Diary of a Scarlet Queen.
7th Chapter: May, June, July 1985
25
Maggio 1985
Ronan non ha preso benissimo la storia
del Torneo. Praticamente, mi ha fatto capire che mi reputa un’egoista. Ho cercato
di chiedergli scusa, di mettersi nei miei panni, gli ho promesso che avrà parte
della vincita. Ma comunque si è offeso.
Non so che farci. Sento che
questa è la mia grande occasione e non posso perderla. Domani vado a fare la
richiesta per il passaporto. Un passo in più
verso la partenza.
26
Maggio 1985
Comincio a
diventare brava come origliatrice. Stasera ho captato
la conversazione tra mio padre e Nina riguardo l’incontro con i Giapponesi a
Francoforte. Pare che Nina sia stata ingaggiata da Mr
Mishima in persona per far fuori qualcuno di molto,
molto importante, durante il torneo. Nina ha nome e cognome della persona, ho
visto che faceva vedere qualcosa a mio padre, forse un dossier, ma non l’ha
nominato.
In ogni caso, papà
non ha detto, stranamente, nulla sulla mia partecipazione al Torneo.
Che cosa strana.
Non riesco a
capire se non la reputi importante ai fini della missione di mia sorella o se
non la informi per evitare che possa intralciare la mia partecipazione.
07
Giugno 1985.
E’ finito un altro anno di
scuola. Il penultimo.
L’anno prossimo, a quest’ora,
starò affrontando l’esame finale e poi sarò finalmente libera da questo
Istituto di Merda.
In tutto questo, Ronan mi ha informato dell’imminente matrimonio tra Jessie Finley e Connor O’Connor: Jessie è incinta e si sposeranno la settimana prossima. Ronan è invitato, in quanto cugino di Connor,
ma dice che non parteciperà, preferisce risparmiare i soldi del viaggio.
La cosa non mi sorprende, queste
cose sono all’ordine del giorno in Irlanda: se una ragazza rimane ‘fregata’,
deve per forza sposarsi. Se penso che potevo rimanere incinta di Josh ed essere costretta a diventare sua moglie mi viene il
vomito.
Ma anche pensare che una ragazza
della mia età, come Jessie, stia per diventare madre
mi fa venire i brividi.
Più conosco questa
società e la sua morale, più ne rimango disgustata. Sono sicura che nel resto
del mondo le cose vadano di gran lunga meglio. Probabilmente anche in Giappone
hanno una mentalità più aperta che qui.
Magari deciderò
anche di non tornare indietro.
17
Giugno 1985
‘Gentile
Miss Williams,
La
sua richiesta di partecipazione al Torneo del Pugno di Ferro (Tekken Tournament) indetto dalla Mishima Zaibatsu è stata accolta.
E’
invitata a partecipare alle selezioni europee, che si terranno a Francoforte
dal 30 giugno al 02 Luglio C.A.
Le
prime tre posizioni delle selezioni europee potranno partecipare alle finali
del Torneo che si terranno a Tokio dal 01 al 15 Settembre.
La
mancata partecipazioni alle selezioni preliminari comporta la cancellazione
dell’iscrizione al Torneo.
Sicuri
di incontrarla a Francoforte, porgiamo
Distinti
Saluti’
Mi hanno presa!!!
Un primo passo è stato fatto!
Purtroppo iniziano
i problemi: Innanzitutto ci sarà anche mia sorella, e questo potrebbe davvero ostacolarmi.
E poi il problema
maggiore: Nella cassetta ho 1175 sterline. Solo il viaggio per Francoforte
andata e ritorno mi costerà 630.
Quindi
resterebbero 545 Sterline. Troppo poche… Il biglietto
per Tokio ne costa solo all’andata 1250. Devo trovare il modo di mettere da
parte più soldi, ed in fretta.
19
Giugno 1985
Ammetto che è una disgustoso
quello che ho fatto. Ma il Giappone è troppo importante, e si avvicina giorno
per giorno.
I soldi non cadono
dal cielo e non assumono da nessuna parte una ragazza minorenne.
Ieri sera ho visto
Douglas, in giro. Ha detto che ha preso la macchina e mi ha invitato a farci un
giro. Sapevo benissimo che in realtà le sue intenzioni erano altre, ma ho
accettato lo stesso. Tanto per passare il tempo e poi mi sentivo un po’ giù.
