Faint smile
La osservava da lontano, giudicando con occhio critico i movimenti perfetti di quel corpo che non mostrava indecisioni o debolezze, quasi cercasse disperatamente un varco dove affondare la spada nello scontro futuro.
La sfidava, mirando a una vittoria che appariva sempre più lontana, l’eterna seconda contro la più grande guerriera mai esistita.
Di notte la sognava, ossessionata dal suo volto altero e dal leggero sorriso che odiava con tutta se stessa; un sorriso che si era impresso a fuoco tra i suoi pensieri.
Teresa sorrideva sempre, che stesse mutilando yoma, spaventando i villeggianti o la stesse battendo sonoramente per l’ennesima volta.
Forse era per questo che Irene non sorrideva mai. |