Desclaimer:
I personaggi appartengono alla mente di Naoko Takeuchi e a chi detiene
i
diritti per la riproduzione (Mediaset) e la ristampa del Manga (GP
Pubblishing).
La trama è frutto della mia fantasia, gradirei quindi essere
avvisata se dovete
pubblicare la fan fiction su vostri siti o blog, previa attribuzione
dei
crediti alla sottoscritta. Il racconto che segue è stato
pubblicato per la
prima volta il giorno …………
su EFP il tuo sito di fan fiction. Qualsiasi altra
base di pubblicazione, senza i dovuti crediti, è da
considerarsi copia illecita
dell’opera.
Note al racconto:
Il titolo in tedesco “Abenteuer in
Wien” corrisponde
all’italiano “Avventura a Vienna”
. La fan fiction che vi accingete a leggere è il
proseguimento della mia prima
fan fiction “Unite per
l’Eternità” che potete trovare qui
e di cui consiglio la
lettura propedeutica che deve essere affrontata prima di iniziare
questa. Non
tanto perché altrimenti non capirete i contenuti, ma
perché ci saranno alcune
notizie e riferimenti di personaggi presenti nella prima, che
potrebbero
risultare così più chiari.
Note ai lettori:
Chiederei gentilmente al pubblico maschile di non recensire, in quanto
essendo
fidanzata.
1^Capitolo: In bocca al lupo Milena
Era
ormai
Ottobre inoltrato, le splendide giornate di sole estive avevano
lasciato spazio
alle umide e piovose giornate autunnali, le vacanze erano finite per
tutti e la
loro fine era stata accolta in svariati modi dalle sue amiche: Amy che
fin dai
tempi delle superiori era una studentessa modello, era contenta di
iniziare un
nuovo anno accademico, dopo le superiori infatti aveva deciso di
iscriversi a
Medicina ed era ormai al terzo anno, senza aver lasciato indietro
neanche un
esame e collezionare così una colonna di voti a dir poco
eccellenti sul suo
libretto degli esami. Banny alla quale piaceva dormire invece aveva
affrontato
l’arrivo di Ottobre come un imminente tragedia: aveva infatti
incominciato il
suo nuovo lavoro, il quale consisteva nel fare da commessa in una
gioielleria.
Per
Milena
invece quell’Ottobre e il successivo Novembre sarebbe stato
il mese che
probabilmente le avrebbe cambiato la vita in meglio, avrebbe infatti
realizzato
uno dei sogni che coltivava fin da bambina: riuscire a sfondare nel
campo
musicale non solo giapponese ma anche europeo. Ragion per cui ancora
non
riusciva a dimenticare l’emozione che aveva provato ormai
quindici giorni
indietro quando Heles dopo aver risposto al telefono le aveva passato
il
direttore dell’Orchestra Filarmonica di Vienna che le
chiedeva se era
disponibile per una serie di quattro concerti nel mese di Novembre
appunto con
l’Orchestra Viennese in uno dei teatri di maggior prestigio
in Europa. Ecco
spiegato il motivo per il quale stava preparando le valige, sarebbe
stata via
per un mese e mezzo, e aveva quindi necessariamente riempire due valige
con le
sue cose; valige che si andavano ad aggiungere alle due di Heles. La
sua
compagna infatti l’avrebbe seguita a Vienna, avevano
stipulato un patto dopo la
telefonata del direttore: Heles si sarebbe assorbita un mese di full
immersion
nella musica classica, senza potersi rifugiare in garage dietro le
moto, a
patto che al ritorno lei accettasse di andare in giro in moto con la
motociclista, e l’espediente aveva funzionato fin troppo
bene. Milena sospirò,
erano già le sette, ed era giunto il momento di prepararsi:
le sue amiche avevano
fatto una specie di festicciola di in bocca al lupo per quella sera
visto che
il volo per Vienna sarebbe partito il giorno dopo alle otto del
mattino, ciò
voleva dire che alle sei massimo le sei e mezza dovevano trovarsi in
aeroporto
per effettuare il check-in e la pesatura dei bagagli per
l’imbarco, il violino
lo avrebbe infatti portato con se sull’aereo per evitare che
si danneggiasse
visto che gli operatori non ponevano molta attenzione nelle operazioni
di
scarico e carico delle valige sull’aereo.
