IN YOUR OWN TIME.
I
Broken Record.
Love yourself if
you want
Cry a bit, laugh a lot
Throw a stone, take a plane
Start again
Give yourself a chance, not
a nosebleed
Mark Owen, They Do
Non
ti eri mai fermato davanti a nulla, nemmeno davanti alla pioggia
scrosciante di
un piovoso e freddo pomeriggio d’inverno.
Non
l’hai fatto nemmeno quella volta, quando l’acqua
incontrava il fango di
quel campetto di calcio dietro casa tua, quel posto che chiamavi casa,
dove tiravi qualche tiro a pallone col tuo migliore amico e sognavi un
giorno
di entrare nel Liverpool e avere la tua maglia con scritto
“Owen” dietro. E
tutti ti avrebbero acclamato perché eri il più
talentuoso giocatore tra i
giovani, e avrebbero riposto in te grandi aspettative, quelle
aspettative in
cui tu speravi con tutta la tua anima.
Spezzate. Come
il cielo attraversato da un lampo, come il rumore secco di uno
schiaffo, rotte, a pezzi, come quel vecchio cd in vinile.
Quel pallone
bucato non ti era mai sembrato così bello. Nemmeno quando lo
vedesti la prima volta, quando te lo regalarono per il tuo decimo
compleanno. E’
sempre stato il tuo fedele pallone. Non tiravi qualche calcio di rigore
se non
avevi lui ad accompagnare i tuoi piedi frettolosi.
Era bello anche così,
pieno di pezzi di pelle cuciti in vari punti per renderlo ancora
utilizzabile,
o bagnato dall’acqua, sporcato dal fango e
dall’erba muschiosa.
E’
automatico, non puoi farci niente. Lo prendi in mano.
Le parole del
dottore ti rimbalzano nella mente ricordandoti il rumore dei tuoi
palleggi.
Mi
spiace, ragazzo, ma il ginocchio è troppo debole.
Un
palleggio.
Non
potrai più giocare a calcio.
Un
altro, e un altro ancora.
…
non potrai più giocare a calcio…
Lo
lasci rotolare per terra e gli sferri un calcio, con quel ginocchio troppo
debole che ti impedisce di fare progetti per un futuro che ti
sarebbe
piaciuto.
…mai
più giocare a calcio.
La
tua vita si è bloccata. Come quel maledetto cd in vinile. Si
è bloccato
sulla tua canzone preferita senza terminarla, in attesa di un qualcosa
che gli
permettesse di andare avanti, sorpassando quella canzone troppo bella
per
essere giusta per te.
E comunque, il pallone
aveva centrato la rete.
Maledette
siano le idee che mi vengono di notte quando son depressa! E poi mi
lamento che non ho ispirazione: e ci credo, di questi tempi non si ha
tempo nemmeno di stare male.
Reduce da più nottate passate in bianco (e non si direbbe,
dato che dormo come un ghiro), eccomi qui a presentarvi una nuova mia
creatura. u.u
Dunque dunque dunque (cit. mia proff di italiano xD), sono una stupida
sentimentale che ha deciso di amare così incondizionatamente
un certo Mark Owen che ha avuto la geniale idea di scrivere una
raccolta di flashfic su di lui.
Il titolo della raccolta, come ben sapete, è il nome di un
album di Mark, il mio preferito, per l'esattezza. E all'inizio di ogni
capitolo prenderò frasi di canzoni di MaVk o i Take. E non
saranno di In Your Own Time perchè quasi tutte non ci stanno
bene dato che parlano d'amour, ed io non voglio parlare di amore in
questa raccolta. u.u O almeno, non interamente xD All'inizio avevo
pensato anzi di mettere le canzoni di How The Mighty Fall, e penso che
sarà così, almeno per ora. Con me nulla
è sicuro. o_O Perchè non ho messo come titolo How
The Mighty Fall, chiederete?
Resterete col dubbio.
Comunque. Ovviamente questa raccolta racconterà di pezzi di
vita di Mark, in ordine cronologico perchè sono pignola
anche se non sembro. :D Sono pur sempre della Vergine, oh.
Addio a chiunque mi leggerà *^*
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