MLC Prologo
*Autore: margherota
*Titolo: Mueve la colita – Prologo
*Claim: Ivan Braginski/Russia (APH)
*Prompt: 063. Estate
*Altri personaggi: Alfred F. Jones/America, Un po’ tutti
*Genere: Comico, Commedia, Romantico
*Avvertimenti: AU, Shonen ai, What if…?
*Rating: Verde
*Conteggio parole: 487
*Note: Il prompt da cui
è originata questa fan fiction appartiene alla community
fanfict100_ita, presso la quale devo ancora avere conferma per la mia
BDT sul personaggio di Ivan. Nel frattempo, scrivo tutto ciò,
accuratamente creditato (L)
Questa cosettina è il prologo di quella che sarà una
piccola long di al massimo tre capitoli, più prologo ed epilogo.
“Mueve la colita” è uno dei tipici balli che si
fanno nei grest o nei Camp estivi. Perché si chiama così,
questa long? Lo scoprirete a vostre spese, signori (L)
Prologo
In un frangente simile, l'unico pensiero coerente formulato dalla
coscienza comune fu l'elaborazione immediata di un simultaneo - e
magari anche efficace - piano di fuga. Solo una delle menti presenti
virò verso l'omicidio truculento, e solo una fu abbastanza
entusiasta da non pensare a nulla.
Certo era che la visione di Antonio Carriedo Fernandez, mentre ballava
a ritmo concitato e si destreggiava in mosse improbabili, sperando al
contempo di convincere a fare altrettanto anche tutti gli spettatori a
lui davanti, era qualcosa di assolutamente destabilizzante.
Così pensava Ivan Braginski, capitato in quel Camp estivo grazie
alla vincita ora non più considerata tanto fortuita di una
vacanza gratis per la lotteria del suo piccolo paesino sperduto tra la
neve russa della steppa. Così pensava Arthur Kirkland, che
cominciava a temere che quelle due settimane in Spagna potessero essere
seriamente un supplizio maggiore di quello che il suo compagno di letto
gli aveva intimato nel caso non l'avesse accontentato in quel suo
assurdo capriccio - e no, ammirare Francis in veste di animatore non
l'avrebbe ripagato come invece avrebbero fatto le sue interiora rosse
sparse sulla sabbia. Così pensavano Lovino Vargas e Ludwig
Beilschmidt, trascinati in quell'assurda avventura da un lagnoso e
alquanto lamentoso Feliciano che, avendo avuto uno dei suoi rari e
pericolosissimi lampi di genio, aveva pensato che una vacanza assieme
avrebbe potuto risolvere le tensioni all'interno della famiglia -
evidentemente il significato di "soluzione efficace" sfuggiva al suo
ben limitato intelletto.
Gli unici due che genuinamente parevano divertirsi in tutto lo
sconcerto generale, a parte Francis e Gilbert relegati in un angolo a
sghignazzare come dannati, erano l'altro fratello Vargas, il già
nominato Feliciano, e un americano che evidentemente non aveva il
cervello troppo funzionante. In effetti, quando Antonio prese a
muoversi a ritmo della musica, Alfred F. Jones era stato uno dei primi
a seguirlo nel tentativo goffo di imitarne i movimenti, seguito dal
più giovane dei fratelli italiani e poi da un gregge di gente
circostante.
Allora Ivan, credendo che la scemenza fosse costume locale, decise in
un tratto di integrarsi con tutti gli altri, unendosi al gruppo con un
sorriso tanto candido quanto estraniante sul volto. Lovino e Ludwig
semplicemente si mossero onde evitare d'essere troppo notati
nell'insieme per un'atipica immobilità, l'uno pensando a quali
torture sottoporre il fidanzato aitante e l'altro a quale metodo rapido
per non lasciare la minima traccia dietro di sé.
Solo Arthur restò fermo nel proprio intento, rifiutandosi di
fare persino un singolo passo, che fosse a destra o a sinistra, in
avanti o indietro, guardando con astio sempre crescente l'animatore che
si muoveva di fronte a lui e tutte quelle scimmie che lo stavano anche
a sentire.
Così, l'Estate era incominciata, nel pieno vigore delle sue
forze, stendendo le forti braccia di lato e sorridendo benevola con
tutta l’energia che possedeva - allegra, a suo modo, per la
sprizzante vitalità di quei nuovi e assurdi protagonisti.
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