Corsa per la vittoria

di Shigun
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Ci sono tre cose che un vero atleta deve sempre tenere a mente. Tre principi che sono alla base di ogni vittoria , che vanno incisi con il fuoco della fatica nell'anima.
Primo : mai sottovalutare l'avversario. MAI
Secondo : mai sopravvalutarti. Non sei mai abbastanza per nulla.
Terzo : mai arrendersi.
Nemmeno se sei ultimo. Nemmeno se non hai più fiato in corpo. Anche se è solo la tua anima a correre , mentre il tuo corpo si muove solo per inerzia. Anche se il Sole si spegne o se il mondo finisce , non ti arrendere mai.

Nel momento in cui sono uscito dallo spogliatoio e il Sole mi ha baciato con il suo calore, sapevo che sarebbe stata dura. Atleti pronti e allenati , di fronte ai miei occhi ed alla immensa folla urlante che come gladiatori si preparano allo scontro , si stagliano in tutta la loro forza.

Di fronte a me , il campo di battaglia. Cento metri di dolore e sofferenza. Cento metri che ti separano dalla gloria o dalla polvere.

Mi metto in posizione. Ed il mondo intorno a me svanisce. Rimane solo una stretta linea di terra , larga a malapena un metro. Il mio mondo ora è solo quello.

Le urla terminano risucchiate dal vortice della trepidante attesa. E con un fischio acuto la battaglia ha inizio.

Passano pochi secondi e già il mio corpo si fa proiettile.

Sotto i miei piedi , la terra trema. Scotta per il Sole. Ma io provo soltanto l' ebbrezza della corsa ed il vento che accarezza il mio corpo come un bacio di seta.

Le urla della folla ricominciano, ma non riesco a sentirle. Tutto il mio fisico urla dal dolore. Dalla fatica della corsa. Ogni muscolo teso e scattante nel movimento perfetto e circolare dello scatto.

In testa a tutti , come Mercurio, sento di avere le ali ai piedi !

Pochi metri . La meta è vicina , eppure così lontana. Distante pochi respiri. Pochi secondi che contengono la storia di venti guerrieri.

Corro . Consumo l'anima per continuare. “Se perdo” penso “ non mi servirà più!”

Ed infine raggiungo il traguardo. PRIMO!

Le lacrime sgorgano dagli occhi , sincere come il sorriso di un bambino. La felicità mi invade come una pioggia fresca d'estate. Alzo le mani al cielo. Rallento e mi abbandono sul terreno caldo, coccolato dalle urla di giubilo.

La vittoria è mia. Sento correre verso di me i miei amici. Sorrido sprezzante , mostro il ghigno della soddisfazione a coloro che non credevano in me. Sento la magia della Prevalsa curare e sanare i miei muscoli indolenziti , i miei tendini brucianti e le mie giunture stridenti.

Si avvicina a me con un sorriso nascosto il mio amico Brian. Uno di quelli che credevano in me , tanto da scommettere tutto , anche la vita sulla mia vittoria.

“ Senti amico ...” la voce di Brian non tradisce emozioni “ Mancano ancora trentanove giri... “.

Sarcasmo dopo lo scontro. Lo accetto ridendo. Mi alzo e a fatica alzo le mani e saluto il pubblico.

“ Grazie amico mio! “ Rispondo “ E' grazie a te se sono qua.” E lo abbraccio.

“ Shigun non fare lo scemo mancano ancora nove minuti di corsa...” Dice lui.

“ Ma .... ma questa è follia !!!” Sbraito guardando sbigottito il mio amico.

“ Follia ? ... QUESTO E' IL TEST DI COOPER! “




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