Under Neptune's light

di JosephineGreen
(/viewuser.php?uid=118791)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Veronica posò la pila di libri che stava trasportando sulla scrivania, si sedette e prese a massaggiarsi le tempie.
-Ti pagano per farlo. Ti pagano per farlo. Ti pagano per farlo.- prese a sussurrare ad occhi chiusi, lasciando che un’insolita pace interiore si impossessasse di lei. Sentiva che se avesse continuato ancora per qualche minuto sarebbe riuscita a stabilire un contatto con il padre eterno in pensona. Ancora pochi secondi..
-Ehm, scusa?-
Contatto interrotto. Aprì lentamente gli occhi e si trovò davanti a sè un minuto ragazzino rachitico con in mano un libro.
-E’ questa la biblioteca?-
-No, questo è un centro per la cura di animali maltrattati, la biblioteca è in fondo a destra.-
Il ragazzo sorrise imbarazzato.
-Ironia eh? Pare che vada molto di moda.-
-Niente batterà mai le t-shirt con stupide frasi stampate. In cosa posso esserti utile?-
-Vorrei prendere in prestito un libro.-
Veronica lo guardò sconcertata.
-Tu mi provochi ragazzo.-
-Oh, giusto, scusa. “Sogno di una notte di mezza estate” di Shakespeare: sai, mia madre dirige una specie di circolo del libro con le sue amiche.-
Veronica si alzò dalla sedia e si diresse verso la sezione del teatro inglese.
-Hey, per quanto mi riguarda puoi anche utilizzarlo per sostituire una gamba del divano, basta che lo riposti qua entro 30 giorni,altrimenti dovrai pagare una multa i venti dollari. Ok?-
Detto ciò, emerse dagli scaffali e porse il libro all’intimorito ragazzo,che la ringraziò e andò a compilare la propria scheda.
-E così, non sei al primo anno giusto?-
Stava soltanto cercando di fare conversazione o ci stava provando?
-No, al secondo. Tu?-
-Oh, io sono al primo. Hai un appartamento qua nel college o abiti fuori?-
-L’anno scorso stavo ancora con mio padre, ma quest’anno ho deciso di prendere un appartamento qua.-
-Oh, e perchè?-
Veronica si voltò e lo fissò.
-Domanda troppo personale.-
-Oh, scusa, ma certo.-
La ragazza sospirò: sarebbe stato un lungo, lunghissimo. anno.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=638828