Lucanna\\Ossessione
TITOLO: "Ossessione".
AUTORE: Katia
R.
DATA FINE: 16 luglio 2009
PERSONAGGI:
Luca\Anna
Premessa:
OOC:
Out of character; Fuori dal personaggio. Quando nella fic il
personaggio descritto ha un carattere totalmente diverso o addirittura
opposto a quello dell'originale.
Ossessione
È iniziato tutto per un gioco. Si è
ritrovata improvvisamente schiava di qualcosa molto più
grande di lei.
È iniziato
tutto per uno
stupidissimo errore. L’errore di averlo seguito fino al suo
covo.
Un errore che le costerà caro.
È iniziato
tutto per un gioco.
Ora…
è diventata un’ ossessione.
È sera. Anna è appoggiata alla ringhiera del
balcone e
sta fumando una sigaretta. Non aveva mai fumato in vita sua. O almeno
non l’aveva mai fatto prima di conoscere Viktor. La serratura
della porta d’entrata scatta ed Anna butta subito la
sigaretta,
prendendo una mentina. Rientra in salotto e sorride a Luca -Ciao!-
esclama andandogli incontro e stampandogli un bacio sulla guancia.
-Come è andata?- chiede.
-Bene! Sento che siamo sulla pista giusta. Abbiamo trovato il possibile
mandante di tutti gli omicidi, del corriere di droga. Viktor
Krasowski!- dice slacciandosi i primi bottoni della camicia.
-Che c’entra Viktor!?- dice senza pensarci. Luca si gira a
guardarla -Per come l’hai detto sembra che lo conosci!- dice
ridendo. Anna sorride per nascondere la tensione.
-Beh, mi racconti tutto domani. Io adesso vado a letto
perché ho
troppo sonno!- dice alzandosi dopo averlo salutato con un bacio
all’estremità del labbro. Luca la guarda andare
via e si
lascia andare lungo lo schienale del divano. Sospira e distende i piedi
sul tavolino.
Anna si chiude in camera sua. Si appoggia alla porta e scivola fino a
sedersi a terra. Si prende la testa tra le mani e subito dopo compone
un numero.
-Ciao bambolina!- esclama una voce straniera dall’altro lato.
-Ho bisogno di vederti…- dice piano.
-Che succede?- chiede.
-Niente. Ho solo bisogno di vederti…-
-La strada la conosci, no!?- dice lui dolcemente.
-Anna!?- Luca la richiama.
-Ti devo lasciare! Vengo appena posso!- dice lei chiudendo la chiamata.
Lancia il cellulare sul letto e si rialza, aprendo la porta -Si!?- dice
sorridente.
-No, è che ti sentivo parlare…
C’è qualche
problema?- chiede. Anna lo guarda per qualche istante. Era troppo
difficile mentire a lui. Sorride dolcemente -No. Nessun problema.
Buonanotte, Luca…- dice facendogli una carezza, chiudendo
nuovamente la porta. Sospira e aspetta qualche minuto. Subito dopo
prende le chiavi della macchina. Socchiude la porta e notando le luci
spente, si avvia verso l’uscita. Scende le scale velocemente
e
sale subito in macchina.
Quella era diventata ormai parte della routine. Faceva tutto parte del
gioco. Un gioco troppo pericoloso, soprattutto per una poliziotta.
Mette in moto la macchina e parte. Luca si affaccia al balcone giusto
in tempo per vederla sfrecciare via. Si strofina la mano con la barba,
preoccupato da quello strano atteggiamento. L’istinto
è
più forte di lui. Rientra in casa e va in camera da Anna. Si
guarda in giro, nessuna traccia. Apre i cassetti, l’armadio,
tutto. Improvvisamente, rovistando tra i vestiti, si ritrova tra le
mani un pacchetto di sigarette. Cerca ancora. Non sa neanche cosa. Nel
suo giubbotto trova una foto. Lei e un altro uomo. Luca guarda la foto
attentamente. Guarda il pacchetto nell’altra mano.
Improvvisamente capisce che Anna Gori, forse non l’ha mai
conosciuta veramente.
Rimette tutto in ordine e torna in camera sua. Dormire non sarebbe
stato facile.
Mattino, presto. Troppo presto. Luca è sdraiato sul divano.
Durante la notte non ha chiuso occhio, solo nelle mattinate era
riuscito ad addormentarsi. La porta d’entrata si apre ed Anna
entra lentamente cercando di non fare troppo rumore. Si accorge di Luca
che dorme sul divano. Lo guarda e poi sorride, avvicinandosi. Si
accovaccia alla sua altezza e gli fa una piccola carezza. Si ferma a
guardarlo, continuando ad accarezzargli lo zigomo, dolcemente. Si
avvicina, quasi come ipnotizzata e gli stampa un tenero bacio sulle
labbra. Lui si muove nel sonno e Anna si allontana, richiudendosi in
camera.
C’erano tante cose da fare. Doveva preparare la valigia.
Doveva
andare via da lì. Tutto le è diventato troppo
stretto.
Tutto le sembra così assurdo. Non si sente più
parte di
quel mondo in cui è nata. I panni da poliziotta, ora, le
stanno
troppo stretti. La cosa più difficile, sarebbe stata una
sola. Lasciare Luca.
