ToChrisToHiSDeathToHisLoveToHisBrotherToHisFuckin'ChildToHisUnbornedChild
Il fumo riempirà il
tuo ricordo?
{Chris Miles –
Peter Miles}
To Chris. To his
death.
To
his love. To his
brother.
To his son never born. To his
fuckin' life.
To
his smoke. To his pills.
To his fishes. To his smiles.
To his yes. To his FUCK IT.
“Peter?”
…
Chris
aveva dodici anni ed ancora piangeva.
Se i suoi compagni l’avessero saputo probabilmente avrebbero
iniziato a prenderlo in giro, a dargli della femminuccia ma per lui era
inevitabile. Aveva deciso di fregarsene, di piangere, di non annullare
il suo dolore, ma di tenerlo custodito nel suo cuore, celato da quelle
lacrime.
Ogni notte, nascosto tra le coperte calde, non riusciva a smettere
di tremare e piangere; il suo
fratellino gli mancava troppo.
In fondo
erano sempre stati loro due, pronti a combattere contro il mondo.
Chris, ormai, era solo, contro tutte le avversità, contro la
solitudine, contro ogni singola cosa.
Tutti
se n’erano andati e l’unico momento in cui Chris
poteva sentirsi sicuro era sotto
le coperte, in compagnie delle sue lacrime.
A
quattordici anni Chris aveva fumato la sua prima sigaretta, a quindici
la prima
canna.
Ogni volta
in cui il fumo attraversava la sua gola e giungeva fino ai polmoni
–bruciandoli-
si sentiva sempre più rilassato, sempre più
sballato, anche se sempre un po’ più
vuoto perché la prima canna avrebbero dovuto fumarla
insieme, ma lui non c’era
più.
Peter non
sarebbe più tornato né per la prima fumata,
né per quelle seguenti.
…
Appoggiò
la
canna sulla tomba.
Era per lui,
solamente per il suo fratellino.
Sapeva che prima o poi sarebbero stati
insieme, pronti a fumarla e così, aspettando quel momento,
la lasciava lì,
insieme a ciò che era rimasto del suo corpo.
…
“Peter?”
Chiudeva gli
occhi la notte, non piangendo più, ma tenendo stretto tra le
labbra quel nome
che era inciso sulle pareti del suo cuore devastato dalle persone che
aveva giurato di amarlo sin dai primi gemiti, dai primi sorrisi, dalle
prime volte in cui quei furbi occhioni si erano trasformati nel loro
tipico splendore verde.
Ogni volta,
ogni notte, prima di chiudere gli occhi, riusciva a vedere quel ricordo
– quello
del giorno più bello della sua vita – di lui con i
pantaloni di Peter e di suo
fratello in mutande.
Lo faceva
sorridere, ogni volta. Gli lasciava un sorriso che era di uno splendore
spaventoso, tanto che sembrava incredibilmente sballato anche prima di
andare a letto e,
trattandosi di Chris era probabile che lo fosse veramente.
Chiudeva gli occhi - Chris - con la sicurezza che presto si sarebbero
incontrati.
|