harry/herm
Questa ff è ambientata durante il settimo libro quando Ron
lascia Harry e Hermione da soli per tornare alla Tana. Spero che vi
piaccia.
Sono passate poche ore da quando Ron ha lasciato me e Hermione nella
tenda per tornare alla Tana e non posso fare a meno di pensare a cio
che mi ha detto.
Com'è possibile che creda che a me piaccia fare l'eroe? A me
essere l'eroe non piace per niente, darei tutto quel che ho per avere
una famiglia come la sua. Certe volte mi piace immaginare come sarebbe
stata la mia vita se Voldemort non avesse ucciso i miei genitori e io
non fossi il-ragazzo-sopravissuto ma un normale ragazzo di 17 anni che
frequenta Hogwarts e che i suoi pensieri sono la scuola, gli amici e le
ragazze. Invece no, sono sette anni che Voldemort in un modo o
nell'altro cerca di ucidermi. Inizio a pensare che si annoi talmente
tanto durante il giorno che per non morire di noia passa il tempo a
tormentarmi, se è così giuro che gli trovo io un
passatempo così magari mi lascia in pace e riesco a vivere una
vita felice. Magari....
Ho in mente la frase di Ron che mi dice che io non so cosa voglia dire
preoccuparsi per la propria famiglia perchè io non ce l'ho e che
devo smettere di fare la vittima. Mi rendo conto che era sotto
l'effetto dell'Horcrux ma, ho la sensazione che quello che ha detto era
davvero quello che pansava. Però su una cosa ha ragione, non so
cosa voglia dire preoccuparsi per la mia famiglia perchè non ce
l'ho, l'unica persona che mi era rimasta è morta per difendermi.
Odio la mia vita, odio Voldemort, i Mangiamorte e tutto il resto, cosa
c'è di male a voler essere felici? Niente ma , per me questo non
vale perchè, più voglio essere felice più
succedono casini.
Mi vengono in mente i ricordi legati a questi sette anni trascorsi a
Hogwarts, che tra mille avventure ho creato un buonissimo rapporto con
Hermione. Lei che c'è sempre stata quando avevo bisogno di
sfogarmi, di ridere e di scherzare o anche soltanto quando avevo voglia
di un abbraccio per sentirmi meno solo. Lei, che ha sempre cercato di
farmi capire che per me ci sarebbe sempre stata, bastava che la
chiamavo e lei sarebbe corsa da me. Mi viene da sorride al pensiero di
lei che ci tira fuori dai guai grazie a tutte le cose che sa, a tutti i
compiti che ci ha fatto copiare o quando ci sgridava perchè ci
comportavamo male. Lei c'è sempre stata per noi, e mi rendo
conto solo adesso che per lei scegliere di restare qui con me è
stata una scelta difficile perchè ha abbandonato il ragazzo di
cui è innamorata da una vita. Ma sono egoista e sono felice che
abbia scelto di restare con me.
Mi ridesto dai miei pensieri quando sento Hermione che entra nella
tenda, dopo aver fatto un giro di pellustramento qua nei paraggi, mi
alzo e mi siedo accanto a lei sul letto mentre sta ascoltando i nomi
delle persone dei morti di oggi. L'abbraccio perchè sò
che è ancora scossa per quello che è succeso prima con
Ron ma, sono convinto che non vuole dirmelo perchè ha paura di
farmi soffrire facendomi ricordare le parole di Ron. So che è
arrabbiata e delusa da Ron, glielo leggo negli occhi, chissà
cosa le passerà in quella testina tanto intelligente...vorrei
tanto saperlo.
Quando i nomi sono finiti, sorridiamo entrambi perchè non
abbiamo sentito nominare i nostri amici, questo ci da un po' di forza
di per andare a vanti, per continuare a combattere questa guerra, lo
dobbiamo alle persone che si sono sacrificate per noi, per la sconfitta
di Voldemort.
Ad un certo punto alla radio viene trasmessa una canzone dolce e
romantica, mi è venuta un'idea. Sciolgo l'abbraccio in cui avevo
intrappolato Herm, mi alzo dal letto poi le porgo una mano per
invitarla a ballare. All'inizio non capisce il significato del il
mio gesto ma, quando accenno qualche passo di danza, mi sorride e
iniziamo a ballare la coreografia che abbiamo imparato per il ballo del
Ceppo. Mentre balliamo scoppiamo a ridere, dopo tanto tempo divertiti,
le nostre risate sono vere, genuine mi rendo conto che è passato
un bel po di tempo dall'ultima volta che abbiamo riso così. In
questo momento siamo molto buffi, nessuno dei due si ricorda i passi
esatti e stiamo improvvisando.
