendo divertito alla scena.
-------------------------
-non vi sembra di essere stati fin
troppo qui?!- chiese seccamente il biondo dio.
-Ma sommo konzen ci vorrà mica
dire che la disturbiamo?!- lo schernì ken-ren
Era sera.
Goku anche se con qualche pugno sulla testa era
andato a dormire mentre di là i tre ragazzi erano rimasti a discutere dei
problemi sempre più frequenti del tenkai.
Il bambino però non dormiva,
era seduto sul davanzale della finestra intento a guardare in su, nella speranza
che qualche stella cadesse, così da poterne seguire il tragitto e riuscire
magari l’indomani a trovare il luogo nel quale atterravano.
“ uffa ma perché non ne passa
nessuna stasera?!”
“ oggi speravo di trovare il
posto ma a differenza di come pensavo konzen nella sua scrivania non aveva delle
mappe di campi stellati, pensavo fossero lì visto che sono cose preziosissime se
esaudiscono i desideri!!”
goku continuava a osservare,
ma il collo incominciava a dolergli e gli occhi a chiudersi.
Se non fosse andato a letto subito avrebbe
corso il rischio di addormentarsi lì e di cadere di sotto.
Scese dalla sua postazione si
infilò nel futon e chiuse gli occhi.
“ domani proverò a chiedere a
tenni-chan! Lui sa sempre un mucchio di cose saprà anche quello” e si
addormentò.
Anche l’altra stanza era
silenziosa segno che anche gli altri erano tornati nei propri alloggi per
riposare.
------------------
-kooonzen io vado dallo zietto ci
vediamo più tardi!!!-
uscì correndo, aveva appena
finito di mangiare.
-non combinare disastri!!!- gli
urlò inutilmente dietro il suo tutore.
Si versò un altro po’ di caffè
preparandosi per un’altra giornata a controllare e firmare documenti per quella
arpia di zia che siritrovava.
Il ragazzino intanto era già
davanti alla porta porpora dell’ufficio di tempou.
Spinse la porta che questa
volta si aprì.
Il che per puro miracolo visto
che se possibile c’era ancora più caos.
-ciao goku!- lo salutò
allegramente il dio mentre scendeva da una scaletta intento a riporre dei volumi
immensi.
-Ciao zietto!!!- rispose
sorridente il bambino.
-Eilà!! Che hai combinato stavolta
scimmia? Hai fatto di nuovo infuriare il tuo adorabile tutore?- chiese ken-ren
uscendo da una porta laterale con un asciugamano sulle spalle e i capelli umidi,
non avendo voglia di tornare al suo appartamento si era fermato lì per farsi una
doccia.
-No nulla del genere. Sono venuto
per chiedere una cosa a tenni-chan!-
-Dimmi pure, farò il possibile per
aiutarti.-
Goku prese fiato e tentando di
essere più naturale possibile chiese
-dove si possono trovare le stelle
cadenti quando cadono?!-
i due ragazzi si scambiarono
uno sguardo stupefatto.
- ti sei totalmente
rincretinita scimmia?!-
- no!!! Quando cadono devono
pur arrivare da qualche parte!!- ribattè irritato.
Il generale ridacchiò.
-mi spiace goku ma le stelle
cadenti si distruggono quando cadono sulla terra e quindi è impossibile
recuperarne una…-
sul viso della saru si dipinse
un’espressione delusa e allo stesso tempo triste.
-Dici davvero?- chiese ancora con
la speranza che il dio se ne uscisse con uno scherzo. Invece
-Sì mi spiace ma perc..-
Toc toc
La domanda venne interrotta
dal bussare alla porta.
-avanti- disse tempou
all’entrata apparve un
messaggero che dopo essersi inchinato disse
-il generale dell’armata dell’est
è richiesto per un consiglio nell’ala principale-
-d’accordo. Mi dispiace ma devo
proprio andare ciao goku!-
e uscì seguito dal messaggero.
il bimbo sospirò desolato,
suscitando la curiosità del rosso.
-e dimmi. Perché vorresti sapere
dove so trova questo luogo?!-
-non te lo posso dire!!!- esclamò
il ragazzino
ma il soldato non mollò la
preda e con tutta l’astuzia che possedeva passo ad un'altra tattica
-beh fai come ti pare, peccato
perché forse ti potevo aiutare!- disse con aria indifferente voltandosi cominciò
a camminare e a contare mentalmente.
“ 1”
“2”
“3”
-aspetta!!!-
prima di voltarsi di nuovo
verso goku sorrise soddisfatto di se stesso.
-mi prometti che se te lo dico, lo
terrai segreto?!-
-certo lo giuro- immancabilmente
quasi come se fossero attratte tra di loro le dita si incrociarono dietro la sua
schiena.
