Daughter of the moon

di kirarakira
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                                                                      PROLOGO
LONDRA 1850
<< E’ nato, è nato! >>

In quella villa ottocentesca regnava un allegria intensa … Le urla della cameriera andavano propagandosi; urla che richiamavano un’ uomo intento a leggere intensamente un rotolo pieno di nomi.

<< Signore, lo vada a vedere >> disse l’anziana signora con tono quasi sconcertato e affannato per la corsa (forse quel posto non era tanto piccolo), l’individuo si alzò di scatto mettendo in mostra la sua altezza e urlò << PERCHE’ NON ME L’HAI DETTO PRIMA! >> << MA SE L’HO CERCATA DAPPERTUTTO URLANDO COME UNA PAZZA >> ribatté la donna con grinta, nonostante il suo stato sociale basso… non era stata nemmeno ascoltata (uno che ha avuto un figlio non può ascoltare le prediche di una vecchia cameriera stanca).

Il vento dovuto alla corsa dell’uomo sembrava quasi volerlo accecare; combatteva la stanchezza con forza mentre le gambe iniziavano a bruciare e a tremare, fino a quando non vide una porta socchiusa e un vociferare intenso.

Si buttò sulla porta quasi fosse un gatto sul topo e vide una donna su un letto illuminata dalla flebile luce di alcune candele e dalla luna che sembrava condividere il momento con felicità, circondata dalla servitù e dalle lenzuola leggermente sporche di sangue. Lei lo guardò e con una debole voce disse soddisfatta ma sfinita << E’ una bambina >>…





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