Nick sul
forum: Joy°
Nick su EFP (in caso di diverso nick): Joy
Fandom: The vampire diaries.
Personaggi Principali: Damon
Salvatore, Stefan Salvatore.
Genere: Comico.
Rating: Verde.
Avvertimenti: Double drabble.
Introduzione: -Tu c’entri qualcosa con questo?- domandò
Stefan, scendendo le scale in canottiera e mostrando al fratello una pila
d’indumenti spiegati.
Note dell’Autore (non obbligatorio): Una storiella davvero idiota, lo so. ^__^
BIZZARRIE D’ALTA MODA
-Tu c’entri qualcosa con questo?- domandò Stefan,
scendendo le scale in canottiera e mostrando al fratello una pila d’indumenti
spiegati.
Damon sollevò le braccia in un gesto plateale. –Perché mai
dovresti subito dubitare di me?-
Il ragazzo incrociò le braccia al petto e inarcò un
sopracciglio.
-Quelle sono le tue felpe?- domandò Elena incredula.
-E queste, cucite su ogni cappuccio, sono orecchie
da gatto, a quanto pare…- commentò Bonnie, sollevandone una.
Damon lanciò al fratello uno sguardo del tutto inconsapevole,
premurandosi di sollevare innocentemente le spalle.
E nel mentre, risuonò la voce cristallina di Caroline, che
batteva le mani saltellando frenetica. –Ma sono carinissime!-
***
-Esci, Damon?- domandò Elena, al risuonare dei passi sulle
scale.
-Serata di gala, con Andie.-
-E ci vai indossando la sua camicia?-
-Questa è mia.- chiarì, sistemandosi i polsini di
pizzo.
-Non vorrei ferire il tuo ego, Damon, ma il rosa non
è esattamente il tuo colore.- commentò Bonnie, sollevando le
sopracciglia.
-Ha ragione.- confermò Caroline sollecita. –Azzurro,
eventualmente.-
Quello scrollò le spalle con noncuranza, rassettò il
colletto davanti allo specchio e compiaciuto di sé, spalancò la porta.
-Sentito, fratellino?- si preoccupò di ribadire. –Per quando
sarò tornato, vedi di farmene trovare anche qualcuna azzurra.- e sbatté
l’uscio.
-Non puoi farcela con lui, Stefan.- constatò seria Elena.
–Devi rassegnarti.-
FINE.
Questa storia si è classificata seconda al contest “A
Carnevale, ogni scherzo vale” indetto da Marta86.
Grammatica, sintassi e punteggiatura (9,95/10)
Praticamente perfetta. Ho solo questo piccolo punto da farti notare: quando tu
scrivi “ E ci va indossando la sua camicia?”, da chi fai pronunciare questa
frase? Se è Elena che parla, allora dovresti scrivere “E ci vai indossando la
sua camicia?”, perché è sempre Elena che si rivolge a Damon dandogli del tu;
se, invece, è Bonnie che la pronuncia (come commenta due righe più sotto),
allora la frase va bene perché si rivolge a Elena chiedendole di una terza
persona, ovvero di Damon. Comunque, siccome ero in dubbio, ho deciso di
toglierti 0,05 non per l’errore (in quanto può benissimo non esserlo) ma per il
fatto che mi sono scervellata per capire come considerare questa frase quando,
secondo me, doveva essere chiara.
Il resto è impeccabile come solo tu sai fare.
Lessico e stile (9,50/10)
Come ho avuto modo di notare in altre occasioni, il tuo stile è molto chiaro e,
allo stesso tempo, evocativo. E anche in questa storia non ti sei smentita. La
tua scelta di usare il corsivo per sottolineare l’ironia e il deliberato
sarcasmo di alcune parole è stata ben azzeccata in questo contesto. Le parole
semplici di cui fai uso hanno il potere di racchiudere il loro le immagini
perciò il lettore quando legge visualizza d’istinto la scena. E le azioni quotidiane
che tu descrivi (come vestirsi, rassettarsi il colletto) non sono banalizzate
ma sono rivestite d’importanza alla luce del lessico elegante che utilizzi.
Originalità (9/10)
Molto originale come scherzo il fatto di cucire delle orecchie da gatto nei
cappucci delle felpe di Stefan. La sua vendetta, invece, non è stata di
immediata comprensione come lo scherzo di Damon: mi ci è voluto un po’ (e
tuttora mi chiedo se ho interpretato bene) per capire che Stefan ha tinto di
rosa la camicia di Damon.
Caratterizzazione dei personaggi (5/5)
Dai personaggi principali a quelli di contorno, sono tutti perfettamente IC:
quello che risalta di più è Damon, di poche parole, dicendo lo stretto
indispensabile per poi uscirsene fuori con un piano megalomane e portatrice di
guai a tutti, incline alle malefatte e ai dispetti deliberatamente, sempre e
comunque, con quella sua smorfia da finto innocente anche quando è plateale che
è lui il colpevole. Sei stata brava a rendere questo suo aspetto. Stefan, con
il suo incrociare le braccia che significa l’attesa paziente di una risposta
per quanto vaga da parte del fratello, Elena che, dapprima indignata, non si
stupisce più delle reazioni di Damon, la saggia Bonnie che il suo commento
ironico rivela un filo di disprezzo e presa in giro verso Damon e, infine,
Caroline, così IC nel modo di esprimere il suo entusiasmo nel battere le mani
frenetica e trillante. Complimentissimi.
Presenza dello scherzo (4/5)
Lo scherzo di Damon ai danni di Stefan è facilmente comprensibile. La vendetta
nei confronti di Damon, invece, non lo è altrettanto. Nel momento in cui ho
finito di leggere la storia, mi sono soffermata a pensare che non avevo capito
ciò che aveva fatto Stefan per vendicarsi, quindi, l’ho riletta varie volte
finché non mi è arrivata l’illuminazione (e qui spero di aver azzeccato ciò che
avevi in mente…). Perciò, ti ho tolto un punto per questo.
Gradimento personale (9/10)
Mi è piaciuta molto la storia. È scritta con un linguaggio chiaro e poetico.
Non ti ho dato il punteggio pieno per il fatto che io, inizialmente, non ho
capito il secondo scherzo. Questo ha creato in me un po’ di confusione e di
domande da chiarire, smorzando la tensione creata dalla prima parte del
racconto.
TOTALE: 46,45/50