No, non ho la più pallida idea di cosa tu intenda, J.K.

di malandrina4ever
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NO, NON HO LA PIU' PALLIDA IDEA DI COSA TU INTENDA, J.K.



PROLOGO


 


- EVAAAAAAAANS!

Lily EVAAAAAANS si chiede come mai sia opinione diffusa che lei non conosca il suo nome.

E non parla del fatto che Potter lo sta gridando per l’ennesima volta in mezzo al corridoio, evento dovuto solo all’idiozia e alla disperata ricerca d’attenzione dell’altrettanto disperato soggetto.

No, quello che lascia Lily EVAAAAAAANS perplessa è come mai ogni singola James/Lily debba iniziare così. Anche le sue orecchie sono perplesse.

- Lilliiinaaa...

Lillina sospira, continuando a camminare con lo sguardo puntato davanti a sé, ignorando Potter.

- Lilucciaaa...

A dire il vero Liluccia non vorrebbe ignorare l’irritante presenza alle sue spalle. È da sette anni che ha a che fare con Potter, sa che ignorarlo è inutile.

- Lilinettaaa...

 La cosa migliore da fare per Lilinetta sarebbe fermarlo subito e risparmiarsi qualche minuto e qualche delizioso nomignolo che le farà vomitare la colazione.

- Lilinucciaaa...

Lilinuccia sa che sarebbe la cosa migliore, ma non può attuarla. Deve aspettare. Questa è una scena importante per la storia, perché mostra l’insistenza di Potter, argomento che non verrà più trattato nel corso della James/Lily. A parte forse una ventina di volte.

- Gigliooo...

Ecco, questo è il segnale.

Quando si giunge a Giglio, significa che né all’Autrice né a Potter vengono in mente altri modi di storpiare il suo nome ed è quindi il suo turno.

Cosa deve fare?

Davvero non sapete qual è il compito principale di Lily Evans in una James/Lily?

- POTTER!

Ma gridare, ovviamente.

Urlare, strillare, stramazzare, strepitare, ululare, sbraitare, come preferite.

Il succo non cambia: al termine di ogni Lily/James, la prefettina si ritroverà senza voce. Mentre Potter sarà completamente sordo.

Comunicare naturalmente a quel punto diverrà alquanto complicato per i due futuri sposini e le tragiche conseguenze di ciò sono ben note a tutti:


Lily Evans spalancò gli occhi per l’orrore, notando un dettaglio di importanza fondamentale, e sforzò le sue corde vocali al massimo per gridare a suo marito un’unica frase. Ma non un suono uscì dalla sua gola, e se anche fosse uscito, le orecchie provate di James non lo avrebbero colto.

Se nella loro storia ci fossero state meno grida, forse, quella fatidica notte del 31 Ottobre Lily sarebbe riuscita a far notare a James che si era dimenticato la bacchetta sul divano.


Ma, come dice sempre la voce narrante dei Pokemon, questa è un’altra storia.

Noi non siamo qui per parlare di questo: ciò che voglio raccontarvi è la storia di come Lily Evans odiasse James Potter e di come improvvisamente, grazie ad una serie difortuite coincidenze, come il fatto di essere rimasti gli unici due abitanti del pianeta terra, ella abbia di colpo iniziato ad amarlo follemente e diabeticamente.

Perché?

Già, perché?

Senza dubbio la risposta si trova da qualche parte, ma non mi è dato sapere dove sia.

Non qui comunque: non in una Lily/James.  

 

 

 

 

 





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