-Ok. Ecco… vedi io…. Volevo
regalarne una a konzen!- disse diventando tutto rosso in viso.
Gli occhi di ken-ren
brillarono il che voleva dire solo una cosa…. Scherzo in arrivo.
-ma dai! Allora sei fortunato
perché io so dove si trova quel luogo!-
-davvero?! – esclamò goku
raggiante poi riflettè e chiese
-ma lo zietto ten aveva detto che
non si potevano trovare!!-
-naaaa! Figurati solo che lui non
lo sa!-
goku non sapeva se credergli o
no, tempou sapeva sempre un mucchio di cose e di raro sbagliava.
Però le stelle cadenti erano
una cosa non troppo nota e forse lo zietto non lo sapeva.
Dopo averci pensato bene su
tornò a guardare il ragazzo di fronte a lui e annuì con la testa.
-bene! Allora viene qui che ti
spiego!-
scaraventò per terra le carte
che ingombravano la scrivania si sedette prendendo un foglio bianco.
---------------
Konzen si passò una mano sugli
occhi stropicciandoli, incominciavano a dolergli.
A forza di fissare quelle carte sarebbe
diventato strabico.
Spostò la sedia e si alzò
dirigendosi verso la finestra.
La aprì, l’odore dell’umidità
era nell’aria, il cielo si era rannuvolato all’improvviso.
Grandi nuvoloni neri si
stavano addensando, minacciando un violento temporale, un lampo si vide in
lontananza avverando le previsioni.
“ goku non è ancora tornato”
pensò.
Ma tanto al primo accenno di tuono l’avrebbe
visto correre come una saetta in casa per andarsi a rifugiare nel suo letto, i
temporali chissà come mai lo terrorizzavano.
Chiuse la finestra, ritornò a sedersi, doveva
finire prima che divenisse troppo tardi….
“chissà cos’à per la testa
quella bakasaru? È dall’altro ieri che si comporta in modo strano.
A volte lo vedo fermo a fissare verso l’altro.
Penserà mica ancora a quella storia delle stelle?! Ma no! Figuriamoci a che cosa
gli potrebbe servire?!”
---------------
goku vagava apparentemente
senza una meta nel vasto tenkai.
-devo dire a kenni-chan che non è
proprio bravo a fare le mappe-
il bimbo in mano aveva un
pezzo di carta.
Sopra c’era scarabocchiata una pista da seguire
per raggiungere il fantomatico prato dove atterravano le
stelle.
Però era da quasi un ora che
seguiva quelle istruzioni e non si vedeva niente di diverso.
-qui dovrei uscire dal palazzo-
sempre con gli occhi puntati
sul foglio si diresse fuori dal palazzo attraversando il cortile che dava su un
enorme prato che si perdeva a vista d’occhio.
Era molto bello pieno di fiori e
alberi.
Goku rimase incantato e fu sicuro che lì
avrebbe trovato quello che stava cercando.
L’ultima scritta diceva di percorrere tutto il
prato fino ad aver trovato una grossa palma (so che nel tekai non ci sono palme
era per far capire l’ingenuità di goku nd kano-chan).
L’eretico cominciò a correre per il prato
guardandosi intorno e allontanandosi sempre più dai palazzi…
---------------
il vento con l’avvicinarsi
della sera era diventato sempre più forte e freddo.
Goku rabbrividiva stringendosi
più che poteva alla sua maglietta, si guardò intorno.
-dov’è il palazzo?!- si chiese con
una sensazione di angoscia crescente.
Piccole gocce incominciarono a
cadere.
-Dove sono capitato?!-
si guardò intorno con
disperazione alla ricerca di un punto di riferimento… ma non c’era nulla né un
albero che avesse già visto né una roccia.
Cominciò a tremare.
Un lampo rischiarò il prato facendolo apparire
quasi spettrale, dopo di che arrivò un tuono che fece strillare la
saru.
La pioggia si fece più incessante, bagnando i
suoi capelli castani e rendendo l’erba scivolosa. Un altro fulmine
attraversò il cielo, goku si mise a correre terrorizzato, scivolò cadendo e
sporcandosi di fango.
Gli occhi incominciarono a
riempirsi di lacrime che andarono a inumidire ulteriormente il suo
viso.
Arrancò verso un albero appoggiandosi al
tronco, strinse le ginocchia al petto.
Il nodo alla gola gli impediva quasi di
respirare l’unica cosa che disse era un disperato bisogno di calore e luce.
-Konzen- sussurrò.
-Dove sei?!-
-----------------------
il dio biondo chiuse le
imposte che per la violenza del vento sbattevano con un ritmo costante.
