Scritta per il The Vampire
Geometry Fest, con il prompt: Damon/Stefan
“Ti odio”
Scusa Sekunden,
sicuramente si poteva fare di meglio! -_-
ODIO IN BRICIOLE
-Ti odio.-
-Lo so.- gli rispose Stefan, avvicinandogli il bicchiere
alle labbra.
-Ti odio.- scandì meglio, scostando la testa di lato.
Stefan sospirò.
-Me lo ripeti da un’eternità, Damon. Credimi, mi è chiaro il
concetto.-
-Non mi sembra, fratellino.- biascicò quello,
riparandosi con una mano dalla luce che gli feriva gli occhi.
Stefan si alzò per tirare le tende.
-Ti ho sempre odiato.- ribadì ancora. –Perché resti qui? Va’
da Elena.-
Il ragazzo sentì la propria mascella irrigidirsi, ma decise
d’ignorarla.
-Bevi questo, per favore.- gli disse invece, glissando sul
tono tagliente.
-Perché non mi hai lasciato morire con dignità, immerso nel
sole?- si rammaricò.
-Perché non morirai.- chiarì lui, sollevandogli la testa e
premendogli deciso il bicchiere alle labbra. –Ti terremo in vita fino a quando
non avremo messo a punto una cura.-
Damon deglutì un piccolo sorso e si lasciò andare tra i
cuscini.
-Tra poco non sarò più in grado di controllarmi.- mormorò
chiudendo gli occhi.
Stefan soffocò uno sbuffo ilare. –E quando mai lo sei stato?-
-Già, quando mai…- ripeté quello ad occhi chiusi e la sua
voce perse il tono sarcastico.
-Faremo in modo che tu non faccia danni, Damon.- gli
promise, posandogli una mano sulla spalla, rassicurante.
-Servirebbe un esercito, fratellino…-
-No.- rispose lui deciso. –Mi basta una strega.- e gli
lanciò uno sguardo saputo.
-Oh no.- gemette Damon Salvatore, sprofondando ancor di più
tra i cuscini. –Ci mancava solo lei.-
Stefan stirò le labbra per nascondere un accenno di sorriso.
-Bonnie si è molto affezionata a te.- si sentì in dovere di
chiarire.
-Certo. Tra un aneurisma e l’altro…-
-Ti toglierà il dolore. Può farlo.- replicò ignorandolo, e
gli posò una salvietta fresca sulla ferita infiammata.
Damon si lasciò sfuggire, suo malgrado, un sospiro di
sollievo.
-Morirò lo stesso, Stef.- fiatò senza curarsi di riaprire
gli occhi.
Suo fratello lo afferrò per le spalle, costringendolo a
guardarlo.
-Tu non morirai.- dichiarò sicuro di sé. –Non ti lascerò
morire, mettitelo in testa.- e scandì con lentezza le parole.
Damon sorrise amaramente.
-Io che voglio morire e tu che non mi permetti di farlo…-
sibilò con sguardo assente. –È così che tutto è cominciato; è giusto che
finisca nello stesso modo?-
Stefan lasciò la presa sulle sue spalle e si lasciò cadere
sulla sedia più vicina, la testa tra le mani.
-Sbagliai allora.- mormorò. –Avrei dovuto rispettare la tua
scelta.-
-Potresti farlo adesso.-
-No. Siamo sulla buona strada per trovare una cura.-
-Dannazione, Stefan!- sbottò, sollevandosi dolorosamente dal
letto. –Non voglio trascorrere i miei ultimi giorni in agonia!-
-Non saranno i tuoi ultimi giorni.- lo placò suo fratello.
–E ti aiuterà Bonnie. Perché non riesci a fidarti di nessuno?-
-Perché a nessuno interessa il mio volere!- ringhiò
quello in risposta.
-Forse perché la maggior parte delle volte è irragionevole.-
ribatté calmo Stefan.
-Ti odio.- replicò lui senza fiato e si lasciò cadere di
nuovo tra i cuscini, gli occhi chiusi.
-Mi sta bene.- asserì l’altro. –Ma lascia che ti tenga in
vita.- e gli avvicinò di nuovo il bicchiere alle labbra.
-Sta arrivando Elena.- gli sussurrò dopo che ebbe bevuto un
sorso.
Quello sgranò gli occhi per un istante e serrò le labbra.
-Fantastico.- sputò con sarcasmo. –Glielo hai detto.-
-È impossibile tenere un segreto ad Elena, dovresti
saperlo.-
Damon roteò lo sguardo esasperato. –Non voglio la sua
pietà.-
-È affetto, non pietà.- chiarì Stefan.
-Mi odierà per quello che le ho fatto.- biascicò con voce
rotta.
Stefan mascherò un accenno di sorriso e assunse l’aria di
chi la sa lunga.
-Le hai tolto la possibilità di scegliere, come io ho fatto
con te.- gli propinò, fingendo un tono grave. –Probabilmente ti odia come tu
odi me.-
Damon lo sbirciò sospettoso rimanendo in silenzio e Stefan
incrociò le braccia al petto sollevando eloquentemente le sopracciglia.
Un istante dopo una profusione di capelli morbidi e setosi si
rovesciò sul letto.
-Damon…- sussurrò Elena abbracciandolo. –Perché non hai
detto niente?-
Posò la mano fresca sul suo braccio ferito e gli ravviò i
capelli sulla fronte madida. –Andrà tutto bene, vedrai.- gli promise. –Ma
giurami che non farai stupidaggini.-
Lui rimase in silenzio, sollevò la mano quel tanto che
bastava per accarezzarle una ciocca di capelli, guardandola rapito, e lei parve
soddisfatta.
-Non voglio più sentirti parlare di sole, paletti o
assurdità simili.- commentò decisa, sedendosi composta sul bordo del letto.
Ma quando lei si voltò per afferrare dal comodino il
bicchiere ancora pieno, Damon ne approfittò per lanciare al fratello
un’occhiata torva.
“Ti odio.” mimò con le labbra, arricciando
leggermente il naso.
E Stefan
rise.
FINE.
Angolino dell’autrice: ^_^
Non
so proprio da dove mi sia uscita questa cosa tragi-comica.
Deve
essere la tensione per l’ultimo episodio che mi fa sragionare.
Perdonatemi,
sicuramente il prompt avrebbe potuto avere un’interpretazione migliore. -_-