In Punta di Piedi Verso la Fine
di Tutto
"Erano pezzi di vetro sparsi sul
nostro cammino…"
Non ce l’abbiamo mai fatta a separare le nostre vite da
quello che eravamo noi, troppo diversi per stare insieme dicevano gli
altri, ma perché dargli ascolto se loro non ci rimettevano
niente?! Ci abbiamo provato, ci stavamo riuscendo…
"… Le nostre difese
lasciate sospese …"
Non c’erano cognomi e nomi nel nostro rapporto, ma due corpi
e due anime, attratte l’una dall’altra... dal
nemico mortale, dal veleno puro, trasformato poi in immenso piacere.
"… Fluida acqua che
scorre i nodi miei già si sciolgono come neve
d’estate …"
Con te stavo bene, il periodo più bello della mia vita
direi, anzi, tu sei la mia vita, senza di te… Come avrei
fatto?! Non sarei mai sopravvissuto…
"…
Ma ti guardo tornare su letti di spine, le nostre parole lontane dal
cuore …"
E iniziò l’inizio della fine. Non sei riuscito a
resistere... La distanza ci ha sconfitto, ha sfaldato quello che
durante l’anno avevamo creato… Proprio non ce
l’hai fatta… Chissà che avevi in mente
in quel momento, chissà a cosa e a chi pensavi…
Forse a niente, forse era solo per lo sfogo di farlo… ma fu
comunque decisivo.
Eri diventato freddo… e questa tua distanza
dell’anima non faceva che uccidermi lentamente…
"… Le nostre paure
immotivate, congelate …"
Non avevamo neanche più paura, come se ciò che
era successo non era veramente tale, ma tu non avevi il coraggio di
parlarne. Non so se questo ti faceva star male, ma io non mi
arrendevo…
"L’amore con te
è come camminare in punta di piedi senza potersi fermare
…"
No, non mi arrendevo… Se si desidera qualcosa si lotta fino
in fondo per averla. Avevamo alti e bassi, come ogni coppia, ma
qualcosa era cambiato… E pur di non perderti io avevo
accettato quella vita, quel sesso senza più il tuo amore.
Dov’era finito il tuo cuore?! E la tua dolcezza?! Le tue
carezze?! Ma io sì che ti amavo, che ti amo, e anche se
faceva male, proprio non riuscivo a smettere.
"… Ma sento il tuo
calore forte negli angoli bui delle mie stanze gelate ..."
E così anche i momenti peggiori passavano, a me bastava
vedere i tuoi occhi, sapere che esistevi, anche se ti avevo
perso… forse per sempre… ma io ero vivo grazie
alla forza dei tuoi occhi sui miei, Amore.
"… Appeso al tuo
respiro mi vedo cadere, per poi ritornare a sentirmi felice
…"
Ero diventato la tua marionetta. Di me facevi quello che volevi quando
e come volevi. Sì, ero usato, e ne ero consapevole, faceva
male, molto male… Ma cosa non si fa per amore, Draco?!
Non opponevo resistenza, e tu non ti rendevi conto del brivido che
ancora percorreva la mia schiena ogni volta che mi toccavi, anche per
qualsiasi tuo giochetto... e che faceva bruciare il mio cuore, ormai
ferito profondamente…
Stavo male, senza te e con te, mi sentivo come un dorgato, drogato di
te.
"… Ma la tensione che
sento verso il tuo respiro mi distoglie dal pensiero di tutto
ciò che è andato perso …"
Volevo dirti ciò che provavo, ma avevo paura… Il
tuo corpo aveva perso quella sua luminosità raggiante, la
tua vita aveva perso felicità, e tutto per colpa del Signore
Oscuro, di tuo padre, dei mangiamorte, tutti avevano reso la tua vita
un inferno.
E io che ancora ci credevo… Volevo aiutarti, ma tu non ti
fidavi di me, il tuo cuore era diventato di ghiaccio, e io non riuscivo
più a riscaldarlo, ero diventato inutile per te, un
giocattolo… il tuo piccolo giocattolo personale. Ma il tuo
respiro sul mio mi faceva ancora andare fuori di testa, e dimenticare
tutte le sofferenze.
"… Credo a volte di
volere riparare, di poter ricostruire tutto nuovo un po’
diverso …"
So di non farcela, ora è troppo tardi. Non si può
cancellare il passato, e a noi ha giocato brutti scherzi, vero Tesoro?