Per
la
serata con le amiche aveva deciso di indossare un vestitino in seta
color
avorio che veniva allacciato dietro il collo lasciandole le spalle
completamente libere e una piccola fessura appena sopra il seno, la
gonna
invece era piuttosto larga, non di quelle aderenti e arrivava poco
sotto la
metà coscia; completò il tutto con degli stivali
al ginocchio con tacco dodici
dello stesso colore dei collant e della borsa: il nero.
Si
diresse
quindi nell’ingresso trovando le altre tre sue coinquiline,
Heles nonostante
fosse comunque un’uscita serale si limitata a indossare un
paio di jeans una
maglia e una giacca, senza farsi troppe domande su cosa fosse giusto
mettere.
“
Mile
ovviamente la promessa che mi hai fatto della moto parte da oggi
stesso” le
disse Heles porgendole il casco
“Ma
no
stasera no, ti sembra che sono vestita nel modo adatto per andare in
moto? Poi
ho anche il cappotto nero che è stretto e mi si romperanno i
collant” protestò
lei
“E’
un dato
di fatto Mile, tu non sarai mai vestita nel modo adatto per andare in
moto, per
lo meno stasera hai la gonna corta” rispose Heles sorridendo
trionfante “Su
niente storie” concluse con espressione divertita.
“Be
allora
noi vi raggiungiamo in macchina” si intromise Sidia
mettendosi il cappotto
“Qual
è il
locale?” chiese Heles
“E’
il
locale quello dove lavora Moran, ma non il bar L’Orientale
davanti alla torre
di Tokyo” rispose Ottavia inaspettatamente, vedendo che Sidia
non sapeva
rispondere. “ Lo so perché ho sentito
Chibiusa” concluse.
Dopo
aver
chiuso casa il quartetto si avviò verso il garage dove
c’erano sia la macchina
che la moto.
“Puoi
almeno
andare piano?” sbottò Milena dopo essersi seduta
nel miglior modo possibile per
non rovinare il vestito sulla moto.
“Ci
proverò
ma non ti garantisco niente” rispose Heles beccandosi uno
sguardo dal quale
molto probabilmente sarebbero usciti dei fulmini se solo avessero
potuto, prima
di salire in moto a sua volta e accendere la moto. “Ci
vediamo al ristorante
allora, a dopo” disse alle altre due in macchina prima di
accelerare diretta
verso l’uscita del garage e sentendo la stretta di Milena
attorno alla vita
farsi più rigida.
Dopo
circa
mezz’ora passata a sfrecciare nel traffico cittadino che a
quell’ora era sempre
intenso per via del rientro a casa dei lavoratori, arrivarono nel
locale
indicato da Ottavia e trovarono già il gruppo di Banny
seduto al tavolo
prenotato dall’occasione.
“Ciao
ragazze!” esclamò allegra Bunny
“Ciao
a
tutte” rispose allegramente Heles, mentre Milena si sedeva
nel posto libero
accanto a Amy aveva lo stretto bisogno di sedersi su una sedia normale
che
stesse ferma a contatto con il terreno: Heles infatti si era divertita
a dare
gas più del necessario alla moto raggiungendo forse una
velocità un po’ troppo
elevata per i suoi gusti personali, ma che a quanto pareva equivaleva
ad andare
piano secondo i canoni della motociclista. Heles dal canto suo non
tardò a
raggiungerla sedendosi nel posto alla sua destra.
“Ma
ci sono
anche Akane e le altre?” chiese Milena dopo aver fatto un
rapido conto dei posti
ancora liberi, i Three Lights e la loro Principessa infatti erano
nuovamente
partiti qualche giorno dopo che lei aveva ricevuto la convocazione, per
fortuna
del suo gruppo dato che Heles aveva tirato frecciate fino al momento
dei saluti
a Seya, Yaten e Taiki che ovviamente non c’erano andati
leggeri con le
risposte.
“
Si
dovrebbero arrivare anche loro se non sorgono problemi
all’ultimo minuto, ma
comunque se così fosse ci avvisano Akane ha il cellulare di
Banny” le rispose
Morea.
“Be
allora
Milena sei agitata per la partenza?” le chiese Marta.
