My Star

di giulia0209
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My star My Star

È  un pomeriggio di ottobre e sto leggendo un libro di Tolstoj, nella mia casetta a Bergamo, sul divanetto in camera mia; quando inizio a sentire lo scroscio della pioggia.
Subito comincio a dispiacermi: ciò vuol dire che questa notte non sarà la tipica sera dal cielo limpido, che adoro.
Vado nel salotto, dove c’è un’ampia vetrata e riesco a vedere meglio il cielo che è  completamente coperto da un nuvolone nero.
Io inizio a brontolare e pregare che la tempesta si trasformi in cielo limpido e che la mia stellina risorga; prima che la mattina  sia troppo vicina, da coprirla!
Mio fratello Marco, mi guarda come se fossi pazza e ridacchia…
Io sbuffo e torno al piano superiore, nella mia stanza.
Torno a leggere, ma non sono concentrata; penso a qualche anno fa.
Io e nonno Maurizio uscivamo nel giardino di casa sua nel pomeriggio e piantavamo la tenda. Qualche ora dopo, aiutavo nonna Angela a preparare la torta al cioccolato che mi piaceva tanto e, di quanto in quanto, mangiavo un po' d’impasto. Poi preparavamo un cesto con dentro un po' di torta, panini e un grappolo d’uva e ci accampavamo. Guardavamo le stelle, e stavamo particolarmente attenti alla nostra costellazione preferita, che da casa del nonno di vedeva davvero bene: quella di Auriga. Io ero attratta dall’astro più luminosa di quella costellazione, lo consideravo “la mia stella”, il suo nome è Copola.
Nonno è morto tre anni fa, il giorno in cui dovevamo fare la nostra prima uscita per vedere le stelle.
Proprio qualche sera prima, mi aveva chiesto di continuare a vedere le stelle anche se lui fosse morto; lì avrei sempre trovato le risposte che cercavo.
Ormai, da più di tre anni, quando il cielo è nuvolo prego che diventi limpido per farmi vedere Copola.
Ma quando il cielo è sereno, mi metto sul balcone, con una copertina in pile e chiedo consigli alle stelle; prima di andare a coricarmi esprimo un desiderio:
Essere ascoltata dal nonno.





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