ora basta non ne posso più

di Astrid 5E
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 Il titolo …. Lo devo mettere? ..  Va beh , mettiamolo.
 
“Ne ho abbastanza”
 
Adesso ne ho abbastanza.
Giuro che questa è l’ultima volta!
<< Sì? >>
<< Sono io. >> .
Sospiro.
<< Quella cosa? >>
<< Quella cosa. >> .
Termino la chiamata quasi sbattendo la cornetta.
Uno di quegli stupidi Toad che mi gira sempre intorno, si agita e inizia a muoversi nervosamente, dietro di me.
Alzo la gamba, istintivamente, quasi per dargli un calcio.
Mi blocco. Senso di colpa. Povero fungo deficiente.
Lo lascio nella sua stupida preoccupazione e  mi avvio verso la porta, posizionandomi bne il berretto in testa.
Mai una volta che si possa fare un appuntamento come si deve.
E poi neanche ‘sta storia della “situazione improvvisa”.
E se io sto lavorando?!
Possibile che un idraulico del mio calibro debba dedicare tutta la sua vita in questo?!
<< Forza, Mario! Siamo tutti con te! >> .
Un altro di quei funghetti odiosi.
Lo guardo male, ma di sbieco e non  mi vede.
“ Sì, sì, tutti con me! Mpf! Ma con la crisi che c’è ora, non ci state, tanto, a mio sostegno, eh, stupidi funghi?! Almeno uno stipendio fisso, dato che oramai scoccia un po’, questa storia!” .
Sospiro di nuovo. L’aspirina l’ho presa? … sì, ok.
Con tutto questo stress, oggigiorno, vorrei essere nato al posto di mio fratello.
Oppure di Yoshi, tanto quello dorme e basta.
Penso che addirittura fare delle uova sia meno doloroso di quello che faccio io, oramai da anni!
“ << Pronto? >> ”. Mi ritorna in mente la voce di Daisy.
Pure lei, poverina, è così tanto amica sua, che l’hanno messa a fare la centralina per imprevisti come questo di oggi.
Imprevisti che però avvengono un po’ troppo spesso, per i miei gusti …
Che cosa ci troverà, poi, quel drago, in quella?
Mah, sarà ormai che con tutte le volte che mi ha sfruttato in questo modo, “L’Amore” è andato proprio a farsi friggere, come una bob-omba! (che puccie!!)
Inciampo in un guscio. Rosso.
Oh, no. Ci mancava il Troopa gentile, quello che salta allegro!
E infatti eccolo arrivare, sorridente, saltellando, alla ricerca del suo guscio.
Ed eccolo ancora che, vedendo sia il suo guscio che me, sorride ancora di più, con quella faccia da schiaffi.
Oh, beh, almeno lui è un nemico. Non cambia nulla.
…  E il Koopa Troopa, ora più Koopa che Troopa, vola via, ottenendo il nuovo record universale di salto in lungo.
Alzo lo sguardo verso quel puntino che pian piano si allontana; su, su, sempre più su …
Così facendo, comunque, a causa della visiera del mio cappello – ancora non capisco perché mi ostino a portare un cappello così ridicolo e ingombrante – non mi accorgo di quello che mi cade addosso.
Un qualcosa.
E un qualcuno.
Il qualcosa è una bob-omba (che puccie!) viola sorridente, tutta circondata da note, che mi cade in mano, mentre il suo paracadute si stacca.
Il qualcuno cade subito dopo.
Non in mano, ma letteralmente addosso.
E non fa male. Fa malissimo!
<< Luigi! E che ca … >>
<< Fratello! Ciao! Che coincidenza! >> fa lui guardandomi dall’alto in basso.
Ecco. Questa cosa non mi piace molto.
Non solo è scemo e fa una vita beata, ma è pure più alto di me.
E fa il mio stesso lavoro!
Ovvio quindi che viene preferito lui – sia al lavoro che dai fan – anche per la sua immagine da “piccolone” che lo fa apparire addirittura “tenero”.
Scuoto la testa. È inutile negare l’evidenza.
<< Che ci fai qui, Luigi? >>
<< Mmm … >> ci pensa un po’.
Un altro po’ ….
Ancora  …
Mmmm!!!
<< Allora?! >>
<< Mi ha mandato Daisy! >> risponde lui, allora, sempre tranquillo, come se si fosse comportato come una persona normale quando le fai una domanda.
<< Per sicurezza >> precisa, poi.
Già, Daisy ci sa fare.
Ha previsto tutto.
Luigi, scemo sarà scemo, ma per quanto riguarda forza fisica, un po’ mi batte.
Quel “per sicurezza” lo so che non è rivolto a me.
Daisy è intelligente.
No, la protezione, lei, ,’ha assicurata a qualcun altro.
Alla sua migliore amica.
Sa che questa è l’ultima volta; non posso più andare avanti così.
<< Andiamo a salvare … >>
Se lo fa di nuovo, giuro che l’ammazzo!
<< … Peach! >>
 
 
 
 
Ok, lo ammetto, non è un granché,  ma mi era venuta in mente verso le undici e mezza di sera di ieri.  E così l’ho scritta.
Non so se è venuta bene, ma cercherò di continuarla, con altri lampi di genio-demenzialità di questo tipo. A presto e un saluto a tutti, Astrid 5E! ^^ 




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