“No
sinceramente nonostante tutte le ore che passeremo domani in aereo non
sono
molto agitata, credo che lo sarò molto di più
quando farò il primo concerto”
“Non
sai
quanto ti invidio sarai vicina a Parigi capitale della moda, voglio
dire, la
Francia e l’Austria sono vicine!” le rispose Marta.
“
Si in un
certo senso si” rispose la violinista
Dopo
circa
dieci minuti all’arrivo della parte mancante del gruppo
seguita da Sidia e
Ottavia, Moran si avvicinò al tavolo per prendere le
ordinazioni, la cena era
basata sui piatti tipici della cucina giapponese, che tuttavia ad Akane
erano
per lo più sconosciuti, a parte gli Onigiri infatti non
aveva assaggiato
nient’altro di quello che fu portato in tavola da Moran e
dalla sorella.
“Abbiamo
pensato che visto che per un mese mangerete altre cose, era giusto che
vi
riempivate di pietanze giapponesi” commentò Banny
allegra “Cioè ad essere
sincera l’ho pensato solo io”
“
Per me lo
sai che va bene qualsiasi cosa per quanto concerne il
mangiare” le rispose
Milena.
La
serata
passò in modo piuttosto tranquillo e il tavolo divenne
presto abbastanza
rumoroso per via di qualche bicchiere di vino che veniva riempito ogni
tanto,
soprattutto da chi non doveva guidare rientrando a casa. Moran dopo
aver finito
di servire passò nuovamente al tavolo per dare
l’in bocca al lupo a Milena,
perché a quanto pare aveva saputo al momento della
prenotazione il motivo di
quel ritrovo del loro gruppo nel locale che nel frattempo si era
riempito di
gruppi d’amici che avevano l’intenzione di passare
un giovedì sera diverso dal
solito.
Durante
la
Cena Milena attaccò a parlare animatamente con Kristel, una
delle ragazze del
gruppo di Akane con la quale aveva approfondito in quel mese circa la
conoscenza, scoprendo che avevano un paio di cose in comune,
soprattutto per
quanto riguarda i gusti musicali, anche se Kristel aveva pian piano
scoperto
che anche il rock era un ottimo stile di far musica, soprattutto quando
hai
bisogno di qualcuno che ti tira su il morale, ma rock escluso aveva un
buon
senso critico della musica classica e contemporanea.
Era talmente presa dalle chiacchiere da non
sentire nemmeno Heles che si alzava per andare a esplorare il locale e
scambiare quattro chiacchiere con Moran, tanto che quando si
girò per dire
qualcosa alla sua compagna rimane quasi stupita della sedia vuota al
suo
fianco, e iniziò ad esplorare con lo sguardo il locale in
una silenziosa
ricerca.
“
E’ meglio
se corri a marcare il territorio” era Marta, alla quale non
era sfuggito il suo
perlustrare la sala
“Cosa
scusa?” le rispose Milena
“Guarda
li”
concluse Marta indicando un punto alle spalle della ragazza. E in
effetti dopo
essersi girata Milena non tardò un minuto a scorgere Heles
dall’aria un po’
seccata che tuttavia non riusciva a togliersi di dosso una ragazza alta
più o
meno quanto lei, e dal fisico piuttosto formoso, dai capelli neri e
vestita in
modo piuttosto provocante. Fu una questione di secondi quella che vide
la
violinista alzarsi per andare a prendere sotto controllo la situazione
con
passo piuttosto deciso, anche perché non poteva nasconderlo
a se stessa: la
visione di quella scena le aveva dato piuttosto fastidio.
“Amore
mi
presenti la tua nuova amica” disse con tono falsamente ingenuo passando il braccio dietro
la schiena di
Heles e fulminando con lo sguardo la ragazza che aveva davanti.
“
Lei è
Emily” disse Heles, con un tono che sembrava imbarazzato.
“Milena
piacere” rispose lei gelida
“Si
ma è
meglio dire che sono la ex di Heles, ci siamo lasciati qualche mese
prima che
lei scendesse così in basso, cioè voglio dire,
Heles meriterebbe molto di più” rispose
Emily squadrandola dall’alto in basso, ma come si permetteva
di insinuare anche
minimamente che Heles mettendosi con lei era scesa più in
basso piuttosto che
quando stava con quella sorta di troione che era davanti ai loro occhi?
