Prologo
La foresta di notte faceva paura.
Era buia, e silenziosa. L’uomo-dallo-sguardo-cattivo sobbalzava
nervosamente ad ogni singolo fruscio ed incitava i cavalli ad aumentare
il passo, mentre all’interno del carro coloro che componevano la
merce cercavano di scaldarsi gli uni con gli altri. L’ultimo
acquisto era una bambina esile e denutrita, che, a differenza degli
altri, non piangeva e non si disperava… ma nemmeno voleva
tornare a casa. Si limitava a guardare il fondo del carro con gli occhi
di chi, la speranza, non l’aveva mai avuta.
Il silenzio ovattato fu interrotto bruscamente da un violento scossone:
la neve scendeva ininterrottamente da giorni ormai, e aveva formato un
fitto tappeto bianco, che era andato a celare una buca in cui il carro
si era impantanato. Le imprecazioni dei mercanti di schiavi non
tardarono a farsi sentire, e non passò molto tempo prima che
l’uomo-dalla-bocca-sbilenca scostasse il telone ordinando ai
bambini di scendere.
Mancava solo la bambina, quando qualcosa urtò il mezzo di
trasporto, rovesciandolo. Lei rimase intrappolata all’interno,
sommersa da qualche coperta e un paio di ceste. All’esterno,
l’iniziale stato di confusione fu sostituito da grida di panico,
miste a feroci risate simili a ringhi, e i suoi tentativi di liberarsi
cessarono subito. Da uno strappo nella copertura del carro, vide una
delle guardie armate venire raggiunta da un’ombra mentre cercava
di fuggire. Continuò a dimenarsi finché la creatura non
affondò quelle che sembravano zanne nel collo del poveretto,
spezzandoglielo.
Ma la cosa che più sconvolse la piccola spettatrice era che, in
realtà, quello che lei credeva un animale selvatico, era una
persona. Ad essere insanguinata non era la pelliccia di un lupo, o di
un orso… bensì l’elegante abito di un uomo che
dimostrava non più di trentacinque anni. Si alzò in un
unico fluido movimento, e si guardò attorno con quegli occhi
neri da predatore, terribili ma affascinanti.
La bambina fu percorsa da una violenta scossa di terrore quando si
accorse che il suo sguardo si stava dirigendo proprio verso il suo
nascondiglio… ancora pochi secondi e l’avrebbe vista.
All’improvviso un corpo senza vita piombò proprio di
fronte a lei, che si portò le mani alla bocca per impedirsi di
urlare. L’uomo-dallo-sguardo-cattivo era diventato
l’uomo-dalla-gola-dilaniata.
Aveva paura, paura, paura.
Più paura di quando la zia la picchiava. Più paura
di quando i mercenari avevano razziato il villaggio. Più paura
di quando quei ragazzini avevano cercato di affogarla chiamandola
strega.
Era una paura feroce e ancestrale, che la dilaniava e paralizzava. Si
raggomitolò su sé stessa, chiudendo gli occhi e premendo
le mani sulle orecchie, e rimase immobile, sperando che questa volta le
sue preghiere fossero ascoltate.
Il silenzio era tornato a incombere, solenne e pesante.
Dopo un indeterminato lasso di tempo, l’unica sopravvissuta della
carovana sbucò fuori dal suo nascondiglio, infreddolita e ancora
sconvolta. Attorno a lei tutto si era tinto di rosso, e la luna gettava
i suoi freddi raggi sprezzanti su una quindicina di cadaveri coperti
per metà dalla neve, che continuava imperterrita la sua caduta.
Era sola.
A casa non sapeva e soprattutto non poteva tornare. L’unica
possibilità era avanzare, sperando di arrivare da qualche parte
prima di morire assiderata. Così si avvolse in due delle coperte
più pesanti che aveva trovato, e si mise in cammino, arrancando
nella neve più veloce che poteva.
…E così era quella la fine che le era stata riservata.
Aveva forse peccato? Quella notte da incubo era la punizione di Dio per
le sue colpe? E quelle persone erano forse diavoli, venuti a portarla
all’inferno? Non capiva. Tutto non faceva altro che confonderla.
Ma intanto era stanca… sempre più stanca. Camminare nella
neve era faticoso, e le gambe non la reggevano più. Si
accasciò contro un albero… avrebbe riposato solo cinque
minuti, si disse… anche se sarebbe stato bello non svegliarsi
più. Non le interessava vedere l’alba del nuovo anno,
voleva solo dormire, dormire, dormire... E chiuse gli occhi, convinta
di non riaprirli più.
Fu un leggero rumore di rami scostati che glieli fece riaprire.
Ne cercò l’origine, scorgendo quasi di fronte a sé
un magnifico lupo dal lucente manto nero, che la fissava fiero.
Non ne aveva paura. Ormai non aveva più paura, solo… si
sentiva vuota e inutile. Non aveva nessuno che la cercasse, nessuno che
le volesse bene o che l’aveva mai ringraziata per il suo lavoro.
Perché era venuta al mondo se nessuno la voleva?
…Forse era proprio per quel lupo. Per sfamarlo, e far sì
che almeno lui sopravvivesse. Forse lui l’avrebbe ringraziata per
questo, la sua vita gli sarebbe stata cara.
Ah… ma lei lo conosceva. Lo conosceva! Ora si era ricordata…
Da giorni girava ai margini del bosco. La osservava. La osservava, ma
non aveva mai osato avvicinarsi. Per paura? Per diffidenza? Eppure
rimaneva lì a guardarla, quando lei avrebbe potuto benissimo
chiamare il cacciatore per mandarlo via, o peggio, ucciderlo. Ma lei
non lo fece mai… non era pericoloso, non aveva mai dato cenno di
aggressività.
Quando si sentiva sola lui c’era. Quando era triste la sua compagnia la confortava.
E anche ora aveva bisogno di lui, di aiuto.
E allora una lacrima calda le solcò il viso, e mosse le labbra tremanti in una muta richiesta: “Uccidimi”.
Il lupo parve cogliere la sua supplica e le si avvicinò. Era a
pochi centimetri da lei quando la bambina chiuse gli occhi. Prima di
perdere conoscenza, le parve di sentire delle braccia che la
sollevavano… forse era solo un’illusione.
O forse, il suo angelo custode era venuto a prenderla per portarla in paradiso.
Mh. Non vedevo l'ora di poter pubblicare questa storia :3
Il titolo a dirla tutta non mi soddisfa, ma ormai l'ho identificata
come La bambina e il lupo, e non riesco più a trovarne un altro
.-.
Pazienza!^^
Di questo capitolo sono piuttosto felice di come sia venuto fuori, soprattutto l'ultima parte!
Poi i "nomi" dei mercanti di schiavi li ho dati pensando all'ottica
della bambina....sono i classici soprannomi che si danno a chi non ci
piace, o ha una caratteristica fisica precisa....tutto qua!XD
Per ora la storia verrà pubblicata esattamente come l'ho mandata al contest...più in avanti però, mi riservo di correggere e eventualmente ampliare alcune parti ;)
Bene, per oggi è tutto, non ci sono ancora molte cose da commentare!XD
Il primo capitolo arriva fra due settimane esatte!
Grazie per aver letto e...spero mi seguiate ancora!<3