La sveglia del cellulare suona puntuale. Luca si alza di soprassalto e
prende il cellulare per spegnerla. Sbadiglia e si stiracchia,
trascinandosi verso il bagno. Dopo essersi sistemato va in cucina, dove
trova Anna, bella e pimpante come sempre. Sorride nel vederla e si
avvicina stringendola da dietro e stampandole un bacio sulla guancia
-Buongiorno!- esclama per poi sedersi. Cerca in tutti i modi di
dimenticare le cose trovate ieri sera nel suo armadio. Anna porta in
tavola il caffé e il succo, poi torna indietro e prende le
brioches.
-Dormito bene?- chiede Luca bevendo il suo caffé. Anna
sorride -Si, ho dormito bene…-
-Non si direbbe dalle occhiaie!- dice divertito nascondendo la
preoccupazione. O forse non era preoccupazione. Forse era semplicemente
geloso. Chiude gli occhi e si passa una mano sul viso, cercando di
cancellare quei pensieri.
-Va beh, diciamo che non ho dormito tutta la notte…- Luca la
guarda e deglutisce. Era con l’uomo della foto?
-Ah, hai capito! Hai portato qualcuno a casa senza dirmi niente?-
chiede scherzando.
-Ma no, scemo! Non sono riuscita a prendere sonno e mi rigiravo nel
letto!- dice bevendo il suo succo. Luca si alza e prende la sua giacca
-Ci vediamo al Decimo?- chiede. Anna lo guarda per un istante, poi
sorride e annuisce.
Luca scende velocemente le scale per poi fermarsi nel cortile. Sposta
lo sguardo verso l’auto di Anna. Ha le ruote e il paraurti
infangato. Scuote la testa per cacciare via, ancora una volta, quei
cattivi pensieri.
Anna mette le tazze dentro il lavabo e ripone il pacchetto delle
brioches nella credenza. Apre il frigo e apre il cassettino con le
birre. Ne prende una e la apre, iniziando a bere. Quando lei stessa si
accorge di ciò che sta facendo, la bottiglia le cade di mano
e i
frammenti di vetro, insieme al contenuto, si spargono per tutta la
stanza. Si appoggia al mobile della cucina e si inginocchia iniziando a
raccogliere i pezzi di vetro. Uno riesce a tagliarla. Il sangue inizia
a colarle dalla mano, mischiandosi con la birra sul pavimento. Si
rialza e va in bagno a medicarsi. Si fascia la mano e torna a ripulire
in cucina.
Non avrebbe retto ancora per molto.
Luca entra in commissariato e subito Ugo gli va incontro -Luca!? Grazie
ad alcune testimonianze, Vittoria è riuscita a fare un
identikit
dell‘uomo, Viktor!- dice porgendogli il foglio. Luca lo
prende e
lo guarda attentamente. Non è possibile. Improvvisamente un
ricordo della sera prima. La foto di Anna con l’uomo. La foto
di
Anna con Viktor Krasowski. Il foglio gli cade di mano, mentre lui
rimane immobile. Ugo lo guarda stranito e si accovaccia per riprenderlo
-Luca!?- dice risvegliando dal suo stato completo di trans. Riprende il
foglio e corre a chiudersi in ufficio. Si siede e continua a guardare
quel foglio. Cosa c’entra Anna con Viktor!?
Preme un tasto sul telefono -Ugo!? Fai venire Elena nel mio ufficio!-
esclama. Torna a guardare quel identikit. Bussano alla porta ed entra
Elena -Mi hai chiamata?- chiede entrando. Luca annuisce -Si, chiudi la
porta, per favore!- Elena esegue e si avvicina, rimanendo in piedi
davanti a lui. Luca la guarda -Hai visto che faccia ha Viktor
Krasowski?- dice porgendole il foglio. Elena lo guarda -Ah, bene! Ora
abbiamo anche un volto! Sappiamo come si chiama, che faccia
ha…
ci rimane solo sapere dove sta!- dice poggiando il foglio sulla
scrivania.
-Tu non l’hai già visto da qualche parte?- chiede
Luca.
Lei riguarda il foglio -No… Non mi sembra…- dice.
Poi lo
guarda. Nota la sua faccia preoccupata -Luca, che
c’è?-
chiede. Lui sospira e si passa una mano sul viso -Sono preoccupato per
Anna…- lei lo guarda interrogativa.
-Siediti, per favore…- dice indicandole la poltroncina.
Elena si
sedette e appoggiò i gomiti sulla scrivania, osservandolo in
attesa di spiegazioni.
-Credo che Anna lo conosca. Anzi, ne sono sicuro!-
-Cosa te lo fa pensare?-
-Il fatto che ieri sera ho trovato una foto di lei abbracciata a lui!-
Elena lo guardo incredula -Ma che mi stai dicendo, Luca!? Che Anna sta
con Viktor!?- dice passandosi una mano tra i capelli.
-Si, credo di si! Ieri sera ha aspettato che io mi rifugiassi in camera
mia, e se ne è andata. È ritornata
stamattina…-
Elena scuote la testa -Non ci credo… La Anna che conosco non
si
sarebbe mai messa con un malvivente…-
-Elena, la Anna che conosco io, non fuma… Non mi mente.
