PROLOGO
"Quando
in cielo una luna rossa splenderà
ed una bambina di sangue blu nascerà
il destino della terra si compirà.
Entro la diciassettesima primavera la terra e la luna
unite per sempre saran.
L’unione proibita ostacolare si dovrà
altrimenti una terribile maledizione sul regno di
abbatterà.”
Tre sacerdoti
con lunghe vesti argentate stavano camminando in cerchio attorno al vortice
della conoscenza cosmica. Reggevano in mano i tre bastoni della sapienza e
leggevano il destino dell’universo.
La porta della
stanza delle visioni si aprì di colpo, una figura nera entrò infuriata da
quelle parole enigmatiche che i tre vecchi decrepiti in camicia da notte
ripetevano da sei lunghe, angosciose e interminabili settimane.
I tre
sacerdoti continuavano a camminare borbottando la profezia, ignorando
deliberatamente la figura che era apparsa o, forse, non accorgendosi neppure
della sua presenza... agitando i magici bastoni sopra il vortice, cercavano la
chiave di quella rivelazione.
L’uomo, sui
venticinque anni, era molto alto, i capelli neri e ricciuti fino al collo.
Occhi verdi e profondi osservavano i vecchietti, che sembravano voler ignorare
la sua presenza, anche se era certo che lo avevano sentito entrare.
La sua aura
era molto potente ed era impossibile non avvertirla.
Improvvisamente
una rossa luce abbagliante comparve nella stanza… la figura nera ghignò
nell’ombra… la profezia si stava avverando.
Quello che il
signore oscuro di quel pianeta, il sommo Zoldan aveva atteso pazientemente per
secoli… Ed infine il momento da lui tanto atteso e bramato era finalmente
giunto…
- Nessuno mi
fermerà… L’universo sarà mio…- disse ridendo perfidamente.
Intanto, su un
pianeta azzurro…
- Mio re… è
nata… E’ una bambina bellissima…- disse la levatrice al suo signore, felice ed
imbarazzata.
Il re era un
uomo molto bello, ma incuteva allo stesso tempo molto rispetto.
- Vengo
subito, Alina… - disse l’uomo scostandosi una ciocca di capelli dalla fronte
con un gesto stanco, congedando la donna che, dopo aver dato un’ultima occhiata
al suo signore si ritirò silenziosamente.
- La luna è
rossa… Ed è nata una femmina… La profezia si avvererà! Cosa facciamo?- chiese
un uomo anziano con una folta barba bianca e gli occhi grigi guardando il
sovrano senza timore.
- Aspettiamo
Chronos… Aspettiamo… - disse il re avviandosi verso le stanze della regina.
- Lothor… Il
tempo stavolta non sarà dalla tua parte… Il destino è già scritto…- disse
Chonos prima di sparire nel nulla.