Chuck vs Auricolare

di Ikigai01
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-Ehi amico, un altro-


Ingoia Chuck, manda giù il liquido anche se brucia la gola, non ascoltare i gemiti che ti stanno perforando il cervello; manda giù e non pensare.


«Sarah, giusto? Wow, vai con calma dolcezza! Abbiamo tutta la notte»


La vista è annebbiata ma riesco ancora a capire quello che sta succedendo oltre l'auricolare. Il bicchiere sul bancone mi invita a berlo tutto d'un sorso. Lo faccio, provocando alla mia gola un nuovo conosciuto calore.

E' solo lavoro, Chuck. Solo lavoro. Lei mi ama, è finzione, devo calmarmi.


«Mi eccitano i tuoi boxer. Fammi sfilare la cintura...»


La sento strappare i bottoni di quella camicia, percepisco le dita sudicie di lui toccare pelle che non gli appartiene.


Mi ama.

Mi ama.

Sì che mi ama.


«Credimi, non sono così di solito...»

«Così come, dolcezza?»


Il soffio di un respiro nelle orecchie mi fa tornare lucido per un secondo. Sento il sussurro di Sarah dentro al cervello, mentre l'ultima dose di gelosia omicida entra in circolo.


Sparo. Il barista alza gli occhi su di me. Se n'è accorto?


Mi alzo e percorro a falcate la stanza, salgo a due a due le scale ignorando il dolore alle ginocchia e arrivo davanti a quella porta.


Un calcio, due calci.


Sapevo che non avrei dovuto bere così tanto. La porta si apre scardinata; Sarah è davanti a me, mezza nuda e il naso sanguinante.

Il sangue dell'uomo corre lento sul parquet.







-Non puoi dubitare ancora di me, Chuck. Lo sai cosa provo, devi fidarti-


-Scusa... Credimi, lo avrei finito io al posto tuo se ce ne fosse stato bisogno-


Ride, contenta. -Tu? Amore, ti amo perchè nella coppia sei tu la donzella in difficoltà-





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