È
un’altra. Io non vivo più con Anna
Gori… io vivo
con una donna, che diventa ogni giorno maledettamente bella e
misteriosa!- dopo essersi accorto dell’ultima frase detta e
aver
visto il sorrisino divertito di Elena, si schiarì la voce.
Qualcuno bussa alla porta e subito dopo entra Anna -Buongiorno!- dice
sorridendo ad Elena. I due la guardano attentamente -Buongiorno!- dice
Elena -Ma che ti sei fatta alla mano?- chiede preoccupata.
-No, niente…-
-Ti ho lasciata intera, a casa… o sbaglio!?- dice Luca. Anna
lo
guarda -Si… è che… si è
rotta una tazzina!
E…e ho preso i cocci con le mani, e mi sono tagliata!- dice.
-Elena, ci puoi lasciare soli?- chiede Luca. Elena annuisce ed esce.
Anna lo guarda.
-Perché ho la sensazione che tu mi stai mentendo!?-
-Io non ti sto mentendo!- esclama Anna.
-Ah no!? E il pacchetto di sigarette!? E la foto con Viktor
Krasowski!?- Anna rimane immobile -Cosa c’è,
Anna!? Ti ho
scoperto!?- sbatte il pugno sul tavolo -Che c***o stai facendo, eh!?
Dimmelo, ti prego perché io non ti riconosco più!
Io non
so più chi è Anna Gori! Chi sei? Eh!?- si alza
dalla
sedia -Io non conosco Anna che fuma, che se la fa con un mafioso russo!
Non conosco Anna che mi dice bugie su bugie!- fa il giro della
scrivania mettendosi davanti a lei. Le guarda la mano
-Cos’è!? Il tuo amichetto stanotte ti ha fatto
divertire
così tanto, che ora hai troppo sonno e rompi le tazzine!?-
Anna
gli tira un ceffone, lasciandogli cinque dita stampate
-Cos’è, Luca, ti rode!? Eh!? Ti rode
perché passo
la notte con un altro, quando invece dovrei passarla con te!? Cosa
c’è, Luca!? Che c***o vuoi da me?- Luca la guarda
intontito -Tu non sei la Anna che ho conosciuto!- le dice.
-No, sono sempre io! È che prima credevi di avere il totale
controllo su di me, ora invece niente! Ora sto sfuggendo al tuo
controllo!-
-Ma che c***o stai dicendo!? Io ti ho sempre protetta, questo si, ma
non ti ho mai voluto controllare!-
-Luca, vaff*****o!- esclama nervosa, iniziando a piangere -Non hai
capito un c***o fino ad ora! Non hai capito che se non ho sposato Carlo
l’ho fatto solo perché ti amo! Ma tu non te ne sei
mai
reso conto! Eppure mi sembrava così chiaro quella sera,
Luca!-
lui è impassibile -Cosa c’è!? Ti
sorprende la mia
dichiarazione!? Beh, Luca, sarà l’ultima cosa che
sentirai
da me, per cui…- lo guarda, calmandosi per un attimo, e
cercando
di riprendere fiato, ansimando -Io ti amo. Ti amo e sei
l’unica
cosa che ho sempre desiderato… Ma evidentemente per te io
non
conto nulla. Ora non più, almeno…- lo guarda
un’ultima volta e se ne va.
Luca rimane qualche minuto immobile. Cerca di incassare tutti i colpi,
ma inevitabilmente si ritrova al tappeto. Mandato K.O. dalla donna di
cui si è innamorato.
-Anna!? Anna, aspetta!- urla Elena correndo fuori dal Decimo -Che ti
prende? Che succede?- chiede preoccupata. Anna continua a piangere
-Succede che mi fa tutto schifo! Succede che io me ne vado da qui! Me
ne vado via per sempre! Cosa faccio io senza Luca!? Ora che lui non si
fida più di me. Ora che gli ho detto che lo amo!-
-Cosa gli hai detto!?- dice incredula.
-Che lo amo! Lo amo da sempre!- esclama asciugandosi le lacrime -Vado
via! Perdonami…- dice mettendosi le mani in tasca e
voltandosi.
Elena rimane immobile -Anna!?- la richiama. Lei si volta.
-Qualsiasi cosa… io sono qui!- dice sorridendo dolcemente.
Anna sorride -Grazie, Ele!- dice entrnado in auto.
Elena sta per rientrare ma sbatte contro Luca -Oh, Ele! Hai visto
Anna!?- chiede. Lei le indica l’auto che è appena
partita
-Ok, grazie!- esclama raggiungendo la sua auto e iniziando a seguirla.
Doveva parlarle. Non poteva lasciarla andare via, così.
Le sta dietro cercando di non farsi scoprire. Anna posteggia sotto casa
e scende dall’auto. Poco dopo Luca fa la stessa cosa. Cammina
spedito verso il portone e improvvisamente si blocca, ritrovandosi Anna
con le braccia conserte. Lui la guarda e sospira.
-Dopo anni che ti conosco ero sicura che mi avresti
seguita…- dice sorridendo.
-Anna io…- cerca di iniziare un discorso, ma lei si avvicina
e
gli mette un dito sulle labbra -Luca… faresti
l’amore con
me?- chiede in un sussurro. Lui deglutisce e annuisce silenziosamente.