Come volevasi
dimostrare, ci siamo ritrovati in uno dei vicoletti del porto. Guarda caso, eh!
“Allora, ti piace
la macchina?” mi domanda, porgendomi una fiaschetta di whiskey. Annuisco,
buttando giù un gran sorso. La sua mano dal cambio si sposta sulla mia gamba.
E lì mi viene
l’illuminazione. “Sono 50 sterline.” Annuncio.
Lui mi fissa
basito. “Stai scherzando, vero?”
Oh no, non sto
proprio scherzando. “Se mi vuoi sono 50 sterline. Altrimenti mi riporti
indietro.”
“E da quando in
qua questa novità?” sembra arrabbiarsi. “Tesoro mio, se pensi di venir qua a
batter cassa hai trovato l’uomo sbagliato.”
Fermo qualsiasi
sua intenzione prendendogli il polso e flettendolo appena all’indietro. La
stessa cosa che ho fatto a Josh, ma questa volta mi
fermo proprio un istante prima di spezzargli l’osso: “Tesoro mio: Temo che tu non abbia capito con chi hai a che fare.”
Mi vede ferma, decisa.
Sa che pratico Aikido da più di 10 anni e che sono una campionessa. Sa che non
conviene scherzare con me.
Sbuffa, infine e
lascia perdere. “Vabbè, scusa. E’ che questa cosa non
la sapevo mica. Potevi avvisarmi no? Hai sempre fatto tutto gratis. E poi 50
Sterline non le ho.”
Alzo gli occhi al
cielo poi chiedo quanto abbia. Lui risponde 25. “Uno sconto per un vecchio
amico non lo puoi fare?”
Gli rispondo di
no, ma prendo la banconota da 20. “Diciamo che farò qualcosa da 20 sterline.”
Ed eccomi qui. Il
termine tecnico è puttana. Cosa che
in fondo sono sempre stata. Mi sono sempre data da fare. Solo che lo facevo
Gratis. Il fatto che chiedessi a Doug venti sterline per un lavoretto, era solo
questione di tempo. Potrei fare lo stesso con P, chissà se accetterebbe.
Si, Anna Williams,
sei una puttana vera e propria, ora. Ma per poco. E’ solo lo scotto da pagare
per arrivare in alto. Potevi far diversamente?
No.
E tanto una certa
reputazione ce l’hai sempre avuta. Era solo questione di tempo prima che ti
facessi pagare.
Ma tutto cambierà,
dolcezza, tutto cambierà.
In questo mondo
materiale, Non posso far altro che essere
una ragazza materiale.
22
Giugno 1985
Ho spiegato il mio
progetto a P. , del torneo e del fatto che mio padre non allungherà un penny in
più di prima. Ha annuito e mi ha sganciato cento sterline: era appena tornato
da un lavoro molto produttivo, da come ho capito.
Dopo, me ne ha date altrettante.
Beh, Anna. Non c’è
che dire. Sei una puttana, è vero. Ma per lo meno in questo sei brava. Non
credo che qualcuno avesse dubbi a riguardo.
Boys may come and boys may go
And that’s all right you see
Experience has made me rich.
Continuo a ripetermelo, con le
cuffie del walkman nelle orecchie e la cassetta di Madonna sparata a tutto
volume, mentre fumo una sigaretta nella solitudine della mia camera.
Fuori piove forte.
Siamo a quota 1300
sterline.
29
Giugno 1985
Non prendevo
l’aereo dal viaggio in Francia che ho fatto con i miei genitori, quando avevo
7anni. L’unica vacanza che abbiamo fatto tutti insieme.
Ed ora, parto da
sola per la mia avventura. Credo che Nina parta domani mattina. La incontrerò
alle selezioni e saranno faville.
Fingerò sorpresa o
le sorriderò beffarda miagolando che è l’ora della resa dei conti tra noi due?
Sono indecisa su
come comportarmi, ma ho ancora tempo per riflettere.
30
Giugno 1985
Ho passato la
preliminare! Ed è stato assurdo!
Ero arrivata
tardi, mi sono persa in questa cazzo di città, e per non perdere a tavolino
sono dovuta salire sul ring vestita così com’ero, dato che non avevo tempo per
cambiarmi: Pantaloni neri, canotta rossa e scarpe
con i tacchi!
E i tacchi mi
hanno portato fortuna. Il mio rivale, un finlandese, è finito fuori dal ring in
pochissimo tempo. Quasi non mi ha colpito!
