Povero amore

di Primb
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Povero amore.

 

 

 

C’è chi dice che chiunque abbia amato porti una cicatrice.

Non mi sono mai curata di confermare o smentire questa frase, limitandomi a constatare, con l’aria della donna vissuta, quanto fossero belle le mie ferite.

Solo oggi mi rendo conto che i segni che portavo con tanto orgoglio non erano vere cicatrici, ma semplici graffietti.

Stavolta ho sentito male, ho incassato un colpo veramente duro. Posso vantarmi di aver amato davvero, adesso?

Eppure ora non esibisco le profondità del mio dolore, non me la sento. È viscerale, è intimo. È mio. Non voglio che qualcun altro ne abbia coscienza.

Perché è dolore, ma forse è anche un po’ amore. Anzi, è soprattutto amore.

Odio e affetto, respiro e agonia.

L’orgoglio tiene le redini della corsa.

Ti amo, non te l’ho mai detto. Ti amo, non voglio dirtelo mai più. Mai ho odiato così tanto il rispetto che devo a me stessa, mai la dignità mi è sembrata così pesante.

Ma sono ancora convinta che l’onore valga la solitudine, e non lotterò. Non mi vedrai umiliata ad elemosinare un po’ di calore. Non scrollerò le spalle mormorando che non fa niente, che questa volta rialzarsi fa solo un po’ più paura. Non morirò per te.

Addio, povero amore, non sei più niente. Ti lascio solo con le tue maschere, sovrano di menzogne in un regno di cristallo.

Addio, povero amore, ti lascio e non ti devo più nulla. E poco importa se qualche filo mi lega ancora a te.

Povero amore, addio…

 

 

 

 

 

 

Lo so, lo so, dovrei fare altro…ma oggi è una giornata piena di fantasmi, e la mia penna ha partorito solo questo. Spero apprezziate.

 

Un bacio

*stan*





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