Royal o Kingsley, non importava il nome. di Brinne (/viewuser.php?uid=58272)
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Hermione perse un
battito.
Quella voce
così familiare, che per qualche strano motivo aveva riposato
nella sua mente per mesi e che ora l'avvolgeva in un torpore che poco
aveva a che fare con le fiammelle azzurre del camino.
Oh no, era qualcosa
di diverso.
Sentire la sua voce
fu come svegliarsi da un sogno e rendersi conto che il mondo era andato
a avanti senza di lei.
Royal o Kingsley,
non importava il nome.
Zittì
Ronald: voleva sentire tutto, lasciarsi inebriare da quella voce
così lontana e dimenticata.
-
Siamo tutti esseri umani,no? Ogni vita umana ha lo stesso valore e
merita di essere salvata.-
Sagge parole,
Kingsley.
Salva la tua vita e
salverai anche la mia.
Era una vocina nella
testa di Hermione, che voleva ascoltare un po' di più e
desiderava che quel contatto, seppur minimo, non cessasse
all'improvviso.
Non voleva
riaddormentarsi, non voleva che il mondo tornasse a girare a una
velocità diversa dalla sua.
-
Grazie, River.- rispose una voce inconfondibile, profonda, misurata,
rassicurante.
-
Kingsley!- sbottò Ron.
-
Lo sappiamo!- lo zittì Hermione.
(
Harry Potter e i Doni della Morte, pag 407)
Allora?
Kingsley
mi ha sempre intrigato e quando, anni fa, ho letto il settimo mi sono
detta: EHI, QUI C'E' UN MEGA INCIUCCIO CONE HERMIONE!
Sapete,
uno di quelli che la Row ci fa percepire nell'aria ma che non
esplicita.
Uno
di quelli che ci piacciono tanto e che ci fanno scrivere un sacco di
storie :)
Fatemi
sapere, quindi.
Brinne.
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