Anna si avvicina di più, mentre lui si abbassa un
po’ e la
stringe a sé. Luca sfiora le sue labbra e poi le imprigiona
tra
le sue. Lei si lascia andare e stringe la camicia di Luca tra le mani.
Approfondiscono il bacio e Luca l’appoggia al muro e continua
a
baciarla. La solleva e lei lo avvolge con le gambe intorno alla vita.
Luca apre la porta con una mano. La richiude con il piede e lancia le
chiavi sul tappeto. Iniziano a spogliarsi con foga, sbattendo contro il
muro, i mobili e tutto quello che capita sul loro camino. Arrivano in
camera da letto, già quasi spogliati. Luca sdraia Anna sul
letto
e lui si sistema sopra di lei. Ansimano tra i baci e lui cerca di
toglierle l’unico impedimento. Lei con le gambe gli abbassa i
pantaloni già sbottonati. Alzano le coperte e si sdraiano
sotto
di esse. Lei tira via i boxer di Luca mentre lui le accarezza le cosce
e lentamente, dopo averla guardata negli occhi, entra dentro di lei e
la fa sua. Chiudono gli occhi lentamente. Anna fa un piccolo gemito,
mentre si lascia andare. La sensazione di avere Luca dentro di lei, la
rende completamente impotente. Lui appoggia il viso sulla sua spalla,
dandole piccoli baci lungo tutto il collo, mentre muove il bacino con
un ritmo lento. Stava facendo l’amore con Anna. La sua
migliore
amica. La donna di cui si è innamorato. Le accarezza le
gambe e
i glutei mentre con le labbra percorre ogni centimetro del suo corpo.
Il telefono inizia a squillare, ma loro non rispondono. In quel momento
ci sono solo loro due, aggrovigliati tra le lenzuola di una stanza,
testimone di quel amore, scoppiato troppo tardi.
-Elena!? Hai visto Luca? Abbiamo provato a chiamarlo sul cellulare, ma
niente! A casa lo stesso!- dice Ugo. Elena pensa alla scena di prima.
Sorride -Tranquillo, Ugo! Luca ha avuto un contrattempo!
Arriverà tra qualche ora!-
-Vai tu dal procuratore a portargli queste carte, allora?- chiede.
Elena lo guarda, poi vede Gabriele e si avvicina -No, ci va lui!-
esclama Elena sorridente. Lui la guarda storto -Dove devo andare?-
chiede.
-Dal procuratore!-
-Ma perché io!? Non può andare qualcun altro!?-
-Raffaele e Lorenzo sono fuori!- Gabriele la guarda e lei fa gli
occhioni dolci -Elena!? Questa è l’ultima volta,
eh!-
esclama prendendo i fogli. Elena gli stampa un bacio sulla guancia
-Grazie!-
-Te lo saluto il tuo Davide!- dice a bassa voce, guadagnandosi
un’occhiataccia di Elena. Lui sorride ed esce.
Anna ha la testa appoggiata sul petto di Luca. Si sposta e si gira
dall’altro lato. Luca si volta verso di lei e si avvicina
-Ohi…- dice dolcemente. La fa girare di nuovo e nota le
lacrime.
Luca gliele asciuga col pollice e la guarda -Che
c’è?-
chiede sempre con tono dolce. Lei chiude gli occhi e si stringe a lui
-Scusami! Io non merito più di stare qui…- dice
tra le
lacrime. Luca le alza il viso, con un dito sotto il mento,
costringendola a guardarla negli occhi -Ma che stai dicendo!? Anna, se
per te è stato un errore…-
-No, Luca! Non voglio dire questo! Nessun errore! Questo è
sempre stato il mio desiderio più grande!- esclama facendolo
sorride e guadagnandosi un bacio a stampo.
-Ho deciso di dirti la verità- dice. Luca la guarda
aspettando
che continui -La storia ha inizio circa un mese fa. Mi trovavo da sola,
a fare la spesa. Ho sentito Viktor che parlava poco distante. Ho capito
che si trattavano di russi, quindi mi sono avvicinata… ma
involontariamente ho sbattuto contro Viktor. Lui mi ha fatto rialzare e
mi ha fatto qualche complimento per poi invitarmi a prendere
qualcosa… Io ho accettato. Credevo che diventando amica sua,
avrei scoperto qualcosa. Ho iniziato a frequentarlo e… tra
noi
è nato qualcosa… di molto forte!- Luca abbassa lo
sguardo
-Luca… non ho mai fatto l’amore con lui. Sembra
strano a
dirlo, ma lui non mi ha sfiorato neanche con un dito. Non siamo mai
andati oltre al bacio…-
-Ma le tue uscite notturne… tu che ritorni
all’alba…- Anna abbassa lo sguardo -Beh, passavo
le notti
alla villa per un solo motivo. Feste. Fanno feste in continuazione tra
amici… e… non riuscivo a staccarmi da loro.
Viktor mi fa
sentire una regina…-
-Anna, io ti ho sempre trattato come la mia regina…- dice
Luca.
