Nick: Ranerottola
Titolo: Addio,
padre
Personaggi: Draco
Malfoy
Prompt: I
figli iniziano
amando i loro genitori, in seguito li giudicano. Raramente, se non mai,
li
perdonano.
Genere: drammatico,
introspettivo, malinconico, triste
Rating: verde
Avvertimenti: one
shot
Trama: Draco
scrive a suo padre dicendogli finalmente tutto quello che ha nel
cuore.
"Questa
storia partecipa al contest
"Un'edita per Serpeverde indetto da beneracconta"
Questa
FF ha partecipato al contest “We are
in love with dandy [Oscar Wilde]”
di MaBra e, ringraziandola per il
suo giudizio, aggiungo alla fine la sua valutazione.
Grazie
a tutti quelli che passeranno di
qui a leggere e 1000 baci a chi vorrà lasciarmi un
commentino.
Addio,
padre
Padre,
da bambino pensavo che fossi l’uomo migliore del mondo.
Eri
la mia sicurezza, così grande e severo, così
fiero e altero.
Credevo
tu fossi perfetto e volevo a tutti i costi diventare come te.
Ti
amavo così tanto, padre!
Avrei
fatto qualunque cosa per la tua approvazione, il tuo rispetto, il tuo
amore.
Eppure
per te quello che facevo non era mai abbastanza.
Non
ero mai abbastanza bravo, mai abbastanza forte, mai abbastanza
orgoglioso, mai abbastanza obbediente, mai abbastanza Malfoy, mai
abbastanza
Te.
Ed
io, ingenuo come solo un bambino sa esserlo, continuavo ad essere
convinto che fosse colpa mia. Non vedevo, allora, le lacrime di mia
madre, la
tristezza nei suoi occhi, i suoi sforzi di proteggermi e rendermi
migliore.
Credevo, come mi insegnavi tu, che fosse solo una donna debole, che con
lei e
con tutte le donne ci volessero polso fermo e maniere forti.
Bevevo
tutto ciò che dicevi, assorbivo tutte le tue idee come una
spugna.
Il
tuo odio per i Babbani, la tua passione per le arti oscure, la tua
arroganza.
Poi
iniziò la scuola. Ad Hogwarts fui fiero di essere un
serpeverde, fiero
di essere ricco, fiero di essere un Malfoy, come tu mi avevi insegnato,
padre.
Il
ritorno del Signore Oscuro fu la fine di tutto.
All’inizio
sembrò che il trionfo fosse vicino, poi ti vidi crollare.
Improvvisamente
ti vedevo terrorizzato, pronto a inginocchiarti ai piedi di
un altro per supplicare.
Mi
cedesti in cambio dei tuoi errori, scambiasti il tuo unico figlio in
cambio del perdono, rovinasti me per salvare la tua vita. Vidi cose
orribili in
quel periodo, cose che nessun ragazzo dovrebbe vedere e feci cose
orribili,
cose che nessuno dovrebbe fare.
Prima
pensai che fosse giusto così: che io dovessi pagare per i
tuoi sbagli
e che tu mi avresti amato per questo. Credevo ancora in te. La mia fede
non era
in Colui che non deve essere nominato ma in mio padre. I miei amici
erano con
me, mi vantavo della mia posizione privilegiata tra i mangiamorte, tra
gli
adulti, ma cominciavo ad avere paura.
Vedevo
mia madre temere per me e vedevo te tremare solo per te stesso e
incominciai a capire:
l’unica
cosa che ti stava a cuore era da sempre Lucius Malfoy.
Non
avrei mai potuto fare, o essere, abbastanza perché tu amavi
solo ed
esclusivamente te stesso e tenevi solo alla tua vita.
Cominciai
a disprezzarti ancora prima della guerra ma era troppo tardi,
ormai dovevo seguire la strada tracciata per me.
Tentai
con tutte le mie forze di non odiarti, di continuare a credere in te
ma ormai qualcosa si era spezzato.
Capii
tutto quando mia madre rinnegò ciò che mi avevate
sempre insegnato
pur di ritrovarmi: pur di salvarmi la vita mise a rischio la sua
tradendo il
Signore Oscuro e decidendo le sorti della guerra.
Tu
non capisti cosa fosse successo ma io sì: lei aveva scelto
me! Per la
prima volta nella mia vita qualcuno aveva scelto Me sopra qualsiasi
altra cosa.
Fu
grazie a lei che restammo liberi, grazie al suo amore di madre la
nostra
famiglia non fu distrutta e mantenemmo le nostre ricchezze.
Tu
tentasti di riprendere a vivere come se nulla fosse successo, come se
fossimo ancora una famiglia, come se non fosse cambiato niente ma non
ti
accorgevi che eravamo noi ad essere cambiati.
Non
sono più un bambino ormai, sono cresciuto nel modo
più difficile ed ora
sono un uomo.
Tu
mi hai trasformato in un uomo che odia e disprezza suo padre e ora non
si può tornare indietro.
Io
non posso perdonarti e tu non puoi essere diverso da quello che sei,
è
per questo, padre, che ho deciso di andarmene. Sto partendo e
porterò la mamma
con me. Abbiamo bisogno entrambi di ricominciare senza di te.
Ci
hai perduti padre e puoi rimproverare solo te stesso per questo.
Addio,
padre.
Tuo
figlio (purtroppo)
Draco Malfoy
Ranerottola
– Addio, padre
ORIGINALITA':
7/10
ATTINENZA E COERENZA CON IL TEMA DEL CONTEST: 9/10
GRAMMATICA E LESSICO: 13.5/15
CARATTERIZZAZIONE DEI PERSONAGGI: 8/10
GRADIMENTO PERSONALE: 8/10
TOTALE: 45.5/55
La storia si legge molto in fretta. E’ veloce e scorrevole e
le parole non
creano pesantezza di nessun tipo e la
brevità del racconto ha
aiutato molto in questo. Se avessi optato per una storia più
lunga, non credo
avresti avuto lo stesso risultato. Per il resto, non dico che non mi
sia
piaciuta, anzi, ho trovato i personaggi caratterizzati abbastanza bene,
però
credo che la scelta di Draco Malfoy sia stata piuttosto ovvia. Credo
che di
fronte una citazione del genere, chiunque avrebbe pensato a lui
immediatamente
e potevi anche sbizzarrirti con un altro personaggio. Ad ogni modo,
l’attinenza
alla citazione c’è ed è anche ben
sviluppata nel corso di tutto il percorso del
rapporto tra Draco e il padre e si allinea bene all’atmosfera
che la lettera di
addio riesce a creare. A livello grammaticale non ci sono errori,
c’è solo
qualche imprecisione a livello di punteggiature: un paio di virgole
saltate e
hai dimenticato di mettere i due punti in una frase, ma non si tratta
di chissà
quale tragedia.
In sostanza l’ho trovato un buon lavoro: brava! ^^
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