E un’altra lacrima bagna i miei occhi... Cerco di
trattenerla, ma non ho più neanche la forza di farlo.
"… Ma sento il tuo
calore forte negli angoli bui delle mie stanze gelate…
Appeso al tuo respiro mi vedo cadere per poi ritornare a sentirmi
felice …"
Ti sento ancora, tu sei ancora qui con me, e io lo so che in fondo mi
amavi, l’ho sempre saputo, o forse l’ho sempre
voluto pensare, e voglio farlo ancora. Vorrei che tutto attorno a me
finisse, che il mondo intero cessasse di esistere, vorrei riaverti fra
le mie braccia, vorrei sentire il caldo avvolgere i nostri corpi, come
tanto tempo fa… Qui, da solo, non riesco a sentirmi
veramente felice, Draco…
"… Mi fermo di fronte
al tuo viso …"
Ormai saranno passate ore, il freddo si è impossessato del
mio corpo, della mia anima, ma non riesco a muovermi, ad andarmene, ad
allontanarmi da te, dal tuo corpo che giace qui di fronte a me, voglio
riaverti con me.
"… Tu che dormi
disteso …"
Ormai me ne sono reso conto, sto accettando tutto
ciò… So che stai dormendo Amore, e che non ti
sveglierai più, non potrò più a vedere
quegli occhi argentei che tanto mi hanno fatto sognare, che mi hanno
aiutato nei periodi più bui, e che mi hanno fatto arrivare
fin qui...
E un'altra lacrima bagna il mio viso ormai troppo bagnato, e in
silenzio percorre la mia guancia bianca, bianca dal freddo, bianca
dalla paura, e dallo sconforto.
Perché doveva finire così? Perché ha
ucciso proprio te? PERCHÉ?!? Amore perché non sei
più qui con me, perché non apri gli occhi?!
Perché mi hai lasciato solo?
“Perché…?” riuscii a
sussurrare travolto dalle lacrime.
Ma ti ho rivendicato, il signore oscuro ora è morto. Sai,
sono tutti felici, tutti a festeggiare, ma non si accorgono della mia
assenza, io non voglio festeggiare, voglio solo aspettare con te la
fine di tutto…
Draco… non so più cosa fare, ma così
non riesco a vivere… non riuscirò ad andare
più avanti senza la mia linfa vitale…
"...
E non sai, di poterti affidare, di poterti fidare …
… Di me …"
No, tu non l’hai mai capito…
"... puoi fidarti di me
…"
Basta.
Voglio riverderti, ritrovarti, ritrovare quel Draco che da anni avevo
perso, sperando che tu capisca, sperando che fra noi vada meglio di
come è andata a finire, sperando di riuscire a vivere come
volevamo entrambi.
Ti amo Draco.
Punto la mia bacchetta contro il mio collo, guardando un'ultima volta
il tuo viso incantato.
“Avada Kedavra”.
Le lacrime erano ancora sul mio viso quando la mia figura perse quel
poco calore che era rimasto. L’ultima cosa che riuscii a
sentire fu il mio corpo sopra il tuo e i tuoi capelli sul mio viso.
Appeso al tuo respiro mi
vedo cadere, per poi ritornare a sentirmi felice… felice.
Note dell'autrice:
Salve
sono MaMavruz, o Mavruz, o Mara, ho troppi nomi forse! XD
Spero che questa mia prima storia vi piaccia, l'ho scritta di getto una
sera dopo un momento d'ispirazione :)
La canzone alla quale mi sono ispirata è In Punta di Piedi
di Nathalie Giannitrapani, per chi non la conoscesse dal cognome, la
vincitrice della quarta edizione di X Factor. Mi piace molto questa
canzone, e vi consiglio davvero di ascoltarla ^-^ Tutte le frasi
scritte in corsivo sono
tratte dal testo della canzone :)
I personaggi non sono inventati da me (purtroppo XD), ma dalla mitica
J.K Rowling, e la storia non è scritta a scopo di lucro.
Ah, come ultima cosa saluto la mia GemyCugy adorata Lady Kurapika alla
quale dedico questa song-fic... Perché come potrei non
farlo?!? :D Lei che mi ha messaggiato mentre scrivevo questa storia e
che con la quale sono andata al cinema a vedere il 7° film solo
per gli ultimi 10 minuti!!! Mah! :P
vabbè ;) Buona lettura a tutti!
Edit: piccolo controllo
dopo qualche mese, ho cambiato giusto qualche frase ;)
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