Dopo mesi di assenza… forse anche un anno non ricordo… ho
deciso di inserire questa storia, spero vi piaccia, buona lettura!
Uniti
Prologo
L’Sg1 al completo aspettava, nella
sala d’imbarco, l’apertura dello Stargate. “Allora
cos’ha questo pianeta di interessante?” “Jack non hai ascoltato al briefing?”
“Sicuro… era solo per ingannare il tempo!” Daniel fece una faccia da ‘ma certo!’
poi guardò Sam con aria disperata, Carter sorrise leggermente, poi,
raccogliendo la supplica di Daniel, intervenne “Si tratta di un pianeta che
crediamo disabitato, vegetazione rigogliosa e molta acqua, è simile alla Terra
e sarebbe perfetto come sito beta, dobbiamo fare una ricognizione per essere
sicuri che tutto vada bene” Jack annuì “Certo mi ricordavo… qualcosa del
genere…” In realtà aveva passato tutto il briefing ad ammirare Sam, senza
ascoltare una parola ovviamente! Amava vedere i suoi occhi accendersi nello
spiegare qualche tecnologia aliena o descrivere le particolarità scientifiche,
assolutamente meravigliose, di un pianeta ancora inesplorato. Sam sorrise alla
sua risposta, sapeva che non ascoltava una parola, ma era Jack!
Hammond prese il microfono nella
sala controllo “Sg1 pronti?” “Sì signore” rispose Jack con un gesto di assenso
verso il vetro “Bene allora rapporto tra ventiquattr’ore,
buona fortuna” Ogni membro della squadra rispose alla sua maniera Teal’c con un piccolo cenno, Sam con un sorriso, Daniel con
un cenno della mano e Jack con un “Grazie generale”.
Lo Stargate si aprì e l’Sg1
lo attraversò.
La sonda che avevano inviato non aveva mentito, il pianeta
era davvero un paradiso, il paesaggio era stupendo, il sole rispendeva su prati
e foreste, dallo Stargate si poteva perfino vedere un
lago. “Sì credo proprio di averlo trovato!” Sam, Daniel e Teal’c
si voltarono interrogativi verso Jack che rimase in silenzio osservando il
paesaggio “Cosa signore?” Chiese Sam, curiosa, “Un luogo bello quasi quanto il
Minnesota!” Sam sorrise, quello era una complimento,
nulla batteva il Minnesota nel cuore di Jack! “Mettiamoci in marcia, dobbiamo
darci una mossa se vogliamo dare un’occhiata seria a questo pianeta in sole ventiquattr’ore!” Si misero in cammino in direzione del
lago con l’idea di raggiungere le colline che distavano qualche ora di cammino,
da lì forse avrebbero potuto farsi un idea un po’ più
precisa del territorio ed individuare possibili problemi.
Camminavano da poco più di un’ora nel bosco quando
raggiunsero una piccola radura e Sam chiese di fare una pausa per poter fare
alcuni rilevamenti, Jack acconsentì e Sam estrasse dallo zaino i suoi
rilevatori. “Daniel ti dispiacerebbe raccogliere la pianta che abbiamo visto
vicino a quella grotta pochi minuti fa?” “Certo Sam, Teal’c
vieni con me?” Jack sorrise leggermente, evidentemente il suo racconto
sull’orso che aveva trovato in una grotta identica a quella aveva fatto il suo
effetto! Teal’c fece un piccolo cenno di assenso e
seguì Daniel. Sam continuò con un sorriso ad annotare i dati che riceveva. Jack
stava per fare una battuta, avendo notato il divertimento di Sam, quando un
piccolo rumore lo fece voltare verso la foresta ed impugnare il P-90, Sam reagì
nella stesso istante, posò velocemente il rilevatore e
puntò l’arma. Nulla sembrò muoversi. Quando Jack stava per dichiarare che era
stato un falso allarme sei alieni spuntarono dalla foresta, ebbero appena il
tempo di stupirsi nel riconoscere la specie, poi furono colpiti
contemporaneamente da due raggi. Caddero al suolo privi di
sensi.