-No, Luca… Tu mi hai sempre protetta, ma mettevi
l’amicizia, il lavoro davanti ad Anna, donna! Io mi
sentivo… non so spiegartelo… Chiusa nei panni di
Anna
Gori, la migliore amica del commissario dai gusti indecisi! Si, Luca,
non l’ho mai capito! Un attimo prima credo che a te piacciono
gli
uomini… l’attimo dopo mi ritrovo i tuoi occhi
addosso. Mi
ritrovo qualche sera prima del matrimonio con te che mi dici che sei
innamorato di me. E poi tutto normale. Non mi andava, Luca! Io volevo
qualcosa di più!- esclama gesticolando. Luca la guarda
-Scusami… Non sono mai stato bravo a mostrare i miei
sentimenti.
Forse perché neanche io li ho mai capiti! Anna…
sei
piombata come un uragano nella mia vita. Eri un’amica. Poi
man
mano non c’ho capito più niente! Non provavo
più
semplice amicizia verso di te. Mi sentivo attratto da te. Ti sognavo la
notte. Sono stato troppo male. Quando ti vedevo con Carlo…
era
un colpo al cuore, ogni volta. Ti stavo perdendo, e guardavo tutto
questo rimanendo impotente. Poi quando mi hai detto che ti
sposavi… beh, ho sentito una fitta al cuore! Però
mi son
detto “se lei se ne va dalla tua vita, tu la
dimenticherai”. E invece poi quella sera. La nostra
“dichiarazione”. E poi il matrimonio. Tu che non
sei
più pronta. Tu che non ti sposi più. Il ballo.
Anna, in
quel momento per me non esistevamo solo che noi. Io e te. Nessun altro.
La canzone che ho scelto… non è a caso. E poi la
mattina,
quando ti ho preparato la colazione, quando ti ho chiesto spiegazioni.
Non ci ho capito più niente! Ora potevi essere mia. Mi
bastava
poco… ma non ci riuscivo. Non ci riuscivo perché
quello
che provavo era qualcosa di troppo forte. Mi ero innamorato della mia
migliore amica. E avevo mille domande per la testa. Mille
“se”, che non riuscivano ad avere una risposta.
Sono pronto
solo ora. Ti amo, Anna. E forse è troppo tardi, lo so. Ma ti
amo, e questo non cambierà mai. Qualsiasi cosa tu decida.
Sempre!- dice dolcemente. Anna lo guarda emozionata. Non dice nulla.
Sorride e con la mano gli accarezza la nuca, avvicinandolo a
sé
e stampandogli un bacio.
-Ora ci conviene andare…- dice lui distaccandosi
controvoglia.
Anna gli stampa un altro bacio e scosta il lenzuolo, rivestendosi. Luca
si mette i boxer e si riavvicina di nuovo ad Anna, dandole un bacio
dietro il collo e sulla spalla.
Arrivano dopo circa mezz’oretta al Decimo. Luca si affaccia
all’ufficio di Elena -Ele, di corsa nel mio ufficio!- esclama
correndo nel suo ufficio, seguito da Anna. Elena li raggiunge -Che
succede?- chiede chiudendo la porta dietro di sé.
-Siediti- dice Luca. Si siede sulla poltroncina accanto ad Anna e nel
giro di qualche minuto Anna le racconta la verità su lei e
Viktor.
-Non ci credo…-
-Già, ma è così! Dobbiamo trovare una
scusa per il
procuratore. Non possiamo dirgli la verità…- dice
Luca.
Elena ci pensa -Non c’è bisogno. Possiamo
semplicemente
dire che l’abbiamo visto e quindi seguito!- esclama.
-Anna, te la senti di portarci da lui?- chiede Luca. Lei lo guarda
-Solo io e te. Gli altri dovranno venire dopo… Viktor
potrebbe
insospettirsi…- dice. Luca annuisce -Andiamoci a preparare!-
esclama alzandosi.
-Io, vi raggiungo dopo, con Raffaele!- esclama Elena.
-Si!-
Elena esce e Luca si avvicina ad Anna. Le fa una carezza -Sei pronta?-
chiede dolcemente. Lei annuisce ed escono dall’ufficio.
Indossano
i giubbotti anti-proiettili e salgono in macchina, arrivando nel giro
di pochi minuti nei pressi della villa di Viktor. Luca parcheggia poco
distante e scendono dall’auto iniziando a camminare. Anna
vede
Viktor e dice a Luca di aspettare.
-Vik…- dice Anna sorridente. L’uomo sorride e si
avvicina
stringendola a sé. Le fa una carezza -Ciao bambolina!
Cos’è, ti sono mancato!?- dice divertito.
-Già! Mi mancavi- l’uomo si avvicina e le stampa
un bacio. Luca deglutisce, nascosto dietro a dei cespugli.
Ma qualcosa va storto. Il sorriso di Viktor scompare -Sei una
poliziotta!- esclama sorpreso. La guarda. Lei è immobile.
Improvvisamente ha paura. Viktor scappa, e Luca scatta veloce iniziando
a rincorrerlo. Anna vede sfrecciare Luca davanti a sé e si
riprende, iniziando a correre.
Viktor inizia a sparare su Luca, e a lui si aggiunge un altro uomo.
Luca si nasconde, e inizia a sparare all’impazzata. Anna esce
allo scoperto, ma l’altro uomo riesce a colpirla. Viktor
guarda
la scena, impaurito.
