Royal o Kingsley, non importava il nome.

di Brinne
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Hermione perse un battito.
Quella voce così familiare, che per qualche strano motivo aveva riposato nella sua mente per mesi e che ora l'avvolgeva in un torpore che poco aveva a che fare con le fiammelle azzurre del camino.
Oh no, era qualcosa di diverso.
Sentire la sua voce fu come svegliarsi da un sogno e rendersi conto che il mondo era andato a avanti senza di lei.
Royal o Kingsley, non importava il nome.
Zittì Ronald: voleva sentire tutto, lasciarsi inebriare da quella voce così lontana e dimenticata.
- Siamo tutti esseri umani,no? Ogni vita umana ha lo stesso valore e merita di essere salvata.-
Sagge parole, Kingsley.
Salva la tua vita e salverai anche la mia.
Era una vocina nella testa di Hermione, che voleva ascoltare un po' di più e desiderava che quel contatto, seppur minimo, non cessasse all'improvviso.
Non voleva riaddormentarsi, non voleva che il mondo tornasse a girare a una velocità diversa dalla sua.

- Grazie, River.- rispose una voce inconfondibile, profonda, misurata, rassicurante.
- Kingsley!- sbottò Ron.
- Lo sappiamo!- lo zittì Hermione.
( Harry Potter e i Doni della Morte, pag 407)

Allora?
Kingsley mi ha sempre intrigato e quando, anni fa, ho letto il settimo mi sono detta: EHI, QUI C'E' UN MEGA INCIUCCIO CONE HERMIONE!
Sapete, uno di quelli che la Row ci fa percepire nell'aria ma che non esplicita.
Uno di quelli che ci piacciono tanto e che ci fanno scrivere un sacco di storie :)
Fatemi sapere, quindi.

Brinne.




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