Odio infantile

di Shiki Ryougi
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Loro giocano, ridono, si divertono.
Senza di me.
Mi hanno dimenticata, scartata e allontanata, come uno dei loro tanti giocattoli vecchi.
Ormai ci sono abituata.
Riesco a sentire le loro risate fin da qui.
Le odio, mi danno il voltastomaco.
Stupide battute vengono scaturite dalle loro labbra.
Rivoltanti.
Canzoni per bambini rallegrano l’atmosfera.
Patetiche.
E’ il quinto compleanno a cui partecipo, quest’anno.
Sono stata costretta.
Un mio compagno ha appena compiuto undici anni.
Io ne ho solo dieci.
Mi ha invitato alla sua festa.
Obbligato dai genitori.
Io non sarei mai voluta venire, ed ora mi nascondo dietro questo cespuglio.
Loro mi troveranno.
Un pallone rimbalza fino al mio rifugio.
Arrivano.
Tre miei compagni di classe mi vedono, nell’intendo di recuperare la palla.
Rimango impassibile.
Loro ridono e mi indicano, rivelando agli altri dove sono.
Io gli riservo solo uno sguardo.
Carico d’Odio.
Un Odio Infantile.
Un Odio Ingenuo.
Un Odio di cui sarò per sempre impregnata.





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