Titolo: Se quella fiamma avesse
potuto parlare
Fandom: Assassin’s Creed
(Lineage)
Pairing: Giovanni Auditore/Lorenzo de
Medici
Rating: NC17 (più R, mi sa
ò_ò)
Genere: erotico
Avvertimenti: slash, sesso non descrittivo
Info: scritta con il prompt ASSASSIN
CREED LINEAGE Giovanni Auditore/Lorenzo De Medici, Il lume della candela
del #p0rn Fest di fanfic_italia
e totalmente dedicato alla mia mogliaH bad_asmodai !
♥
Disclaimer: Assassin’sCreed
è di proprietà Ubisoft, nessuna lesione del
copyright è intesa
La luce della candela di pura cera illuminava scarsamente la grande
camera in cui era stata posta, rischiarando ben poco che fosse oltre al
raggio d’azione di quella fiammella tremolante e sempre in
procinto di spegnarsi. Forse sarebbe stato meglio accenderne di
più, ma quando l’Auditore veniva a fargli visita,
Lorenzo de Medici era ben consapevole che era meglio così,
semi immersi nel buio, galleggiarvi dentro fino a quando le loro mani
non si sarebbero incontrate.
Giovanni lo avvisava sempre con lo stesso metodo, soffiando su
quell’unica candela e spegnendola, cosicché,
quando il de Medici fosse rientrato in stanza, sapesse che lui era
lì.
Difatti l’aveva fatta riaccendere dal suo servitore, si era
lasciato spogliare da lui, aveva bevuto un ultimo sorso di vino dalla
coppa che gli era stata messa a disposizione ed infine lo aveva
scacciato, attendendo in quell’isola vacua di luce che
l’Assassino si rivelasse a lui. Egli emergeva dalle ombre
come se ne facesse da sempre parte, come se fosse un prolungamento
delle stesse.
Ma quando le sue dita lo sfioravano e il suo corpo si premeva contro il
suo, rivelava di non essere fatto d’ombra, bensì
di solida carne.
- Il mio signore deve perdonare il mio ritardo. –
sussurrò dopo qualche lungo minuto l’altro al suo
orecchio, riuscendo a farlo sobbalzare per lo spavento. – Il
vostro servo, quell’Elia, vi aveva sottratto venti fiorini.
–
Il tonfo della borsa di cuoio sul tavolo avanti a loro fu seguita dal
tintinnio metallico delle monete che rotolavano via. Lorenzo si
voltò verso Giovanni, incrociando le sue labbra –
Il tuo signore è soddisfatto di te, fa che lo rimanga a
lungo. –
L’Auditore sogghignò, in quella maniera
così peculiare, causandogli brividi ben noti, scatenando il
piacere sensuale che l’altro aveva appreso a donare dalle
corti d’Oriente durante i suoi viaggi.
Così, alla luce di quell’unica candela, la fiamma
se avesse potuto parlare avrebbe potuto rivelare questioni assai
sconvenienti di quanto accadde su quel robusto tavolo in quercia, su
come il nobile fiorentino venne fatto adagiare e su come
l’Assassino si insinuò agile come un gatto fra le
sue gambe. Se avesse potuto parlare, avrebbe narrato di mani abituate a
maneggiare lame che, in quel momento, erano dedite a vezzeggiare il
corpo alabastrino di Lorenzo.
Se quella fiamma avesse potuto parlare, avrebbe riprodotto le grida di
quando i due si unirono, delle parole sussurrate
nell’oscurità, di come il de Medici
spogliò completamente Giovanni e rotolarono poi nel letto,
sparendo dal suo raggio di luce e dedicandosi al peccato, prima di
tornare dalle loro mogli e sorridere ai propri figli.
FINE
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