Quando la canzone finisce torniamo seri e iniziamo ad architettare una
strategia per cercare gli Horcrux e riuscire a distruggerli.
***al cimitero***
Finalmete siamo arrivati al cimitero. Fa davvero uno strano effetto
stare nel luogo dove sei nato e dove ha avuto inizio tutto. Mentre
venivamo in quà ci siamo fermati davanti alla casa dei miei
genitori, i ricordi mi sono comparsi sfocati.
Sono cinque minuti che giro per il cimitero cencando la lapide dei miei
genitori. Finalmente la trovo e con la mano pulisco la scritta, che
è stata coperta dalla neve, per poter leggere meglio i loro
nomi: Lily e James Potter.
Sento gli occhi riempirsi di lacrime e la gola seccarsi.
Dopo qualche secondo a bassa voce comincio a parlare con loro come se fossero vivi:
- Ciao mamma ciao papà, mi dispiace molto per non essere venuto
prima a salutarmi ma, ho avuto molti problemi. Mi mancate lo sapete?
Vorrei avervi avuto accanto a me ogni minuto della mia vita, avrei
voluto potervi abbracciare ma, non ho potuto farlo. Ma questo non
importa, limportante è che mi basta chiudere gli occhi per
sentirvi con me. Ho così tante cose da raccontarvi, un
giorno tornerò per fare una chiaccherata con voi. Mi piacerebbe
raccontarvi le mie avventure, parlarvi dei miei amici, della mia vita
anche se so che voi mi vedete da lassù e mi state accanto in
ogno momento. Il vostro sacrificio non sarà vano, farò
del mio meglio per vincere contro Voldemort è una promessa.-
Mi interrompo quando sento che Herm è arrivata accanto a me e
quando estrae la bacchetta e la punta verso la lapide sono un po'
dubbioso, non ho capito cosa vuole fare.
Dopo due secondi, quando vedo comparire al piedi della lapide una
ghirlada di fiori, un piccolo sorriso nasce sulle mie labbra. È
semplicemente mitica, ha capito che mi sarebbe piaciuto portargli dei
fiori, come fanno tutti quando vanno a trovare i propri cari ma, alla
vigilia di Natale a mezzanotte inoltrata, ovviamente i fiorai sono
tutti chiusi.
Hermione mi afferra con dolcezza la mano, sia per farmi forza sia per
farmi capire che dobbiamo andare perchè è troppo
rischioso stare quà scoperto, senza protezioni.
Le stringo a mia volta la mano per farle capire che ho recepito il messaggio poi, mi rivolgo di nuovo ai miei genitori:
-Ciao mamma ciao papà, adesso devo andare ma vi prometto che tornerò il prima possibile, vi voglio bene.-
Detto questo, rimaniamo entrambi davanti alla lapide per qualche secondo poi ce ne andiamo.
Mentre camminiamo non posso fare a meno di pensare alle emozioni che ho
provato qualche minuto fa. Ero agitato, felice, triste allo stesso
tempo. Era da molto tempo che volevo venirli a trovare e sono contento
di esserci finalmente venuto, adesso mi sento meglio, sento che loro
sono ancora più vicini a me di quanto già non lo fossero
prima.
Sono grato a Herm per avermi accompagnato, da solo non ne avrei mai avuto il coraggio.
In questo momento voglio solo dirle una cosa e gliele dico perchè se le merita.
-Grazie Hermione di esistere.-
Ciao a tutti! Questa doveva essere una Harry/Herm basata sul loro rapporto ma, mi è venuta diversa da quello che pensavo.
Spero che la storia vi piaccia, l'ho scritta di getto quando mi
è venuta in mente una parte del film. Ovviamente ho un po'
modificato i fatti perchè non me li ricordavo precisamente.
Spero che mi lasciate un piccolo parere, un consiglio o una critica.
Se vi va di dare un'occhiatina alle mie storie:
- Nuovo anno...nuovi amori
- Ti amo
Un bacio Ely
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