MISTERI

di Miyu Orwell
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ATTENZIONE: tutti i personaggi di questa storia sono maggiorenni e non hanno alcun legame con la realtà. Qualsiasi nome e riferimento a fatti o persone reali è da ritenersi ASSOLUTAMENTE casuale.

MISTERI

CAPITOLO -1- L’INIZIO

Era una mattina d’estate. Harry era disteso sul letto di fianco a quello di Ron, il suo migliore amico sin dal primo anno a Hogwarts, e stava ripensando ai terribili fatti avvenuti proprio un paio di mesi prima: il torneo Tremaghi, la passaporta, il lampo di luce verde, il corpo di Cedric accasciato a terra con gli occhi spalancati , vacui e privi d’espressione, la rinascita di Voldemort, l’arrivo dei Mangiamorte: Avery, Nott, Macnair, Tiger, Goyle, Lucius Malfoy… *Malfoy…* Pensò Harry. Draco Malfoy, studente della casa Serpeverde che, come Harry, avrebbe iniziato il quinto anno scolastico alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. *Certo che Malfoy era davvero strano… l’anno scorso, in alcuni momenti, si comportava in modo strano… a volte era quasi… gentile. Ma no! Cosa vado a pensare! Deve essere solo una mia impressione… però…* I pensieri del ragazzo furono interrotti da dei tonfi alla porta. La signora Weasley entrò in camera e, notando che Harry era sveglio, gli disse: “ Oh, Harry caro, sei già sveglio? La colazione è pronta.” “Ronald, su, svegliati! La colazione è pronta!” Disse, prima di uscire dalla stanza, rivolta al figlio, il quale grugnì rumorosamente. I due, una volta vestiti, scesero in cucina per la colazione. Si sedettero e si servirono di tutte le prelibatezze preparate dalla signora Weasley.

A tavola avevano già preso posto Ginny, che doveva frequentare il quarto anno a Hogwarts, e i due gemelli, i quali ridevano ancora al pensiero di quello che era accaduto il giorno in cui Arthur e il resto della famiglia Weasley erano andati a prendere Harry dai suoi zii… Fred e George avevano creato delle strane caramelle, che facevano crescere l’erba sulla lingua di colui che le mangia. Così, quel giorno, i due le avevano appoggiate di nascosto su un mobile, prima che Dudley gli si avvicinasse. Appena le vide, essendo ancora a dieta, si ingozzò di tutte e sei le caramelle e gli crebbe tanta di quell’erba da far invidia ad un bosco. Naturalmente iniziarono subito le grida di Petunia Dursley e le imprecazioni di suo marito Vernon. Solo con l’intervento del signor Weasley, Dudley poté considerarsi fuori pericolo.
In quell’istante, però, i due rabbrividirono. Si erano ricordati anche quello che era accaduto dopo… purtroppo. I due, infatti, si erano beccati una lavata di capo, che era durata una buona mezz’ora, dalla madre notevolmente furiosa. Tutto era tornato comunque alla normalità, infatti, la mattina precedente avevano ricevuto le lettere da Hogwarts, con l’elenco dei libri da prendere, quindi quel giorno sarebbero andati a Diagon Alley.

Finita la colazione si diressero verso il camino e, uno dopo l’altro, presero una manciata di Polvere Volante e ci si gettarono dentro, urlando: “Diagon Alley!!”. La loro prima meta fu la banca dei maghi, “La Gringott”, dove Harry, come ogni anno, si sentiva molto a disagio, per via della differenza finanziaria sua e dei Weasley. Dopodiché andarono alla libreria “Il Ghirigoro”, che quel giorno, per loro sfortuna, era parecchio affollata. Lì, incontrarono Hermione con i suoi genitori e, subito dopo essersi salutati calorosamente, iniziarono ad aggiungersi alla massa che era sul posto per comperare i libri. I tre ragazzi, Harry, Ron e Hermione, per non essere schiacciati da un tale numero di persone, si diressero verso l’uscita, quando gli si parò di fronte Draco Malfoy, con il suo solito ghigno in faccia, e Lucius Malfoy, che aveva la stessa espressione del figlio. “Guarda, guarda chi c’è”. Disse Lucius, strascicando le parole. “La vedo parecchio contento, signor Malfoy; e sì che l’ultima volta che l’ho vista, tremava dalla paura.” Disse Harry, freddamente. “Come ti permetti, stupido ragazzino?! Dici sempre e solo un mucchio di fandonie! Potresti finire male a furia di farlo!” Disse Lucius. Poi arrivarono i signori Granger. A Lucius si deformò l’espressione: ora si intravedeva solo disgusto allo stato puro, come se gli si fosse avvicinata la più schifosa creatura esistente al mondo. Per allontanare dalla sua vista quelle persone per lui ripugnanti, si voltò verso la porta e disse al figlio “Andiamo Draco!” Quest’ultimo fece per voltarsi, quando scorse lo sguardo di Harry. “ Che hai da guardarmi in quel modo, Potter?!”. “E-Eh?! N-niente!!” Balbettò Harry, sorpreso. Malfoy se ne andò, lanciandogli uno sguardo furioso, credendo di essere stato preso in giro.




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