-ANNA!- urlano in coro lui e Luca. Lei è dolorante a terra,
e
con una mano si tiene la gamba sinistra. Luca spara un colpo
all’altro uomo ferendolo ad una spalla. Il tizio cerca di
colpire
di nuovo Anna, ma Viktor fa in tempo sparandogli un colpo, dritto al
petto. Si avvicina ad Anna e le accarezza il volto -Anna…
Non
è niente, tesoro. Non è niente!- cerca di
rassicurarla.
Anna continua a ripetere il nome di Luca.
Luca si avvicina, puntandogli una pistola -Allontanati!- esclama. Ma
improvvisamente altri spari. Una donna bionda, occhi azzurri, spara
all’impazzata verso Luca. Lui si nasconde e continua a
sparare
alla cieca. Ferisce un altro uomo. Viktor si distende a terra, accanto
ad Anna che continua a lamentarsi per il dolore. Improvvisamente un
colpo parte in direzione di Anna. Luca si ritrova impassibile, non
capisce più nulla. Viktor guarda Anna e si butta addosso a
lei,
facendole da scudo. La sorella di Viktor lascia cadere la pistola e
scappa con l’altro uomo. Anna cerca di muovere Viktor. Luca
si
avvicina velocemente e sposta l’uomo. È ancora
vivo.
-Tu… tu sei Luca?- chiede in un sussurro. Luca deglutisce e
annuisce.
-Trattala sempre come una regina. Perché Anna merita questo
ed
altro…- si gira a guardarla e le sorride, poi guarda
nuovamente
Luca -Tutti ora ce l’avranno con lei. Proteggila!- dice in un
ultimo sussurro, chiudendo gli occhi e girando la testa in un lato.
Luca deglutisce e prende Anna tra le braccia -Amo, ti prego resisti,
su! Ho chiamato i soccorsi!- esclama cercando di tranquillizzarla. Le
bacia la fronte mentre Elena e Raffaele si avvicinano.
-Anna!- esclamano in coro. Elena si accovaccia accanto a lei, mentre
Raffaele fa segni ai soccorsi di avvicinarsi. Caricano Anna sulla
barella e partono di corsa per l’ospedale, seguiti dalle
volanti.
Poche ore dopo, Anna si ritrova in un letto di ospedale con la gamba
fasciata. Guarda fuori dalla finestra mentre nella stanza avanzano i
suoi amici. Lei si volta e sorride.
-Buon pomeriggio, signorina!- esclama Elena. Raffaele si avvicina -Oh!
Rimettiti in forma perché c’è bisogno
di te, eh!-
-Guarda che c’è un mucchio di pratiche che ti
aspettano!- esclama Gabriele.
-Ci manchi solo per questo!- dice Lorenzo.
-Ah, grazie!- esclama lei divertita.
Qualcuno si schiarisce la voce dietro le loro spalle. Luca avanza nella
stanza e si avvicina ad Anna, mostrando il mazzo di rose rosse che
nascondeva dietro la schiena. Anna sorride mentre Elena prende un vaso
per sistemarli.
-Quando si dice… “Femme fatale”!-
esclama Luca
-Tutti quelli che sono stati con te, sono finiti male!- dice divertito.
Anna lo guarda divertita -Attento! Il prossimo potresti essere tu!-
esclama avvicinandosi e stampandogli un bacio.
-OH-OH!- esclamano divertiti i presenti -Ci siamo persi qualche
passaggio?- chiede Lorenzo. Elena lo guarda sorridente -Naah! Ti
assicuro che il passaggio precedente è noioso!-
-Ce ne avete messo di tempo, eh!- esclama Raffaele. Elena lo guarda
-Quanti anni saranno, circa!?- inizia a pensare insieme a lui.
-Avete finito!?- dice Luca mentre Anna ride. Ritornano a guardarsi e si
scambiano un altro dolcissimo bacio.
-Possibile che sono l’unico a non avere una donna!?
L’unico single!?- dice Gabriele.
-Non sei l’unico! Ci sono pure io!- esclama Lorenzo
-D’altronde gli unici a non esserlo sono Raffaele che si
sposa e
Anna e Luca!-
-E io?- chiede Elena.
-Tu sei corteggiata da due uomini!- esclama Gabriele.
-Ah si!? E come mai io non lo sapevo!?- dice divertita. Gabriele si
avvicina -Beh, uno è un procuratore. Simpatico. Anche se non
so
quanti anni gli rimangono!-
-Gabriele!- lo rimprovera Luca.
-E l’altro è in America ma ti chiama spesso!
Decisamente
più giovane. Non so se sia simpatico, però!-
esclama.
-Hai finito?- chiede lei guardandolo storto.
-Ele, io il viaggio di nozze lo faccio in America! Vuoi venire?- chiede
divertito Raffaele. Elena si alza -Siete tutti str***i!- dice uscendo,
fintamente arrabbiata.
-Eh dai, Ele!- esclamano seguendola e lasciando Anna e Luca da soli.
Anna continua a ridere mentre lui rimane a guardarla, come incantato.
