Angels
Cry
Allora
ragazzi, eccomi ad aggiornare questa storia. Avevo detto che i
capitoli sarebbero stati modificati e che mi ci sarebbe voluto un
mesetto ma ci è voluto di meno. Allora,spero che vi piaccia,
prima
di augurarvi buona lettura vi ricordo le mie storie:
“La
figlia del capo” Che viene aggiornata ogni
Giovedì.
“ Noi
Due” Che verrà aggiornata ogni Lunedì.
“ One
in a Million” Ultimo capitolo molto probabilmente Domani.
Lei,stretta
tra le sue braccia,si sentiva protetta, sicura, innamorata.
Lui la
teneva stretta a sé respirando il suo profumo, accarezzando
la sua
pelle, imprimendosi nella memoria e nei polmoni,tutto di lei;non
voleva dimenticarsi nulla.
“ Mi mancherai” singhiozzò
lei.
Era vero,gli sarebbe mancato terribilmente.
La strinse
più forte a se,nel vano tentativo di fondersi con lei e non
abbandonarla mai.
“ Non ricorderai niente, tu” sputò
quelle
parole con amarezza,rabbia,frustrazione. Si sarebbe ricordato solo
lui di tutto: i loro baci, le loro discussioni, le carezze... tutto,
lui avrebbe ricordato tutto. Ricordarla sarebbe stata la peggiore
delle torture; una lenta,lentissima tortura.
Lei ne era
consapevole ma non lo accettava.
Il loro amore si sarebbe fatto
sentire, ne era sicura.
Un singhiozzo più forte la fece
sussultare tra le sue braccia.
Si sentiva in colpa;maledettamente
in colpa.
“ Scusami” sussurrò accarezzandogli i
capelli
lunghi che tanto amava accarezzare.
Anche lei accarezzò la massa
setosa e ribelle di lui.
Sfregò il suo nasino contro il collo
di lui e l'allontanò per perdersi in quegli occhi cerulei
che lo
hanno ammaliato, stregato, gli hanno fatto provare l'amore.
A
lui,lui che è un essere riprovevole e dannato.
Non si era mai
capacitato, di come potesse meritare una come lei. Una creatura
così
pura,innocente.
Ed ora che stavano per separarsi, si sentiva
straziato, sentiva che quel cuore che credeva di non possedere era
lacerato e fatto a pezzi. Avrebbe preferito affrontare tutti gli
*Elicone dell'inferno pur di non provare questo dolore.
Lei
era degli stessi pensieri
Le
sarebbero mancati quegli occhi di ghiaccio che tanto le
piacevano.
Lei sarebbe mancato quel viso dalle fattezze angeliche
ma che celavano un demonio.
Le
sarebbe mancato tutto di lui, tutto.
E non si capacitava ancora
del fatto che lo avrebbe dimenticato. Perché anche se
affermava il
contrario una parte di lei, quella razionale, sapeva che lo avrebbe
fatto. E lei non poteva far altro che soccombere in silenzio. Ma il
dolore che si portava dentro, era grande, forse troppo; ma non poteva
fare altro, non le era permesso.
E tutto questo dolore si sommava
all'altro e la faceva morire a poco a poco.
“ Ti amo”
quelle semplici parole che credeva impronunciabili, proibite,per un
essere come lui. E invece per ironia della sorte si ritrovasse a
dirlo per la prima e forse l'ultima volta, e per di più alla
sua
rivale naturale.
Appena udì quelle parole, quelle cinque
lettere, che esprimevano tutto l'amore che provavano l'uno per
l'altro, il cuore di lei mancò un battito. I loro occhi
vennero in
contatto, entrambi sinceri ed innamorati, come forse non li avevano
visti mai. Quelli di lui erano specchi in quelli di lei, e viceversa.
Si perse ancora una volta dentro il suo sguardo ghiacciato. Si perse
a contemplare quelle due pozze di ghiaccio che avevano il potere di
farle perdere il contatto con tutto quello che la circondava
facendogli dimenticare chi era, cos'era. Quelle due pozze che
sapevano farla sorridere,piangere,consolarla,farla sentire
amata.
Quei due ghiacci che credeva che non avrebbero mai amato,
mai.
“ Ti amo anch'io” il suo fu un sussurro tra le
lacrime. Era la prima volta pensò, che si dichiaravano
così
apertamente, e forse sarebbe stata la prima e l'ultima.
Erano
vicini, molto vicini. I loro respiri s'intrecciavano, i loro nasi si
toccavano le loro fronti appiccicate, i loro sguardi
incollati,fusi.
Poi un po' alla volta annullarono le distanze,
incontrandosi a metà strada,come avevano sempre fatto, si
sarebbero
sempre incontrati a metà strada; e sfociando in un bacio,
pieno
d'amore, di sofferenza, di abbandono, di devozione. Un bacio che
sapeva d'addio ma che un addio non era, almeno non nel cuore di lui.
Quel bacio che racchiudeva tutto quello che non sarebbe riusciti a
dirsi, tutto quello che non avrebbero avuto il tempo di dirsi. Si
allontanarono quel tanto che basta per guardarsi un ultima volta
negli occhi.
Un pianto.
Il
pianto degli angeli.
Un
boato e poi il buio...
*Elicone:
invenzione dalla mia testoliana. Sono, ho immaginato che fossero dei
“guardiani” che fanno rispettare le regole, ecco.
Spero
che vi sia piaciuto.
Baci
..
B
r i c i ù
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