I saw an angel with light blue eyes...

di ZackTheDreamer
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- E’ passato di moda salutare ? Ehi piccoletta, sto parlando con te!
Mi girai sbuffando mentre i miei lunghi capelli neri si scostavano dalle mie spalle.
Spalancai gli occhi trattenendo il fiato; era un ragazzo alto, dai capelli neri e gli occhi azzurri come il cielo.
Non potevo crederci …
- Z-zack …
Rimasi a guardarlo per pochi secondi e poi corsi verso di lui buttandomi tra le sue braccia; sentivo gli occhi bruciare e avevo una gran voglia di piangere dalla gioia ma non potevo farmi vedere così dal resto dei clienti.
Lavoravo in un bar di mia proprietà: “Seventh Heaven”, situato nella piccola cittadina in cui abitavo.
- Come stai …? E’ tanto che non ci si vede … Credevo fossi … morto …
Abbassai la testa a quest’ultima parola.
Sentì delle mani afferrarmi il viso, alzarmelo e vidi le sue labbra appoggiarsi sulle mie; erano morbide, proprio come le ricordavo.
Le sue dita così calde tenevano saldamente il mio viso per non farmi staccare; riaprì gli occhi azzurri che io amavo tanto e mi sorrise dolcemente.
Dopo alcuni minuti di silenzio passati a scambiarci sguardi intensi, decise di spiegarmi:
- Il lifestream mi ha riportato in vita ed ho deciso di passare da te … cioè no, non ho deciso è che … passavo di qui per sbaglio e …
Cominciò a guardarsi intorno nervosamente mentre arrossiva e si grattava il retro della testa.
Scoppiai a ridere davanti alla sua faccia e sorrisi dolcemente a mia volta;
- Grazie Zack …
Quel nome mi riempiva il cuore di felicità; era tornato per me, per farmi felice, per costruirsi una bella vita.
Ehi Tifa, frena un attimo, ma che stai dicendo?
Non ti sembra di fantasticare troppo?
In fondo una piccola storiella di 4 mesi non poteva significare molto per lui; io non ero la sua Aerith.
Non avevo lunghi capelli castani chiari e occhi smeraldini.
Come potevo anche solo pensare di poter competere con lei?
Io ero solo una ragazza dagli occhi cremisi e con una passione innata per le arti marziali.
Scossi la testa richiamando la sua attenzione su di me; mi guardava incuriosito dalle mie azioni e si avvicinava lentamente.
Afferrò le mie mani velocemente, mi guardò negli occhi serio e un po’ spaventato; era agitato e non riuscivo a capire che cosa volesse.
Poi i suoi occhi cominciarono a fissare i miei ed automaticamente lui mi strinse a se e avvicinandosi al mio orecchio sussurrò:
- Tifa …
Il cuore batteva all’impazzata ma io dovevo rispondere.
- S-si …?
Mi guardò negli occhi e …
- Puzzi Tifa!
- Zaaaaaaaack!
Gli tirai un pugno scaraventandolo contro il muro e richiamando l’attenzione di tutti i presenti.
Sospirai.
Non è certo il ritorno che tutti si aspettano.





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