Si gira e si schiarisce la voce, imbarazzata -Che
c’è?-
chiede dolcemente. Luca si siede e le scosta una ciocca di capelli -Sei
bellissima…- lei abbassa lo sguardo. Poi improvvisamente
ritorna
serie -Luca… Io ho deciso di lasciare la polizia!- esclama
tutto
d’un fiato. Luca la guarda disorientato -Credo di non aver
capito…-
-Hai capito benissimo. Quando tu sei stato ferito da Flaviano, io ho
fatto una promessa a Dio. Ho promesso che se tu ti fossi salvato, ti
avrei confessato ciò che provavo. E quando ci sarei
riuscita, me
ne sarei andata!-
-Ma perché!?- dice lui alzando la voce.
-Perché gli ho detto che avrei preferito perderti
così,
allontanandoti, che perderti per sempre!- esclama lei con le lacrime
agli occhi. Luca si alza nervoso -Io non ti capisco! Mi stai dicendo
che dovrei lasciarti andare!?- dice incredulo e confuso. Anna annuisce
tra le lacrime. Luca abbassa lo sguardo e si lascia andare a peso morto
sulla poltroncina. Ora che l’aveva ritrovata, la stava
perdendo
senza poter far nulla.
Luca entra veloce in chiesa e va incontro al prete -Senta! Mi scusi!-
esclama. Gli stringe la mano -Salve! Sono il commissario Luca
Benvenuto!-
-Salve!- esclama l’uomo guardandolo stranito.
-Io ho un problema! Io e la donna che amo, finalmente dopo anni ci
siamo dichiarati! Il problema è che io, tempo fa, sono
rimasto
gravemente ferito e lei ha fatto una promessa a Dio! Diceva che se mi
sarei risvegliato, avrebbe lasciato la polizia e si sarebbe allontanata
da me! Io però non voglio lasciarla andare!- esclama lui
riprendendo fiato. Il prete lo guarda sconcertato -Beh,
figliolo…-
-Non c’è una
“contro-promessa”?- chiede.
-Una contro-promessa!?- dice come intontito il prete.
-Si! Io la amo più di ogni altra cosa al mondo! Non posso
lasciarla andare, capisce!?-
-Beh… hai mai letto i “Promessi Sposi”?-
chiede il prete.
-Si… Cosa c’entrano?- chiede Luca interrogativo.
-Nel romanzo, i due promessi sposi sono ostacolati da tante cose. Lucia
fa un voto di castità. Una promessa. Ma, alla fine, Fra
Cristoforo scioglie il voto di Lucia, perché il voto
è
unilaterale!- esclama -Cioè, Lucia non può
decidere anche
per Renzo! Quindi, come Fra Cristoforo, io potrei annullare il voto!-
dice infine il prete Luca fa un sorrisone a trentadue denti e abbraccia
il prete -Grazie!-
-Un momento!- esclama -Prima però devo parlare con la donna
in questione!- dice.
Pochi minuti dopo, erano all’ospedale. Qualcuno bussa alla
porta di Anna ed entra dopo il suo permesso.
-Salve…- dice il prete. Anna lo guarda stranita
-Salve…-
-Si starà chiedendo cosa ci faccio qui! Beh, stia
tranquilla!
Nulla di grave!- sorride per rassicurarla -Il suo compagno mi ha
raccontato del suo voto, della sua promessa…- dice. Anna
sorride
-Addirittura è venuto a disturbare lei!- esclama.
-Beh, chi meglio di me! Sono un prete!- esclama.
-Si, avevo notato!- dice divertita -Beh, mi dica…-
-Ecco, si… Lei ha fatto un voto, ma… Hai
già letto i “Promessi Sposi”?- chiede.
Anna annuisce.
-Si ricorda come va a finire?- chiede. Anna ci pensa -Che…-
-Che Fra Cristoforo scioglie il voto di Lucia!- esclama. Anna annuisce
-Si…-
-Bene… il perché te lo ricordi?- chiede. Lei ci
pensa su,
poi lo guarda -Perché Renzo non è
d’accordo con il
voto e quindi non è valido! Perché per essere
valido
dobbiamo essere entrambi d’accordo!- esclama esaltata. Il
prete
ride -Esattamente!- poi si avvicina -Tu lo ami?- chiede. Lei annuisce
emozionata -Luca è la cosa più bella che mi
potesse
regalare la vita…- dice. Il prete sorride -Beh, allora, io
non
vedo nessun impedimento a questo amore!- esclama.
-Io però ho promesso che l’avrei
mantenuta…- dice Anna triste.
-Beh, hai promesso due cose. Di lasciare la polizia e di lasciare Luca.
Decidi. Cosa è più importante per te? Il tuo
lavoro o
Luca?- chiede. Anna risponde senza pensarci -Luca!-
Il prete sorride -Beh, allora non ti resta che lasciare la polizia. E
vivere comunque con l’uomo che ami…- dice. Anna
piange
emozionata, felice -Grazie!- dice stringendogli la mano. Esce e fa
segno a Luca di entrare. Luca si avvicina e gli stringe la mano -Io non
so come ringraziarla!- esclama emozionato, quasi.
-Promettimi che quando vi sposerete verrete da me!- esclama sorridente.
-Ci può contare!- esclama entrando nella stanza. Si ferma di
colpo e si guardano per qualche istante. Lui si avvicina e la stringe
forte stampandole un bacio sulle labbra. Lei gli prende il viso tra le
mani e approfondisce il bacio, piangendo.
