Choose.
Blaise fu il primo ad avvicinarsi.
Battendo una pacca sulla spalla di Draco e abbracciando un
poco Hermione, che non staccava gli occhi da Harry Potter.
Draco se ne accorse e, pur non dandolo a vedere, la cosa lo
infastidì parecchio.
Ora, a parte il fatto che fosse la Mezzosangue, ma Potter
che diritto aveva di essere arrabbiato con lei?
Solo perché non gli aveva fatto sapere dove andava?
La miseria non era mica suo padre!
Ora capiva la mezzosangue quando diceva che non poteva
divertirsi troppo.
Il problema era solo Harry Potter. Solo e sempre Harry
Potter. Con Ronald Weasley al seguito ovviamente: quei due non facevano altro che
imporsi a superiori su tutti, solo non pensava anche su di lei.
Chissà, forse quella sanguesporco avrebbe anche potuto
essere Simpatica senza quei due intorno.
Bè oddio, simpatica … un po’ meno saccente.
< allora ragazzi, vi stavate divertendo a quanto pare
>
Zabini decise finalmente di smuovere quell’aria elettrica.
< l’ultima parte non la chiamerei esattamente
‘divertente’ Bla. Sai che odio volare >
Blaise annuì accennando un sorriso e alzò la mano per
salutare i due ma Malfoy si bloccò, sentendo Potter che cominciava a dare aria
alla bocca:
< Hermione diamine direi che mi devi una spiegazione >
< non capisco Harry, io ho semplicemente, beh i-io ho …
>
Andiamo da quando la Mezzosangue balbettava? Come poteva
aver paura di lui?
Insomma di quello sfigato di Potter!
Blaise sembrò accorgersi allora del suo disappunto, quasi si
potesse quasi percepire nell’aria.
< Draco non sono affari tuoi >
Lo ammonì
Ma niente. Continuava a fissare la scena disgustato.
< Blaise, Potter comincia a rompermi i coglioni >
< E dove starebbe la novità? Direi che oggi hai già fatto
abbastanza. >
Il ghigno che gli si formò in faccia valse più di mille
risposte.
Se l’obiettivo era Potter, tutto valeva la pena di essere
tentato.
< Potter >
Hermione capì che Malfoy stava tornando sui suoi passi per riavvicinarsi
alle sue spalle.
Diavolo come faceva Malfoy a non capire neanche quando era
il momento di andarsene?
Harry avanzò a sua volta invece verso di lei, come se la
sola vista di lei e Malfoy nello stesso istante gli fosse rivoltante.
< Furetto levati >
< Sfregiato bada alle parole >
< non stavo parlando con te, anzi mi è sembrato proprio
che te ne stessi andando >
< Non mi stupirei, dopotutto non sarebbe la prima volta
che ti sbagli e vorrei proprio capire il perché tu sia così scontroso. Diavolo
Potty ce l’ho portata io nella foresta non ci arrivi? Sai per movimentare un
po’ la giornata, e riguardo alla scopa ti dirò che non è certo salita di sua
volontà, anzi … costringerla con la forza ha reso la cosa ancora più divertente
>
Disse accennando un ghigno di soddisfazione.
Hermione si voltò basita.
Vedeva il fuoco ardere negli occhi del Serpeverde.
Malfoy stava prendendo le sue difese?
Perfetto.
Cosa mancava a quella giornata?
Gli mancava solo di veder uscire Piton in bermuda e la
McGranitt in bikini a braccetto nella neve.
E soprattutto cosa poteva far arrabbiare Harry più di
questo?
< che tu sia un essere vile e meschino non l’ho mai
dubitato, mi chiedo cosa le sia preso quando ha deciso di seguirti nella
foresta, mi sorprende che proprio Hermione fosse con te >
< oh–oh , qua sembra proprio che abbiamo centrato il
punto della questione. E dimmi Potter, sono curioso … >
Disse portando un braccio a cingere possessivamente
Hermione, cosa che lasciò i presenti o stupefatti o decisamente parecchio
infastiditi, facendo diventare lei rossa per l’imbarazzo e Harry rosso per la
rabbia.
Blaise invece, si divertiva da matti.
< Dimmi sei forse suo padre per dirgli dove o con chi
stare? O sei il suo ragazzo? No perché altrimenti vuol dire che, cavoli, i
pettegolezzi a Hogwarts non girano più come una volta … tu pensi di poterti
fidare di quelle chiacchierone di Tassorosso e invece.. >
Hermione cominciava a sentire le farfalle nello stomaco.
Harry ribolliva dalla rabbia.
< Smettila. Smettila immediatamente di sparar cazzate e, Malfoy,
non toccarla con le tue luride mani >
< non mi pare lei abbia niente in contrario, ricorda: la
Mezzosangue non è una tua proprietà >
disse stringendola possessivo.
