L’
ispirazione per questa drabble mi è venuta
mentre rileggevo l’ottavo volume delle disavventure dei
Baudelaire. È una
Violet/ Olaf, la mia prima, che sarà seguita da tante altre.
Vorrei un vostro
parere, per vedere se mi è venuta passabile o molto
patetica. Grazie.
Mi
ami, Violet Baudelaire?
<< Mi
ami,
Violet Baudelaire? >> chiese l’uomo,
con il suo sguardo penetrante.
La ragazza voltò la testa,
come se avesse ricevuto uno
schiaffo in pieno viso.
L’uomo iniziò ad
avvicinarsi lentamente, come il leone si
avvicina alla gazzella.
Violet Baudelaire si legò
i capelli con il suo nastro
preferito, tentando di mettere in moto il cervello.
Eppure qualcosa non funzionava, gli
ingranaggi della sua
mente non funzionavano, non riusciva a scappare da quella situazione.
O forse non voleva.
Voleva chiamare aiuto, chiamare Quigley, o magari Klaus.
Ma lei voleva aiuto?
No, forse no.
Anche se la cosa la faceva
profondamente vergognare.
Lui era sbagliato, nella fazione
dello scisma di V.F
sbagliata.
Lui era il male.
Pensò a Zio Monty, ai suoi
genitori, a Kit e Jacques
Snicket, a zia Josephine, a Madame Lulù e ai suoi fratelli.
Il bene attira, ma il male attrae.
<< Si, Olaf. Ti amo
>> rispose con un sussurro.
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