-Ti amo…- dice lui sorridente. Lei lo stringe di
più -Anch’io!-
Pochi giorni dopo, Anna esce dall’ospedale e Luca la va a
prendere. Entrano in commissariato e nell’atrio, Anna ritrova
tutti i colleghi che l’applaudono e uno striscione con
scritto
“Arrivederci Anna”. Lei sorride emozionata e Luca
la
stringe per le spalle -Mancherai a tutti!- esclama dolcemente. Anna
appoggia la testa contro la sua -Anche voi mi mancherete tanto!-
I veterani si avvicinano -Annina… non ci sembra vero che te
ne
vai pure tu!- esclama Ingargiola. Anna sorride e inizia a piangere
-Prometto che vi verrò a trovare spesso! Tanto non dista
tanto
casa nostra dal Decimo!- esclama lei.
-Si, infatti! Questo non è mica un addio!- esclama Luca.
L’abbracciano tutti e poi iniziano a bere. Anna fa rumore con
il
bicchiere -Scusate! Vorrei dire qualche parola!- dice. Cala il silenzio
e lei ride -Scusate, sono molto emozionata!- dice non riuscendo a
trattenere le lacrime -Ho sempre amato questo lavoro, ma nessun
commissariato mi aveva accettato e aiutata a superare tutte le mie
paure. Sono arrivata qui, credendo di rivivere le stesse cose, e invece
ho trovato persone fantastiche!- dice guardandosi intorno. Sono quasi
tutti emozionati.
-Io ho imparato tante cose! Sono riuscita a diventare una poliziotta, e
una donna migliore grazie a voi… Grazie a Luca!- dice
guardandolo -Che sin dall’inizio ha avuto tanta pazienza con
me!
Che mi ha supportato e sopportato ogni giorno! Tanto da convivere
insieme!- esclama divertita. Lui ride abbassando lo sguardo.
-Ho vissuto anni magnifici insieme a voi! Ho ritrovato una famiglia! E
quindi, vi dico grazie e… Vi voglio bene!- dice
l’ultima
parola con la voce strozzata. Elena si avvicina e l’abbraccia
-Anche noi te ne vogliamo!- esclama piangendo. Anna si stacca e si
asciuga le lacrime, mentre Vittoria le accarezza i capelli.
-Ovviamente, lo dico a voi, amici più stretti… Mi
piacerebbe invitarvi a casa nostra! Magari stasera!- esclama
sorridente. Tutti parlano tra di loro -Per noi non ci sono problemi!-
esclama Vittoria, vicino a Giuseppe.
-Io sono liberissima!- dice Elena scandendo bene le parole.
-Io vengo solo se qualcuno mi da un passaggio perché la mia
macchina è dal meccanico!- esclama Gabriele.
-Fai troppa attività fisica su quel auto!- dice Lorenzo
facendo ridere i presenti.
-Va beh, comunque ti vengo a prendere io!- dice Lorenzo dandogli una
pacca.
-Io dovrei dirlo ad Adele, ma al 99% ci saremo!- esclama Ugo.
-Idem come Ugo! Cioè, io però devo dirlo ad
Antonella, non ad Adele!- dice Raffaele facendo ridere tutti.
-Bene! Io cercherò di avvisare anche Parmesan!- dice Anna.
-Perfetto!- esclama Luca -Stasera alle 20:30 tutti a casa
Benvenuto-Gori!- esclama stampandole un bacio sulla guancia, da dietro.
Rimangono a festeggiare un altro po’ e poi ognuno torna a
lavoro.
Anna saluta di nuovo tutti ricordando l’appuntamento. Si
avvicina
a Luca, poco distante -Allora… io vado! Faccio la spesa,
preparo
tutto per stasera! Ti aspetto a casa!?- dice. Luca annuisce e sorride.
Le prende il viso tra le mani e le stampa un dolce bacio, davanti ai
presenti.
I veterani si guardano confusi, ma comunque felici. Anna e Luca si
staccano e lei lancia un ultimo sguardo sorridente. Tamara si avvicina
-Commissario!? Hanno trovato un cadavere nella vecchia discarica!-
esclama.
Luca guarda i suoi uomini -Pronti!? Si ricomincia!- dice sorridente.
Escono insieme dal Decimo, Luca, Elena, Raffaele e Lorenzo salgono in
auto, mentre Anna sorride, iniziando a camminare. Da oggi ha inizio una
nuova vita. Una nuova vita insieme a Luca. Insieme all’uomo
che
ha sempre amato. Insieme all’uomo che riesce a capirla, a
completarla. Insieme all’uomo che le ha dato, da sempre, la
forza
di vivere.
Si mette le mani in tasca e sorride felice, incurante dei passanti che
la guardano. Luca ed Elena passano con l’auto e suonano il
clacson. Lei inizia a ridere mentre lui le manda un bacio con la mano.
Forse la sua vita… è iniziata solo adesso.
"Una
parola ci libera di tutto il peso e il dolore della vita: quella parola
è amore."
Sòfocle,
poeta tragico greco.
"Se dovessi scegliere fra il tuo amore e la mia vita, sceglierei il tuo
amore, perché è la mia vita."
Jim Morrison,cantante americano.
Fine.
|