“
Può darsi
che il livello superiore, non la soddisfava poi così bene
sotto le lenzuola, lo
conosci senz’altro il detto: “Tutto fumo e niente
arrosto” vero?” rispose
Milena con un sorriso angelico stampato sul volto, per poi godersi
l’espressione basita e il nervoso che si dipinse subito dopo
per il senso della
risposta che aveva ricevuto sul volto di Emily “Heles forse
è meglio se
torniamo al tavolo con le altre che ne dici?”
“Si
ok..come
vuoi tu…be allora ciao Emily” rispose
l’altra cercando di mascherare
l’imbarazzo con il suo orgoglio smisurato.
“
Poi mi
devi dire dove hai beccato una ragazza di quel tipo, si vede da
chilometri di
distanza che è una ragazza di facili costumi, basta solo
vedere come si veste”
iniziò a brontolare Milena.
“Sei
gelosa
forse?” le domandò divertita la bionda
“Forse..”
ma
più che gelosa era stata punta sull’orgoglio che
aveva, abituata com’era a
ricevere complimenti su complimenti, ed essere svalutata da una che non
doveva
neanche permettersi di paragonarsi a un ragazza quale era lei, visto il
modo in
cui era vestita Emily.
“Sei
gelosa…
sei gelosa ah ah ah ah” la prese in giro Heles, Milena
infatti di rado mostrava
quel sentimento nei suoi confronti, era un sentimento che non andava
per nulla
d’accordo con il carattere della musicista.
“Ma
dove
eravate finite? Aspettavamo voi per il dolce e il
caffè” chiese loro Bunny
appena raggiunsero il tavolo dove avevano cenato.
“Sono
andata
a marcare il mio territorio d’azione” rispose
Milena facendo l’occhiolino a
Marta, e facendo dipingere un’espressione di quella che non
ha capito niente a
Bunny.
“Che
vuol
dire?” chiese Banny
“
Niente
diciamo che ci sono troppe zanzare nel locale stasera” come
sempre Milena
quando voleva riusciva a parlare per metafore come se si trattasse di
parlare
la sua lingua madre, cosa che Banny odiava anche quando si doveva
avvicinare
una battaglia contro i nemici. Tuttavia non riuscì a
ribattere per via della
torta che era arrivata al tavolo di forma rettangolare, decorata con
panna e
frutti di bosco in cima e una scritta in cioccolato corsivo:
“In bocca al Lupo
Milena”.
“
Ragazze ma
non dovevate! Bastava anche solo la cena insieme”
“La
offre la
casa la torta, qualcosa per augurarti l’imbocca al lupo
dovevamo pur fare anche
noi no?” le rispose la sorella di Moran
“Grazie
allora” sorrise lei
“Si
ma
qualche foto è di rito ora è!”
esclamò Heles tirando fuori la macchina
fotografica.
La
restante
parte della serata passò tra commenti alla torta, e la
moltitudine di scatti
che avrebbero ritratto ciascun momento, a indiscrezione di Heles che si
era
auto nominata fotografa della serata così da avere la scusa
per non comparire
in nessuna foto o quasi. Presto però arrivò il
momento almeno per Heles e Milena
di rientrare per riposarsi, visto che da li a poche ore avrebbero avuto
l’imbarco per il volo, e quindi salutarono tutti, Ottavia e
Sidia rimasero
invece ancora un po’ a chiacchierare con le loro amiche prima
di raggiungerle
in macchina dopo circa un’oretta. Arrivata a casa Milena
controllò per l’ultima volta le sue due valige per
controllare di aver messo tutto il necessario per i quasi due mesi che
sarebbe dovuta stare lontano da casa, poi andò velocemente a
togliersi il trucco e a lavarsi i denti in modo da mettere in valigia
anche la trousse, dopo di che chiuse la cerniera dei due
trolley. Heles dal canto suo era già nel letto che
stava sonnecchiando perché aveva terminato di fare le
valigie quello stesso pomeriggio, ragion per cui una volta raggiunta la
sua compagna nel letto Milena fu costretta a limitarsi solamente a
darle il bacio della buona notte e a spegnere la luce.
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