Il mio Casanova

di Ed_Wood
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Capitolo 1: Venezia sia!
 
“Allora, dove andiamo adesso? Eh?” Chiese Rose accomodata pigramente sulla poltrona.
 
“Ovunque tu desideri,” rispose il Dottore con un sorriso, “Sei in vena di cosa? – Azione, avventura, pesci con le gambe…”
 
Rose aggrottò il viso in finta concentrazione, conoscendo perfettamente il tipo di posto e avventura che avrebbe voluto avere. “Che ne pensi di… Venezia? 18° secolo?”
 
Il dottore sorrise. “Venezia sia. Ottima scelta!”  Disse raggiante. La sua Rose aveva certamente sviluppato gusti raffinati nella scelta delle destinazioni. Indubbiamente maturati sulla base dei suoi stessi gusti purissimi.
 
Rose sorrise a sé stessa e balzò su dal suo posto. “Vado a cambiarmi” urlò affrettandosi verso il corridoio del TARDIS.
 
‘In gamba, eh?’Pensò il Dottore tra sé e sé con un sorriso.
 
xxxx
 
Rose voleva apparire bellissima – proprio una perfetta donna del 18° secolo. Cercò tra le schiere infinite di vestiti e costumi per trovare l’ideale… ah ha!
 
Rose si fermò dopo essere passata davanti ad un meraviglioso abito rosso di seta cinese con un ricamo intricato. ‘Perfetto’ pensò allegramente, non riuscirà a resistere… beh, almeno spero!
 
Uscì dalla sua stanza teatralmente. “Allora, che ne pensi?” Chiese in modo seducente, sbattendo le ciglia. Il Dottore sollevò lo sguardo dal suo panino e rischiò di strozzarsi. “Tutto bene?” Chiese Rose, correndo al suo fianco. Il Dottore annuì timidamente, “scusa, mio dio – sei… tu sei… bellissima.” Balbettò. ‘Da quando farfugli come uno scolaretto innamorato perso? Dacci un taglio!’ Si rimproverò. Si schiarì la gola.
 
“Dunque,” cominciò in modo noncurante, “c’è qualcosa in particolare che vorresti vedere mentre siamo a Venezia?”
 
Rose sorrise. “Veramente, non è un qualcosa – è un qualcuno. Vorrei incontrare qualcuno,” disse con un sorriso timido.
 
Il Dottore aggrottò le sopracciglia pensieroso. “Chi vorresti incontrare?” Chiese dopo una breve pausa.
 
“Ti darò un indizio – è attraente, intelligente, romantico, e popolare tra le signore–”
 
“–Beh, sono proprio qui di fronte a te – non c’è bisogno di andare nella Venezia del 18° secolo per questo!” La interruppe il Dottore, ridacchiando scioccamente.
 
Rose lo colpì sulla spalla, sogghignando. “Sei così pieno di te.” Rise. “Sto parlando del leggendario Giacomo Casanova!” Rose si sedette di fronte a lui e sospirò sognante.
 
Il Dottore era a dir poco scioccato – la sua Rose, la sua diciannovenne Rose – così innocente. Perché avrebbe voluto incontrare Casanova? È al corrente della sua reputazione?
 
Come se avesse ascoltato i suoi pensieri, “voglio solo vedere cosa riguarda tutto lo scalpore” disse semplicemente.
 
‘Hmph, cos’ha lui che io non ho? Eh?’Rimuginava il Dottore seduto, ‘beh, suppongo che abbia un grosso, grande, lungo… prestigio.’ Sorrise.
 
“Sai, in realtà l’ho incontrato in una delle mie precedenti incarnazioni – la numero 8 credo. Ci siamo scambiati tecniche di abbordaggio.” Le disse il Dottore fieramente. “Hanno sempre funzionato,” disse ammiccando sfacciatamente.
 
Questo era troppo per Rose – non riuscì a mantenere un’espressione seria e scoppiò a ridere, “tu? Tecniche di abbordaggio? Casanova?” Il Dottore aveva una faccia indignata. “Cosa? Che c’è di così divertente?” Ma Rose rideva troppo forte per poter rispondere.
 
‘Beh, aspetta Rose Tyler – e vedrai.’




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