Toy Love Story

di SailorDisney
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1.
Buzz era a terra. Occhi sbarrati. Non muoveva un muscolo. Attese qualche secondo, poi la porta della stanza di Bonnie si chiuse.

Era la normale prassi, adesso che tutti si erano ritrovati a giocare come un tempo! Si giocava, e non appena la dolce bambina andava all’asilo , ognuno di loro riprendeva la sua vita. Bonnie non li lasciava un attimo, si era affezionata ad ognuno di loro, proprio come le aveva raccomandato di fare Andy.

La stanza si ripopolò, cominciò a prendere colore, tutti i giocattoli ne approfittavano per interagire tra loro finchè non arrivava il momento di rigiocare! Buzz si rialzò, chiuse le sue ali premendo il bottone rosso sulla sua divisa da Space Ranger e cominciò a guardarsi intorno, aveva perso di vista gli altri.

Improvvisamente sentì una voce che lo chiamava..

-Buzz!! Heyyy Buzz!! Vieni! Ci serve il tuo aiuto!-

Lo space ranger si voltò, anche se aveva già capito benissimo chi lo stava chiamando a gran voce. Jessie gli correva incontro e Buzz rimaneva ammaliato, come sempre. Non si abituava mai alla sua bellezza, rimaneva estasiato a contemplare i suoi occhioni verdi e i suoi lunghi capelli rossi raccolti in una treccia.

-Buzz! Ti senti bene? Ci sei?- disse Jessie con le mani sui fianchi.

-Eehm.. si certo, che succede?- rispose Buzz.

-Devi venire subito, Rex è rimasto aggrovigliato tra i cavi del computer e non riusciamo a liberarlo.. prima che arrivi Bonnie deve uscire da lì!-

-Certo! Andiamo!- rispose Buzz.

I due cominciarono a correre verso la scrivania, mentre Jessie procedeva con lo sguardo concentrato, Buzz non riusciva a distogliere lo sguardo da lei…
Arrivati dagli altri, videro Woody indaffarato a  sciogliere i nodi intorno alla zampa, mentre gli altri lo incitavano.

Mr.Potato: -Non così Woody! Stai sbagliando tutto!-

Mrs.Potato : -Oh caro, forse dovresti aiutarlo anche tu!-

Mr.Potato : -Ma patatina mia lo sai che ho lasciato le braccia muscolose a casa.. non posso proprio!-

Woody alzò lo sguardo e vide che erano arrivati Buzz e Jessie.

Woody: -Hey ragazzi! Datemi una mano, su! Non ne posso più di questi cavi..Rex ma mi spieghi come hai fatto??-

Rex: -Aiuuuuuuto!!! Liberatemi!! Mi sta venendo una crisi isterica!!!!-

Buzz cominciò a infiltrarsi in quella giungla di fili elettrici cercando dei pertugi per passare e spianando la strada a Jessie. Poi si voltò verso di lei.

-Ehm signorina, forse è meglio che lei aspetti lì- disse Buzz indicando il posto vicino ai coniugi Potato.

-Ti sembro un tipo da “aspettare lì ?? yeeeee-ah!” Jessie cominciò a correre dentro il groviglio di cavi.

Buzz sorrise. Era proprio quello che gli piaceva di lei. Quello spirito di avventura, il non tirarsi indietro di fronte a nulla soprattutto se era per aiutare un amico in difficoltà. La raggiunse e finalmente arrivarono al punto cruciale: la coda di Rex era annodata al cavo di internet.
-Dobbiamo staccare questo!- esclamò Buzz.

-Nooooooo!- urlò una voce dall’alto della scrivania. Era Trixie, la graziosa dinosaurina. -Io e Rex stiamo scaricando un gioco da 2 giorni!! Non puoi staccare il cavo di internet!-

-Si Buzz, Trixie ha ragione! Non ci sarebbe un altro modo??- disse la voce di Rex totalmente avvolto dai fili.

Buzz cominciò a ragionare sulla situazione. Improvvisamente vide che Jessie era carponi accanto l’attacco della spina.
-Jessie, cosa stai facendo?? Non toccare, potrebbe essere pericol…-

BZZZZZZZZZZZ.  Jessie venne sbalzata via dalla corrente elettrica, arrivando a terra esanime.

-JESSIE!!!- Gridò Buzz.

Buzz corse subito verso di lei, la cow-girl era priva di conoscenza a terra. Buzz le si avvicinò e si mise accanto a lei.

-Jess! Jess! Mi senti?- continuò a gridare Buzz.

Jessie non rispondeva. Lui la prese in braccio, proprio come aveva fatto nel camion della spazzatura quando erano scappati dal Sunnyside (anche se lui non se ne ricordava! Ma il suo amico Woody glielo aveva raccontato più di una volta), e la portò fuori da quell’intreccio di spine elettriche.

 Woody cominciò a correre verso gli amici , e così anche tutti gli altri ,preoccupati, si diressero verso il centro della  stanza. Bullseye prese al galoppo Woody per farlo arrivare più in fretta.

Buzz lasciò la cowgirl sul parquet della stanza tenendole forte la mano. La guardava disperato chiedendosi perché avesse fatto una cosa del genere. Ma sapeva già la risposta, era coraggiosa, intraprendente e impulsiva. Dannatamente impulsiva.

-Jessie…Jessie.. ti prego..abbiamo bisogno di te. Io ho bisogno di te.- Sussurrò Buzz.

Jessie cominciò a muovere le palpebre. Poi le dita nella mano che ancora Buzz stringeva così forte. Abbozzò un mezzo sorriso e poi svenne nuovamente.

Buzz sorrise. Tutti esultarono. Jessie stava bene.
-Ok gente, fate silenzio, Jessie deve riposare adesso, è stato un brutto colpo ma si riprenderà!- disse Woody. Anche lui si avvicinò all’amica e diede una pacca sulla spalla a Buzz.

-Forza, portiamola dentro la cassa dei giocattoli, Buzz- disse Woody.

Fischiò con le dita e prontamente Bullseye arrivò e trasportò sul suo dorso la cowgirl senza forze.
Woody guardò Buzz.

-Ti eri preso un bello spavento..eh, space ranger?- e gli sorrise.

-Io? Ehm, no no io sapevo benissimo che..che.. andava tutto bene.- Abbozzò Buzz come risposta.

Woody sorrise tra sé, essendo benissimo a conoscenza dei sentimenti dell’amico per la cowgirl. Anche se non gliene aveva mai parlato, lo avevano capito tutti. Forse tutti tranne proprio Jessie.




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