Vi presento Bill

di Fabi_
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Questa raccolta un po' strana si è classificata prima al 'festa della mamma contest' indetto da Eruannë  su efp forum. 

Sono molto felice del risultato che non mi aspettavo davvero. Ho un rapporto difficile con le storie allegre e temevo che non avrei fatto sorridere nessuno. Ora, spero che vi piaccia, ringrazio tutte voi lettrici, la giudice e chi deciderà di commentare la storia.


Dedico questa raccolta a Lovechild perché se non mi avesse esortato ad inviarla probabilmente non l'avrei mai conclusa. Grazie ♥


Esci di lì, bambino!



Non aveva ancora pensato a se stessa come a una madre, Molly non aveva mai immaginato di prendersi cura di un bambino, il massimo della sua esperienza era quella che aveva avuto con il suo fratello minore ed era decisamente di poco conto.

Aveva paura, ma era troppo orgogliosa per ammetterlo.

Era incinta da troppo tempo, ed era stanca: la pancia era diventata pesante e ingombrante, era difficile muoversi. Non era mai stata una persona vanitosa ma vedersi cambiata in quel modo non l’aveva certo resa felice. Era soprattutto una questione pratica.

Suo marito si Materializzò nella stanza: “Niente di nuovo? Sono impaziente!” era tornato dal lavoro e come al solito la prima cosa che aveva fatto era stata correre da lei e controllare.

“Cosa posso farci io? Diglielo tu di uscire! Io lo faccio di continuo, ma lui non mi ascolta proprio.”

Arthur si schiarì la voce: “Allora: la mamma è stanca, e poi scusa, non sei curioso di vederla?”

La pancia ovviamente non rispondeva. Lo sguardo di Molly era sempre più scuro. Iniziò a camminare giù per le scale, scendeva lentamente.

Arthur la guardava con attenzione, un gradino dietro di lei, intento a controllare che non cadesse. Non intendeva toccarla, era nervosa e non faceva che dirgli che le stava troppo addosso.

Molly si accomodò su una sedia e appellò la torta che sua madre le aveva mandato quella mattina: “Non posso fare altro che mangiare. Arthur, vuoi dirgli di uscire?”

Lui si mise in ginocchio di fronte alla sua pancia e vi appoggiò l’orecchio, la sentiva gorgogliare. Con voce dolce iniziò a intonare una canzone. “Esci di lì, bambino…”

Molly sospirò: “Deve uscire, non scappare,” però rideva mentre lo prendeva in giro, per questo Arthur continuò: “La tua mamma ti vuole conoscere, esci di lì, bambino!”

Fu proprio in quel momento che il piccolo si decise.

Si guardarono negli occhi per un paio di secondi, incapaci di prendere coscienza della situazione: “Molly, mi sa che dobbiamo andare…”

 Si diressero al camino, la Metropolvere* li portò direttamente al San Mungo.

 

*La Materializzazione mi sembrava un po’ rischiosa, altre idee non ne avevo, quindi Metropolvere^^





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