-È tardi quando pensa di tornare
quella scimmia?!-
Sicuramente si era perso a
leggere uno dei soliti libri che tempou gli prestava, decise di andare a
riprenderlo.
Uscì.
Incominciò a dirigersi verso
l’ufficio del generale con passo svogliato.
Un lampo, un rombo, una voce –
konzen dove sei?!-
Il dio si fermò di colpo
guardando dietro di se, ma non vide altro che il corridoio malamente illuminato
dalle torce appese alle pareti.
Riprese a camminare.
“ strano a forza di sentire
tutto il giorno il richiamo di quella baka, ho pure le allucinazioni.”
Ma inspiegabilmente c’era
qualcosa che non andava, qualcosa che gli metteva ansia.
Perso in questi pensieri passò
oltre la porta dell’ufficio, fece qualche metro prima di accorgersene e tornare
indietro.
Bussò; da dentro venne come
sempre la voce amichevole del dio castano.
-avanti!-
konzen entrò senza perdersi in
convenevoli disse
-sono venuto a riprendere la
scimmia!-
-giorno anche a te! Comunque se
parli di goku non c’è se ne andato nel primo pomeriggio!-
sorrise ma la sua espressione
cambiò quando vide quella preoccupata di konzen.
-scommetto che tu non l’abbia più
visto da questa mattina…-
il dio annuì,
-e non so neppure dove possa
essere… a voi non ha detto dove andava?-
-no, io sono andato via ma lui era
ancora qui, con ken-r…-
al generale venne un
illuminazione. Gridò
-KEN-REN!!!-
-Si tempou?-
Da dietro uno scaffale spuntò
la chioma rossa del soldato.
-per caso sai dove è finito goku?
Perché il proprietario lo vorrebbe indietro…-
una goccia apparve dietro la
nuca del rosso
-p.. perché non è ancora
tornato?!- chiese tradendo la sua preoccupazione.
-Da dove sarebbe dovuto tornare?-
lo fulminò konzen
-Mi sa che vi devo dire una
cosa….-
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la sensibilità alle mani
cominciava ad andarsene e un leggero formicolio si stava impadronendo dei suoi
arti.
Ormai non tremava più, e
l’immancabile fame andava ad aggravare ulteriormente la situazione.
“ fa così freddo….”
Il rumore del temporale era
costante come un ruggito senza fine
“ voglio tornare a casa….
Voglio tornare da konzen!”
le lacrime ricominciarono a
sgorgare al pensiero del suo tutore.
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-CHE COSA HAI FATTO??!!!- urlò un
più che infuriato konzen.
Ken-ren fece qualche passo
indietro
-sì voleva sapere dove era quel
posto e io ho pensato di fargli uno scherzo e…-
non poté continuare konzen
aveva uno sguardo da medusa… pietrificante.
In quel momento il rosso
sapeva che cosa passava per la mente del dio: la sua morte nel modo più atroce!
-credo che la tua vendetta dovrà
attendere almeno dopo che avremmo ritrovato goku…- disse tempou quasi leggendo
nel pensiero di konzen.
-sì… ora dimmi dove l’hai
mandato!!!-
-la mappa arrivava fino al grande
campo dietro l’ala principale-
il generale sospirò guardando
fuori il brutto tempo non accennava a calmarsi.
-se davvero è la sarà meglio
sbrigarsi…-
-già…- rispose konzen non potendo
ignorare la preoccupazione via via crescente.
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nel grande prato lo scroscio
della pioggia misto ai tuoni rendeva quasi impossibile udire qualsiasi altra
cosa.
Una figura minuta si guardava intorno
intorpidita.
“e se konzen non riuscisse più
a trovarmi? Che cosa succederebbe?”
“che domanda sciocca konzen
non è il tipo da disperarsi…
la paura e la angoscia
crebbero a dismisura.
Goku si tirò in piedi
incominciando a correre alla cieca urlando con quanto fiato aveva
-KONZEN!!! KONZEN AIUTAMI!!!-
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“ ma dove può
essere?!”
il biondo dio era arrivato al
campo menzionato da ken ren, i lunghi capelli d’oro si bagnarono e fastidiose
ciocche gli si appiccicavano sulla fronte.
-GOKU DOVE SEI?!-
Dovette riconoscere che era
alquanto spaventoso per un bambino ritrovarsi da solo in mezzo al nulla e con un
tempo del genere.
-GOKU RISPONDIMI!!!-
L’eretico correva, non sapeva
più cosa fare, non vedeva vie di uscita da quella situazione
-goku….-
“ chi mi chiama? Sei tu
konzen?”
non sapeva se crederci eppure
quella voce sembrava proprio la sua…
-GOKU!!!-
sì era proprio la sua e lo
stava chiamando per nome!
