La tomba di spine
Quando accade qualcosa nella luce del giorno, arriva la notte e morfeo
col suo sguardo deciso e occhi attenti, fissa le sue vittime che ignare
non possono far altro che addormentarsi.
Nadia dormiva.
"Ricorderò tutto come se fosse stato parte di un sogno!"
E' ostinata la ragazza.
Non sapeva che ciò che sta per accadere la spingerà tra la rupe dell'invisibile e la farà cadere oltre.
***
Oltre il tempo,
Oltre il corpo,
Oltre il visibile,
Oltre i confini del continente.
Lì vede un mare immenso e agitato, era notte, il tempo era
grigio e due figure sono illuminati dalla luce argentata della luna che
splende così incedibilmente tanto, come se fosse il sole della
notte, da schiarire l'oscurità delle nubi che la coprivano.
Quelle due figure emanano anch'esse luce, sono su di una spiaggia, di
due sessi diversi, una è una femmina, l'altro un maestoso e
superbo maschio.
Lei gli da le spalle, stanno discutendo e l'uomo la guarda severamente
con due occhi dorati felini e le sopracciglie in giù, come se
volesse rimproverarla.
"Tu non sopravviverai, devi stare al tuo posto!"
"So che ne uscirò sconfitta, ma devo difendere mio figlio Sesshomaru! Una madre deve provvedere al bene dei suoi figli"
"Sciocchezze! Hai osservato fin troppo gli umani, gli sei stata troppo
vicina, ciò che succederà al piccolo lo farà
crescere."
Lei adesso lo guarda con due occhi color oro luccicanti di
indignazione, è molto bella. I due non sono umani, hanno
qualcosa di diverso, lei si volta e va verso quell'individuo che Nadia
ha riconosciuto.
Ma perchè sta sognando tutto questo? Si domanda.
"Non ti importa se il sangue del tuo sangue morirà Sesshomaru?"
"Taci! Se è mio figlio non morirà!"
"Come fai ad essere così sicuro?"
"Ciò che accadrà riguarderà me e non lui, e se tu
vorrai sfuggire al tuo destino, devi tirarti indietro e farmi spazio."
"Non posso non lottare per mio figlio, Sesshomaru!"
Un lampo argentato spezza il grigio oscuro della notte, Nadia non vede
più la femmina, in cielo una figura argentata si muove
velocemente, sembra un cane gigantesco ma bellissimo e aggraziato. Lui
resta li a guardarla con rabbia, poi grigna e sussurra qualcosa.
"Sciocca!"
Dopo un altro lampo più grande, adesso un altra figura la segue
nel cielo, una più enorme e lucente, lascia una scia luminosa
che somiglia tanto alla via lattea quella da dove ci osservano le anime
degli angeli.
Qualcosa sta accadendo, Nadia deve assolutamente assistere, pensa di essere li per questo.
***
E' ormai quasi l'alba, qualcosa trasporta Nadia verso il posto dove la
femmina sta combattendo, lei intravede a terra un pozzo scoperto, un
buco enorme nel terreno e del fumo rosso che fuoriesce, la ragazza di
prima indossa una tutina nera con su una armatura dorata, lei posside
una lunga e biforcuta pelliccia bianca che le pende da dietro le spalle
e ondeggia insieme ai suoi capelli argentati seguendo i suoi
armoniosi e sinuosi movimenti.
E' bellissima, agile e tagliente, ma sembra che sta lottando con
qualcosa di tremendamente invincibile, non lo scalfisce neppure ma non
si da per vinta Nadia non riesce a vedere bene il suo avversario, lei
continua a balzare ma qualcosa la colpisce e adesso sanguina.
Devo fare qualcosa devo aiutarla! Sento che c'è qualcosa di oscuro in quello che lei sta combattendo. Nadia grida e avanza correndo.
Tu non puoi fare nulla, tutto si è ormai verificato.
E' Aaron che parla, è lui adesso che le appare accanto e la ferma la ragazza.
Lei morirà?
Si, Nadia lei morira'.
E' una madre! Che ne sarà del suo piccolo?
Al destino non importa.
Tutto scorre, il tempo è il medico più sadico che conosciamo.
Nadia ecco Sesshomaru, lui non arriverà a salvarla.
Sesshomaru vede la youkai balzare a terra, è ancora viva,
ma per poco. Scatta in avanti va verso di lei la afferra, qualcosa li
colpisce ma Sesshomaru balza.
"E' tutto intile Sesshomaru sembra fatto d'acciaio, è ancor più forte dello youkai che ha ucciso tuo padre."
Sesshomaru sente odore di umani e di youkai morti ma ciò che
aveva di fronte non era ne' demoniaco, ne' umano, era una figura enorme
di un diavolo nero, due lunghe e mostruose corna e due occhi vuoti.
"Ciò che abbiamo di fronte
è l'insieme di tutti i pensieri negativi, tutto ha di nuovo
inizio e io devo riportare l'ordine."
Lo colpisce ma si rende conto che non lo intacca, non può
credere ai suoi occhi! Li spalanca poco sorpreso. Ora userà Bakusaiga, si ricompone, Sesshomaru placherà gli
animi e tutto tornerà al suo posto.
"No."
La youkai muore, un soffio e un alito di vento.
"Lei come mio padre."
Non va così Sesshomaru, non
essere troppo sicuro, voi daiyoukai sparirete, vi trasferirete oltre,
questo mondo avrà due dimensioni, in una gli umani non vedranno
l'altra dove si muovono le ombre l'oltre.
E' Aaron che parla.
Io vedevo le ombre, come te Nadia,
lui mi ha strappato al mio corpo, è stata la sua voglia di
tornare e di sapere, ha scelto me che ho visto tutto questo, quello che lui non
ricorda più e che tu adesso con me sai.
Ora Sesshomaru sarà inglobato e riposerà in una tomba di
spine come lo vidi io tempo fa, l'ultima notte della mia vita, Nadia.
Aaron ha ragione, la figura assorbe Sesshomaru e lotrascina e poi richiude nel pozzo.
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