< Hermione >
Bene.
Era decisamente arrivato il momento di esplodere.
Scivolò via sgarbatamente dalla presa del Serpeverde e si
voltò a fronteggiarli.
< proprietà? Proprietà? Voi osate parlare di proprietà?
Ma dico come diamine vi permettete? Tu, Harry sai … davvero, non sei mio padre,
sei il mio migliore amico e fin qui tutto bene, ma questo non vuol dire che
devo avere il tuo fiato sul collo ogni singolo istante di ogni giorno, perché
voglio essere libera, ho il diritto di essere libera di fare le mie scelte, e..
e sbagliare anche, ed è a questo che servono gli amici, a rialzarti dopo un
errore, ma il tuo comportamento da padre geloso non mi aiuta per niente, mi da
invece piuttosto sui nervi. E tu, Malfoy, tu non provare a sogghignare sai? Tu
sei l’ultimo qua a poter avanzare qualche diritto su di me o altro perché, non
so se ti ricordi, fra noi c’è sempre stato odio reciproco, del sano odio
reciproco che devo dire mi aiutava anche a riversare su di te la rabbia
giornaliera quindi non mi interessa se ora stai male o ti hanno fatto qualche
strano incantesimo ma stammi lontano, perché sei davvero l’ultimo qui a poterti
avvicinare a me. >
E dopo averli zittiti si voltò incamminandosi al castello.
Sentirono Blaise sul punto di scoppiare.
< Blaise Zabini tu prova a ridere e ti giuro che stasera
mando Tiger e Goyle ad ucciderti >
< diavolo però Dra ti dirò che amo quella donna ogni
giorno di più, solo per avervi zittiti, è stata magnifica. >
< va al diavolo, andate tutti e due al diavolo Serpi >
< oh, ma è questa la differenza, Sfregiato non lo sai?
Noi all’inferno ci siamo già >
Anche Potter svanì all’entrata del castello.
< odio Potter >
< che novità >
< Blaise. Devo lasciar stare la Granger, ho deciso >
Blaise lo fissò sbigottito
< perché te ne stavi occupando? >
rise sotto i baffi procurandosi un occhiata glaciale
< no, infatti ora mi dedicherò solo alla ricerca della
proprietaria dell’orecchino >
Tutto poteva aspettarsi quella notte il giovane Malfoy, di
certo non di avere un sonno tranquillo.
E la cosa continuò per l’intera settimana, sempre lo stesso
dannatissimo sogno.
Lui, una strada che si divideva e due persone.
Lei, Hermione Granger da una parte,
e La ragazza del ballo dall’altra.
E poi ancora lui, che non sapendo scegliere, le perdeva
entrambe.
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
La Granger lo evitava e se osava interrompeva i momenti in
cui era con Blaise lo guardava male e se ne andava.
Dio se era irritante.
Soprattutto perché stava zitta, non una parola, un insulto,
niente.
E non avrebbe mai creduto di rimpiangere gli insulti della
Granger, mai.
Potter e la Granger invece sembravano andare alla grande,
figurarsi, lui dopo qualche minuto passato a chiedere perdono era tornato per
lei l’amicone di sempre.
E non è che non gli stesse più addosso, anzi.
Senza che lei se ne accorgesse, ma non aveva rinunciato a
seguirla di tanto in tanto, solo che lo faceva di nascosto e portandosi
appresso anche l’altro sfigato.
Erano imbarazzanti in effetti.
Appostati dietro alle colonne aspettando che alla Granger
succedesse chissacchè quando invece lei si limitava a starsene seduta a
leggere.
< Hermione stasera ti aspetto in camera mia prima del
ballo >
< e cosa vorresti fare Bla? >
< non pensare a niente di sconcio ‘Mione! Solo parlare,
giuro. Ti aspetto alle otto in punto, mi raccomando.. e prima va da Pan e Daph
che ti aiuteranno a darti un ‘tocco Serpeverde’ per la serata >
Bene, inutile negare che al sentire ‘tocco Serpeverde’ un
brivido le avesse attraversato la spina dorsale.
Qualcuno
irruppe nella stanza, spalancando la porta così improvvisamente da far tremare
l’aria calma e silenziosa.
<
Bla Dapnhe e Pan mi hanno lasciato mezza svestita, non è che mi aiuteresti a..?
>
Si
bloccò Hermione, perché appena dopo essersi voltata ed essersi chiusa la porta
alle spalle incrociò due occhi di cielo plumbeo, che la guardavano dal riflesso
di uno specchio, dal quale magneticamente fu catturata, rapita.
Draco
si stava sistemando la camicia ed osservava ora la nuova arrivata, sorpreso più
che mai di trovarla lì.