-SONO QUI KONZEN!!!- urlò il
ragazzino.
Il biondo sentì la sua voce e
si diresse verso il punto da cui sembrava provenire.
Poco più in là vide la figura
della saru impalata.
Goku si girò, appena lo vide
gli corse incontro abbracciandolo alla vita mentre altre lacrime cominciavano a
scendere dagli occhi lucidi e arrossati.
-konzen mi dispiace tanto!!! Non
sapevo più dove andare mi sono perso e poi…-
-non è il momento di spiegazioni.
Quelle me le darai una volta rientrati!-
il dio prese goku in braccio
incamminandosi verso il palazzo.
“ come sto bene ora…” pensò
goku guardando le ciocche dei capelli di konzen muoversi al ritmo
dell’andatura.
Il bimbo strinse le braccia
intorno al collo esile del tutore.
-konzen…-
il ragazzo non sembrava
infastidito da quel gesto di affetto.
-mi spiace non ho trovato il tuo
regalo… ma non andrò mai più via da te!-
-che regalo?!-
ma goku non rispose, konzen
abbassò lo sguardo, sorrise.
-vorrà dire che me lo dirai quando
ti sarai svegliato-
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il dio riattraversò i grandi
corridoi, aprì la porta dell’alloggio e si diresse verso la sua camera.
Qui adagiò goku sul letto,
appena gli staccò le braccia dal proprio collo il bambino cambiò espressione da
rasserenata a dispiaciuta.
Pian piano aprì gli occhi.
-ciao konzen- disse sorridendo.
-Forza togliti quei vestiti
sporchi e vai a lavarti!- gli ordinò
Questa volta la saru non fece
motto e si diresse verso il bagno.
Qualche minuto dopo tornò in
camera del tutore infagottato nel suo pigiamino.
-che c’è?! Ti ho già detto che le
spiegazioni le rimandiamo a domattina è troppo tardi!-
gli disse spostando lo sguardo
da sopra il giornale che stava leggendo coricato nel letto.
-non… non è che posso dormire con
te per stanotte?- chiese speranzoso.
Konzen stava per chiedergli il
motivo quando un tuono rimbombò per tutta la camera.
In un attimo rannicchiato di
fianco a lui c’era goku.
-ehi scimmia chi ti ha dato il
permesso?-
ma il bimbo lo guardò con aria
supplicante.
-tsk moccioso! Fa come ti pare!-
chiuse il giornale, lo
appoggiò sul comodino e si sistemò sotto le coperte guardando il soffitto.
Sentì due braccine stringersi
intorno al suo.
-che…-
si bloccò, goku non era
sveglio si era addormentato nel giro di due secondi.
Konzen sbuffò.
-
idiota…- e anche lui si addormentò serenamente.
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“
che stupida scimmia!” pensò il pomeriggio seguente mentre ripensava alle
spiegazioni dategli da goku sul fantomatico regalo.
“ cercare una stella cadente
da darmi…” gli sfuggì un risolino all’idea di cosa possa passare per la mente ai
bambini.
La mattina appena sveglio
aveva lasciato goku tranquillo a riposare nel suo letto ed era
andato a fare una visitina
“amichevole” al caro ken-ren, poco dopo era uscito da lì con il fiato corto e
accompagnato da lamenti (di ken-ren) e risate (di tempou).
I suoi pensieri furono
interrotti di nuovo dal bussare alla porta del suo ufficio.
- avanti-
la porta si aprì e ne entrò
goku con le mani nascoste dietro la schiena.
-che vuoi scimmia?!-
il bimbo mise il
broncio
-non trattarmi così se no non ti
do il regalo!!!-
konzen sospirò e visto che
goku non proseguiva intuì di dovergli chiedere cosa fosse.
-che cos’è?-
sul viso del ragazzino si
dipinse un enorme sorriso, si avvicinò piano alla grande scrivania e appoggiò
sopra i documenti del tutore un disegno che ritraeva una stella cadere dal
cielo.
-mi ha aiutato lo zietto ten, mi
avrebbe aiutato anche il fratellino ma ha detto che di stelle ne aveva viste già
troppe la sera prima…- aggiunse pensieroso.
Poi guardò konzen.
Non riusciva a capire se lo
gradiva oppure no, così aggiunse.
-Adesso puoi esprimere il tuo
desiderio!!!-
Konzen guardò il disegno poi
goku, anche sul suo viso apparve un sorriso che lasciò spiazzato il ragazzino.
-non ne ho bisogno perché si è già
avverato…-
-ti voglio bene-
FINE
Commenti: scusare ci ho impiegato anni a metterla
a posto perchè prima faceva proprio schifo! ^^" Sorry!