Mentre il giudice
di gara mi alzava il braccio in segno di vittoria, ho visto Nina, tra gli altri
partecipanti ai piedi del ring. In tuta attillata viola, piedi nudi e bocca
aperta a O.
Per un istante.
Poi la sua espressione è diventata di puro sdegno. È anche arrossita dalla
rabbia!
Il mio cuore ha
iniziato a battere precipitosamente. Mi sono sentita talmente euforica che
pensavo mi scoppiasse la testa. Che soddisfazione! Non ne ho mai provato una
così in vita mia!
E’ stato bellissimo,
ed è solo il primo passo! Mi gira quasi la testa, sono in preda alla vertigine
e all’euforia. Come sulle scogliere di Moher. Come al
Cimitero di Corcomroe Abbey.
Oggi pomeriggio
avrò la seconda fase. Sto seriamente pensando di gareggiare ancora con i
tacchi. Ho stupito tutti con il mio stile, tutti mi guardavano, e a parte Nina,
erano tutti sguardi ammirati.
Nel frattempo, ho
visto che anche Nina ha passato la sua preliminare con tranquillità. Deve
essere furibonda. Però non mi si è avvicinata.
Oh, quanto mi
piacerebbe uno scontro diretto con lei!
H.20: Passato
anche la seconda fase delle selezioni preliminari! Domani di scontro ne avrò
solamente uno! Non posso fallire. Stasera cena leggera, sigaretta meditativa e
a letto presto!
01
Luglio 1985
Passato anche
questo Turno, con più difficoltà. Le selezioni si stanno facendo durissime.
Nina non mi ha
rivolto altro che uno sguardo, quando è scesa dal suo ring senza festeggiare la
sua schiacciante vittoria e passandomi di fianco, come a dire ‘Impara come si combatte’.
Stronza.
Domani il
verdetto. L’ultima sfida. Non posso fallire, saremo in 6, e solo 3 di noi
voleranno a Tokio. Il più forte, il più temibile, è un Russo con un nome
inglese, JACK, che pare un robot. E forse lo è realmente. Quando l’ho visto, la
prima volta, mi è venuto il dubbio che questo non sia un semplice torneo di
arti marziali, e che potessi essermi andata a ficcare in un guaio più grande di
me.
Ma no. E’ solo una
mia impressione.
02
Luglio 1985
SI VOLA A TOKIO!
Sono passata, ce
l’ho fatta!!! Anna Williams è uscita vincitrice dell’ultima sfida! Ho faticato tantissimo,
questa volta ce l’ho fatta per un pelo, devo allenarmi ancora duramente: se
queste erano solo le selezioni, non oso immaginare come saranno i veri
protagonisti del Torneo.
Se al sorteggio il
mio avversario fosse stato Jack (si, continuo a credere sia un robot, e ciò mi
inquieta molto), non sarei passata di certo. Ha una forza brutale, schiaccia
chiunque si trovi davanti.
E Nina… mi costa ammetterlo ma mia sorella è micidiale.
Qualche movimento fluido, una presa ben azzeccata e spietata ed eccola tra i
finalisti europei.
Anna Williams
Nina Williams
Jack.
Due sorelle
irlandesi arrabbiatissime (gli organizzatori hanno commentato questa situazione
‘molto interessante’) e un Russo molto molto
inquietante.
TEKKEN,
L’avventura continua!
Si
vola a Tokio, finalmente! Ci sono voluti 7capitoli di Tedio per arrivare a
questo punto!
Grazie
alle mie commentatrici fidate!!!
Cercherò
di dare più ritmo alla storia… so di essere
tremendamente prolissa e monotona… perdonatemi!
Grazie
per il supporto che mi state dando!! Mi ha dato una spinta incredibile per
scrivere questo capitolo!
Milioni
di grazie ad ALISTER, BLOODRED RIDIN HOOD, DEVILCANCRY e DEVILJINNINA!
Ah, Boys
may come and boys may go / And that’s all right you see / Experience has made
me rich. È una citazione di ‘Material
Girl’ di Madonna.
Direi
che ci stava!
Vi
prego di farmi conoscere le vostre impressioni, le vostre critiche e i vostri suggerimenti
… sono a vostra disposizione per qualsiasi cosa!!
Grazie
Grazie Grazie
Sempre
Vostra
EC