Non fidarti degli estranei

di Raffy97
(/viewuser.php?uid=121823)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Non fidarti degli estranei
Richard Robriski
Ci sono molte persone che credono ai mostri, alle streghe, ai licantropi, ai vampiri e ai fantasmi: ma loro non sanno la differenza tra una paura finta ed una reale.
4 anni fa nel Quebec, in Canada, viveva una famiglia come altre: borghese, modesta, abbastanza grande, ma anche esigente di una vita sempre più perfetta. Erano vicino ad un carcere per deviati mentali, in cui vi era il celebre assassino Richard Robriski. Questi nel 1890, cioè, 10 anni fa aveva sterminato a colpi di fucile a canna corta, di mitra e di sbranca tre famiglie. In quelle tre famiglie si vedeva chiaramente il terrore nei loro occhi, quando il pazzo finito con il padre di ogni famiglia, che avevano opposto resistenza, iniziava a sparare a sangue freddo ridendo compiaciuto agli esili corpi delle madri e dei bambini. Quindi, la famiglia vissuta 4 anni fa sembrava destinata a essere uccisa da questo killer, solo che, lui era ancora esiliato in carcere sotto le cure di psicofarmaci.
Ma non tutte le ciambelle escono col buco, lo sapete? Infatti, il 7 febbraio del 1900 Richard Robriski riuscì ad evadere dal carcere.
-Mamma, ho paura!- disse Billy, uno dei 3 figli della famiglia, ma la madre gli rispose: -Di cosa cucciolo?- e Billy le rispose con voce tremante ed impaurita: -Che quell’omicida possa ucciderci come quelle famiglie di 10 anni fa- a questo punto mentre la madre lo stava per consolare, intervenne con aria inquietante suo fratello: -Ucciderci è poco: prima ci torturerà, poi ci taglierà la lingua, poi le braccia, i piedi e ci farà rosicchiare il naso da ratti orripilanti, finchè: non lo supplichi di morire e a quel punto…
Zac! Ti incenerisce lentamente e dolorosamente nei forni crematori!-, -davvero!?!- il fratellino gli domandò avendo paura di un’eventuale orribile risposta, infatti il fratello gli diete un orribile risposta: -Certo che si, e si narra che le famiglie brutalmente uccise 10 anni fa abbiano avuto lo stesso trattamento e che le loro ceneri siano state sparse nei terreni per far crescere i prodotti che consumiamo!!!!!!!!!!!!-, si può immaginare la reazione del fratello: una corsa al bagno per vomitare, e quella del fratello narratore: un sorriso compiaciuto seguito dalla verità.
Intanto, fuori di casa vi era il famoso killer che aveva ascoltato parola per parola la storiella del fratello, quindi, si disse fra se e se: -Senti, senti che fantasia, mi ha dato l’ispirazione per la mia prossima strage, lo ringrazierò quando sarà morto!- dopo questo suo breve monologo, segui una risata diabolica, di quelle che fanno: “UUU UAAAAA!!!!!!!!!!” e il cielo si scurì con delle nuvole nere che offuscavano la magnifica luna piena.
 
  





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=645493