Prologo
«Rufy! »
L’ultimo grido prima del silenzio più vuoto e profondo di tutti.
Lo stesso silenzio dove si stagliava un urlo di disperazione.
Anche Robin...
Rufy cadde a terra, in ginocchio.
La pelle cominciò a sanguinare a causa dell’attrito contro le pietre e il terreno, ma non se ne preoccupò.
Anche Robin... anche lei se n’era andata.
Bartholomew era immobile alle sue spalle, con il palmo della mano ancora aperto e fumante.
Nami osservava la scena, terrorizzata.
Aveva paura.
«Rufy! » gridò lei, correndo verso il diciassettenne.
Il suo stato era pessimo: in ginocchio, testa bassa, tremante, paonazzo.
Come minimo avrebbe dovuto stare con lui, per rassicurarlo.
O forse stava correndo da lui in cerca di una sorte diversa da quella dei suoi compagni, in cerca di protezione.
Si inginocchiò al suo fianco, cingendogli con il braccio le spalle, troppo larghe per essere circondate del tutto.
«Ru-Rufy!... » aveva persino la voce tremolante. In quelle condizioni non avrebbe di certo rassicurato il suo amico.
E lui continuava a piangere e a tremare, portando le mani a stringersi la testa e a farfugliare autocommiserazioni.
Il rumore dei passi pesanti e sinistri riecheggiò nell’orecchio della rossa. Alzarono lo sguardo, entrambi preoccupati.
Il flottaro era vicino a loro, con una mano alzata e aperta pronta ad azionare il suo potere.
Alle sue spalle l’ammiraglio Kizaru sorrideva alla scena. Accanto, Rayleigh teneva gli occhi bassi e lo sguardo cupo.
«Non ci rivedremo mai più. »
Furono queste le ultime parole che sentirono, prima di vedersi avvicinare l’arto del flottaro e di sparire un istante dopo.
Lo sappiamo, questo prologo tradisce tutte le aspettative e le speranze di farvi quattro risate. Ma ci rifaremo presto, ve l'assicuro!!! xD Nel frattempo recensite, recensite e recensite!! Serve sapere cosa ne pensate!
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