<
oh, scusa io … >
Lui
si voltò e lei non riuscì a non avvicinarsi.
Sebbene
lui fosse così dannatamente pericoloso.
<
cercavi Blaise? >
Aveva
una voce calma, bassa, sensuale..
<
io, sì avevo problemi a chiudere il vestito ma.. >
Si
voltò decisa a fuggire ma fu trattenuta per il polso e chiuse gli occhi.
Quella
sensazione …
<
ti aiuto io >
Disse
poi improvvisamente, stupendo entrambi.
Quando
prese la cerniera facendola scorrere verso l’alto con misurata lentezza si
rivolse a lei:
<
non sapevo venissi alla festa >
<
deluso di trovarmi qui? >
Chiese
Speranzosa inclinando leggermente la testa di lato.
Lui
invece osservava attentamente la sua schiena nuda che poco a poco veniva
coperta dal vestito, fino alle spalle e fu costretto a respirare prima di
rispondere.
<
stranamente no >
Anche
Hermione dovette respirare.
La
tensione nella sala era palpabile, l’atmosfera elettrica.
Draco
fu attraversato infatti come da una scossa quando posò la sua mano sulla sua
spalla destra, accarezzandola perdendosi poi sul braccio.
La
vide inspirare e voltarsi sorridente.
<
grazie mille >
Si
guardarono e nell’infinità di un istante si persero l’uno nell’altro.
Di
nuovo l’atmosfera scoppiò all’entrata di Blaise, al quale spuntò subito un
sorriso compiaciuto.
<
Blaise!! >
Sorrise
Hermione correndogli incontro e abbracciandolo, scoccando un bacio sulla guancia.
Non
vide l’occhiata indecifrabile che si scambiarono lui e Draco non appena compì
quel gesto.
Ora
era Blaise ad aver avuto i brividi.
Lei
si staccò subito dopo
<
allora? Non mi dici come sto? >
<
Sei un incanto, perché Draco non te lo ha già detto? >
Lei
fece un piccolo sorriso abbassando lo sguardo imbarazzata.
Mentre
dentro di se pensava ai mille modi per uccidere Blaise Zabini.
<
Comunque sei stupenda, ascolta, puoi aspettarci un secondo fuori? Devo fare un
certo discorso con Draco >
Lei
parve sorpresa dalla richiesta.
<
oh, certo, allora io sono qui fuori, vi lascio ai vostri ‘discorsi da uomini’,
già..>
Disse
chiudendosi la porta alle spalle.
<
qualche problema Blaise? >
<
si bhè ecco in effetti Draco vorrei chiederti che succede, oh, ma forse mi
sbaglio e non hai tentato di uccidermi qualche secondo fa, no perché sai se lo
sguardo uccidesse quando ho salutato ‘Mione entrando sarei morto probabilmente
>
<
non capisco a cosa tu stia alludendo >
<
al fatto che tu mi avessi detto chiaro e tondo di voler lasciar perdere la
Granger, ma è tutta la settimana che ho i brividi se solo la sfioro e, no, non
quei brividi.. sono più brividi di terrore perché sento il tuo sguardo addosso
e ho paura di girarmi e trovarmi una bacchetta puntata contro. Quindi chiariamo
una cosa. Hermione è una mia carissima amica, è anche attraente ma non ho
intenzione di portarmela a letto quindi smettila di guardarmi in quel modo e
dannazione se la vuoi prenditela >
<
stai dicendo un mucchio di stronzate, io non voglio la Granger >
<
bene, allora se stasera cambiassi idea e mi facessi una sana scop… >
Blaise
non ebbe neanche il tempo di finire la frase che si ritrovò la bacchetta di
Draco puntata alla gola.
E
sorrise.
In
quel momento Hermione rientrò
<
Quanto avete da parlare voi … che succede?? Malfoy che stai facendo? >
Malfoy abbassò la bacchetta non staccando lo
sguardo dal compagno
<
niente, ‘Mione non preoccuparti, noi ci divertiamo così >
Non
parve molto convinta
<
comunque per stasera non potrò farti da cavaliere >
<
grazie, Bla è sempre un piacere vederti mantenere una promessa, e adesso io..?
>
<
MA sono più che sicuro che Draco sarà un ottimo cavaliere ok? Io vado a
prendere le ragazze >
Disse
uscendo.
Calò
il silenzio, e lei sentì chiaramente Malfoy avvicinarsi.
<
ti dà fastidio aver me come cavaliere Mezzosangue? >
<
stranamente no >
____________________________________________________________
No, non ho nessuna scusa per il ritardo, se non che l'ispirazione era
del tutto assente e la scuola invece, con i suoi impegni, anche fin
troppo presente.
Grazie Enorme a chi ancora aspetta e sopporta!
Elisa.
|